Il 2025 segna un cambiamento significativo negli assetti politici delle municipi di Gran Canaria, a seguito dei patti stabiliti dopo le elezioni municipali del 2023. L’arrivo di nuovi sindaci in tre comuni, Santa Brígida, La Aldea de San Nicolás e Teror, avverrà senza stravolgere i governi attivi, continuando un momento di stabilità politica. Questo articolo esplorerà in dettaglio questi trasferimenti di potere, con un focus sui protagonisti coinvolti e le implicazioni per il futuro.
Il primo avvicendamento a Santa Brígida
Il primo cambio di sindaco è previsto per i primi giorni di gennaio 2025. José Armengol, leader del partito Ando Sataute, succederà a José Miguel Bravo de Laguna come sindaco di Santa Brígida, iniziando il suo secondo mandato poiché già aveva ricoperto questo ruolo dal 2015 al 2019. Questo passaggio rappresenta un’importante transizione nei vertici della municipalità. Bravo de Laguna, attualmente sindaco per Uniti per Gran Canaria , lascerà il proprio incarico e il seggio in consiglio il 31 dicembre per ritirarsi dalla politica attiva a 80 anni. Il suo lungo percorso politico ha visto una carriera che ha compreso il ruolo di deputato nazionale e presidente del Parlamento delle Canarie, oltre a quello di presidente del Cabildo di Gran Canaria.
Il trasferimento di potere a Santa Brígida avverrà all’insegna della continuità, poiché il patto tra Ando Sataute, UxGC e il PSOE prevede il mantenimento delle attuali aree di competenza senza modifiche significative nella composizione dell’amministrazione comunale. Questi accordi consentono una stabilità nel governo locale nonostante il fatto che il Partito Popolare sia stato il partito più votato alle ultime elezioni.
Il cambio di leadership a La Aldea de San Nicolás
Il secondo avvicendamento avrà luogo a La Aldea de San Nicolás, dove attualmente il potere è condiviso tra il PP e Nuova Canarie . Il sindaco in carica, Víctor Hernández, farà un passo indietro dopo un anno e mezzo di mandato per cedere il posto al leader di NC, Pedro Suárez. Questo cambio è particolarmente significativo in quanto riflette le dinamiche politiche locali, con il PSOE che ha perso la maggioranza assoluta nonostante abbia vinto le elezioni. Hernández ha annunciato che la sua rinuncia avverrà dopo la festività dell’Epifania, il 6 gennaio, e prevede di mantenere alcune competenze fino alla fine del suo mandato. Il nuovo sindaco dovrà gestire le aree di Sicurezza e Protocollo e Relazioni Istituzionali, che Hernández lascerà al termine del suo incarico.
I termini dell’accordo tra PP e NC garantiscono una continuità amministrativa, poiché le restanti competenze continueranno a essere gestite dai rispettivi partiti. La coordinazione e il rispetto reciproco tra le forze politiche sono fondamentali per garantire un governo stabile e funzionante in una comunità che ha visto un rallentamento dei conflitti politici.
Teror: il passaggio di poteri
A metà del 2025, un altro importante cambio di guida avverrà a Teror. Qui il PP e il PSOE governano insieme per il secondo mandato consecutivo, continuando a impedire che la forza più votata, NC, ottenga il bastone di comando. Questo avvicendamento comporterà il passaggio del sindaco Sergio Nuez, del PP, a José Luis Arencibia, del PSOE, negli ultimi due anni del mandato. La condivisione dei poteri tra i due partiti prevede anche uno scambio delle deleghe e delle Tenenze di Sindaco, che porterà a un riassetto delle competenze all’interno dell’amministrazione. Attualmente, il PSOE detiene la prima, la terza e la quinta Tenenza, mentre il PP controlla la seconda e la quarta.
Oltre a questo cambio, un altro aspetto importante riguarda Aguas de Teror, dove un accordo stabilito nel giugno 2023 prevede che il PP presieda il Consiglio di Amministrazione, mentre il PSOE gestirà il Consiglio Delegato. Questa distribuzione dei poteri mira a garantire una buona governance e stabilità per tutti i cittadini.
Il caso di San Mateo e l’uscita di scena di Bravo de Laguna
Sebbene ci siano piani ben definiti per le tre municipalità in questione, vi è anche un esempio di maggiore instabilità politica a San Mateo. Qui il piano di successione previsto da un accordo tripartito tra Unione Veguera, Alternativa per San Mateo e PSOE è stato interrotto a seguito della destituzione del sindaco Alexis Ramos. Questo episodio ha portato a una mozione di censura che ha visto la leadership passare a Davinia Falcón.
José Miguel Bravo de Laguna non sarà l’unico a lasciare il proprio incarico; la sua uscita rappresenterà la fine di un’era all’interno della politica di Gran Canaria. Dopo una lunga carriera, caratterizzata da ruoli a tutti i livelli del governo, il maturato politico si ritira con un bagaglio di esperienze e un importante lascito nella sua comunità. Questo cambiamento offre un’opportunità per una nuova generazione di leader di emergere e continuare a plasmare il destino politico dell’isola.