Isole Canarie

Polemiche sui concerti ad Arrecife: cittadino accusa il Comune di abuso di potere

Un cittadino di Arrecife critica il Comune per l’organizzazione della festa “Revive Arrecife”, denunciando alti livelli di rumore, mancanza di benefici economici e cattiva gestione delle risorse pubbliche.

Un cittadino di Arrecife ha lanciato un durissimo attacco contro il Comune, criticando l’organizzazione di concerti e accusando l’ente di possibili irregolarità penali. In particolare, il soggetto ha preso di mira la festa revival degli anni Ottanta, “Revive Arrecife“, in programma per il weekend del 18 e 19 ottobre, a partire dalle ore 19:00 nel lungomare di El Reducto. Questa iniziativa ha sollevato preoccupazioni tra i residenti, che si sentono sovrastati dal volume della musica e dalla mancanza di beneficio economico reale per la comunità.

Polemiche sui concerti ad Arrecife: cittadino accusa il Comune di abuso di potere

Critiche alla festa “Revive Arrecife”

Il cittadino ha espresso la sua indignazione in una lettera inviata a un giornale locale, evidenziando come l’evento stia per diventare un vero e proprio tormento per la comunità. Secondo le sue affermazioni, la musica durante la manifestazione raggiungerebbe un volume di decibel superiore ai 90, prolungato per sette ore. Questa situazione, avverte, ha ripercussioni negative sulla salute di anziani, malati e bambini, creando un contesto di disagio che rischia di compromettere il benessere della comunità locale.

Inoltre, il residente ha citato studi scientifici e riferimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che attestano come l’esposizione a livelli elevati di rumore possa rivelarsi dannosa, contribuendo allo sviluppo di patologie fisiche e psichiche. Questa critica si inserisce in un contesto di crescente attenzione al tema della salute pubblica, sottolineando l’importanza di proteggere i cittadini da disturbi ambientali di questo tipo.

La questione economica e la gestione delle risorse pubbliche

Durante la sua lettera, il cittadino ha lanciato una sfida ai lettori del giornale, chiedendo se avessero visto l’apertura di nuovi esercizi commerciali nella zona dell’Avenida e di El Reducto nel periodo compreso tra ottobre 2023 e ottobre 2024. La risposta, secondo lui, è negativa e questo porta a interrogarsi sull’effettivo peso economico che eventi come “Revive Arrecife” possono avere sulla comunità. Sottolineando la mancanza di benefici tangibili per i residenti, egli ha insinuato che la manifestazione possa servire soltanto agli interessi di poche aziende, quelle “di sempre” che si occupano di allestimenti e sonorizzazione.

A detta del cittadino, il costo dell’evento ammonta a 315.000 euro, quasi un “massacro” di risorse pubbliche in un momento in cui il Comune dovrebbe affrontare emergenze più pressanti come il costo della vita, la crisi abitativa e problemi di sicurezza. Questi investimenti, secondo lui, non fanno altro che perpetuare un sistema in cui i cittadini sono lasciati a fronteggiare le conseguenze di una cattiva gestione delle finanze pubbliche.

La tolleranza della comunità e le prospettive future

Questo cittadino ha sollevato questioni importanti riguardo alla resistenza dei residenti di Arrecife di fronte a una situazione che percepiscono come insostenibile. Di fronte alle lamentele sui problemi di trasporto, sicurezza e igiene, insieme alla crescente pressione economica, egli si chiede fino a quando la popolazione potrà tollerare eventi che sembrano ignorare le esigenze e le priorità della comunità. Le sue osservazioni pongono un interrogativo cruciale sulle politiche pubbliche, sul equilibrio tra promozione culturale e necessità quotidiane dei cittadini.

In un contesto come quello di Arrecife, caratterizzato da un tessuto sociale e culturale ricco, è fondamentale che le decisioni prese dagli enti locali riflettano le reali esigenze dei residenti, garantendo un migliore equilibrio tra intrattenimento e qualità della vita. Questo dibattito non è solo locale, ma rappresenta un’importante questione sociale che riguarda molte comunità nel mondo, dove le amministrazioni devono farsi carico di ascoltare il proprio popolo e investire in iniziative che portino benefici condivisi piuttosto che esclusivamente privilegi per pochi.