Un recente verdetto da parte della Sala di Giustizia delle Canarie ha confermato la condanna di un individuo accusato di traffico di sostanze stupefacenti. L’imputato, già condannato dalla Corte di Tenerife a una pena di quattro anni di reclusione e a una multa di 460 euro, è stato sorpreso mentre vendeva cocaina e detenendo ulteriori quantità di eroina. La decisione della corte offre uno spaccato di come le autorità locali affrontino il problema della droga, sottolineando aspetti legali e societalmente rilevanti.
I fatti dell’arresto
L’arresto dell’imputato si è verificato la notte del 27 dicembre 2022, a La Laguna, un comune nella parte settentrionale di Tenerife. Durante l’operazione, la polizia stava seguendo un veicolo sospetto, il quale si è fermato in prossimità dell’incrocio tra la Calle San Julio e la Calle San Clemente. In quel momento cruciale, l’imputato avrebbe sfruttato l’occasione per consegnare un involucro contenente 0,44 grammi di cocaina al conducente dell’auto segnalata.
La perquisizione ha rivelato ulteriori sei involucri di cocaina, che pesavano 3,58 grammi e presentavano una purezza del 41,37%, e tre involucri di eroina, con un peso totale di 1,28 grammi e una purezza del 19,42%. Inoltre, l’imputato era in possesso di 355 euro, ritenuti proventi dell’attività di spaccio. Il valore totale della sostanza stupefacente sequestrata ammonta a 231,46 euro. La circostanza ha sollevato interrogativi sulla reale destinazione delle sostanze e sull’intento dell’imputato di distribuirle.
La giustificazione del condannato
Durante il processo, il condannato ha tentato di giustificare la presenza dei soldi sostenendo che erano destinati a “compere natalizie“. Tuttavia, questa affermazione è stata ritenuta poco credibile sia dalla Corte che dalla Sala di Giustizia delle Canarie, considerando l’orario dell’intervento e le evidenti difficoltà economiche del soggetto. Nonostante il suo tentativo di difesa, la corte ha confermato che le evidenze presentate dagli agenti erano sufficienti per sostenere la condanna.
In aggiunta, si è deciso di procedere con il processo nei confronti del conducente dell’auto, il quale è stato accusato di aver testimoniato falsamente, nonostante avesse giurato di dire la verità. Questa situazione complica ulteriormente la posizione del condannato, evidenziando il potere delle testimonianze forensi nel determinare l’esito giudiziario.
Dettagli della pena e conseguenze
La sentenza della corte stabilisce che, trascorse due terzi della pena di reclusione, il condannato dovrà essere espulso dalla Spagna per un periodo di sei anni. Questa decisione si basa sulla valutazione che la presenza di un legame con l’isola di Tenerife non sia sufficiente per giustificare la sua permanenza nel territorio spagnolo. La corte ha sottolineato come, in caso di impossibilità a effettuare l’espulsione, sarà necessario completare la pena di detenzione stabilita in origine, con la possibilità di una sospensione per libertà condizionale.
In sintesi, il caso ha messo in evidenza le severe misure adottate dalle autorità spagnole per affrontare la questione del traffico di droga, nonché le complessità giuridiche legate a questi reati. La decisione della corte segna un passo significativo nella lotta contro il commercio di stupefacenti, cercando di dissuadere ulteriori attività illecite in futuro.