Isole Canarie

Nuove strutture sociosanitarie a Gran Canaria: apertura posticipata al maggio 2025

Il Cabildo di Gran Canaria annuncia che le nuove residenze sociosanitarie, tra cui il centro Benedicta Ojeda, apriranno solo a maggio 2025, aumentando l’offerta assistenziale con 403 posti disponibili.

Le future residenze sociosanitarie di Gran Canaria stanno attraversando una fase cruciale, con il Cabildo che annuncia che nessuna delle quattro nuove strutture aprirà prima di maggio 2025. Questi progetti, finalizzati ad ampliare l’offerta di assistenza nella regione, includono i centri di Benedicta Ojeda, Taliarte II, San Francisco di Paula e il CADI di Tamaraceite. Il piano prevede un significativo aumento delle disponibilità per le persone che necessitano di supporto, con dettagli sulle tempistiche e sull’equipaggiamento necessario.

Nuove strutture sociosanitarie a Gran Canaria: apertura posticipata al maggio 2025

I centri in costruzione: un incremento significativo di posti disponibili

Il nuovo centro sociosanitario di Tamaraceite, uno dei quattro progetti avviati dal Cabildo di Gran Canaria, è destinato ad essere il primo a entrare in funzione. Questa struttura, che porterà il nome di Benedicta Ojeda, prima infermiera registrata dell’isola, avrà a disposizione 156 posti, di cui 135 residenziali e 21 diurni. L’evento di apertura è programmato per maggio 2025, ma prima dovranno essere completati diversi passaggi burocratici e di approvvigionamento. Il progetto mira ad incrementare l’offerta sociosanitaria nell’area, aggiungendo un totale di 403 posti pubblici, che includeranno anche le altre residenze in fase di costruzione.

Secondo quanto comunicato da Isabel Mena, consigliera per le politiche sociali, sono previsti diversi step per garantire che i centri siano operativi il prima possibile. Dopo l’assegnazione del contratto per il mobilio e l’attrezzatura, inizierà la fase di allestimento degli impianti che si concluderà prima della loro apertura al pubblico. Le residenze di Taliarte e San Francisco di Paula, così come il CADI di Tamaraceite, seguiranno il centro di Benedicta Ojeda, con aperture previste rispettivamente a giugno e dopo l’estate.

Dettagli sull’equipaggiamento e investimenti

Il finanziamento per il nuovo centro di Benedicta Ojeda ammonta a 2,38 milioni di euro. Come parte del progetto, sarà fornita una vasta gamma di attrezzature e mobili, suddivisi in 16 lotti. Gli approvvigionamenti previsti includeranno mobilio per uffici, accessori per le sale di stimolazione sensoriale, macchinari per la lavanderia e la ristorazione, nonché strumenti clinici e attrezzature per il monitoraggio e la rianimazione. L’assegnazione dei contratti avverrà nei prossimi mesi, mentre l’installazione degli arredi è programmata tra il 1 marzo e il 29 aprile 2025.

L’obiettivo di queste nuove strutture è di garantire un ambiente confortevole e ben attrezzato per gli utenti, valorizzando anche l’importanza di un care per la salute mentale e il benessere degli ospiti. L’approccio integrato per l’attrezzamento delle strutture testimonia l’impegno del Cabildo di Gran Canaria nel migliorare la qualità della vita delle persone vulnerabili e ad assistere le famiglie nella gestione delle loro esigenze.

Ritardi per Tarazona e Teror: situazione attuale

Al di là delle nuove strutture in fase di apertura, ci sono anche situazioni di ritardo che meritano attenzione. La residenza di Tarazona, situata a Santa María de Guía, presenta problemi burocratici che ne ritardano l’avvio ufficiale nonostante sia già completata dal punto di vista delle opere e arredamento. Attualmente, l’iter per la cessione dell’immobile dal comune al Cabildo è ancora in corso. Con una capacità totale di 124 posti , la mancata conclusione di questo processo sta bloccando ulteriori passi, impedendo così l’assegnazione del servizio di gestione.

Anche il centro di Teror, che ha visto terminare i lavori recentemente, è in attesa di un processo simile riguardante il mobilio delle aree comuni. La gestione delle strutture sarà diretta dal comune, con 36 posti disponibili nella nuova residenza e 30 nel centro diurno. Ogni sviluppo in queste aree è cruciale per garantire la disponibilità segnata da una crescente domanda di assistenza sociosanitaria a Gran Canaria. I cittadini attendono con trepidazione il completamento di queste strutture per poter beneficiare di servizi sempre più necessari.