L’intersezione tra sport e istruzione è spesso complessa, ma negli Stati Uniti esistono opportunità straordinarie per i giovani atleti che desiderano mantenere viva la loro passione mentre proseguono nei loro studi. Questo articolo esplora il percorso di sei promettenti tennisti di Lanzarote che, grazie a borse di studio, stanno realizzando il loro sogno di competere e studiare negli Stati Uniti, un modello che ha preso piede negli ultimi quindici anni sull’isola.
Le borse di studio nel sistema educativo americano
Nel contesto americano, le borse di studio sportive sono un elemento fondamentale per permettere agli atleti di vivere una doppia esperienza – accademica e sportiva – senza dover sacrificare l’uno per l’altro. Juan Ramón Martín, delegato insulare di tennis a Lanzarote, sottolinea come il sistema educativo degli Stati Uniti offra una notevole flessibilità, permettendo ai giovani di trovare il percorso di studio più adatto alle loro aspirazioni. “Il sistema educativo americano offre moltissime opportunità che consentono di studiare ciò che si ama, e quindi risulta difficile che un giovane non riesca a trovare ciò di cui ha bisogno,” afferma Martín.
Negli ultimi 15 anni, un buon numero di giovani tennisti dell’isola ha ottenuto l’accesso a borse di studio per continuare la propria carriera sportiva negli Stati Uniti. Le offerte di borse di studio variano in base alle prestazioni sportive e accademiche, coprendo dal 100% fino all’80% dei costi di formazione. Questo approccio consente di mettere in contatto gli atleti con università di alto livello, dove possono coltivare sia il talento sportivo sia quello accademico.
Per ottenere una borsa di studio, i candidati devono compilare un curriculum che evidenzi il loro livello di tennis, i risultati scolastici e altre abilità. “Le università valutano vari fattori: il livello di tennis, le qualifiche, la tecnica e le capacità motoria, e ovviamente il livello di inglese,” spiega Martín. Queste informazioni servono a creare una presentazione convincente per le università, favorendo l’incontro tra domanda e offerta in questo campo altamente competitivo.
Storie di successo dei tennisti di Lanzarote
Uno dei giovani tennisti interessati a questa opportunità è Alejandro Martín, un diciassettenne motivato a combinare l’educazione accademica con una carriera nel tennis. Alejandro aspira a studiare Finanza o Economia e evidenzia l’importanza del video di presentazione, che offre ai coach delle università l’opportunità di scoprire le sue potenzialità tecniche. “Ho completato tutti i requisiti per poter ricevere una borsa di studio, e uno degli aspetti più significativi è il video che realizzo per mostrare il mio livello e la mia tecnica,” racconta.
Alle spalle di Alejandro c’è anche la storia di Alejandro Béjar, noto per la sua passione per il tennis sin da giovanissimo. Crescendo a Lanzarote, Alejandro ha iniziato a giocare all’età di nove anni e ha scalato le classifiche competendo a livello nazionale. “A dodici anni, già viaggiavo per partecipare a tornei a Gran Canaria e Tenerife,” ricorda con orgoglio. Questo impegno ha portato Béjar negli Stati Uniti, dove ha frequentato il Presbyterian College in Carolina del Sud, riuscendo a vincere tre campionati nel suo percorso.
Nel corso della sua permanenza negli Stati Uniti, Béjar ha potuto maturare sia come atleta che come persona, costruendo relazioni significative e affrontando le sfide di una vita lontano da casa. Dopo sei anni in America, ha trovato lavoro a New York, contribuendo alla carriera di giovani atleti presso l’accademia di John McEnroe, un ex campione del mondo.
L’importanza delle decisioni e le esperienze personali
Sebbene molte opportunità si presentino agli aspiranti atleti, decisioni come quella di trasferirsi all’estero per studiare e praticare uno sport possono generare incertezze. Felipe González, un altro tennista originario di Lanzarote, ha vissuto questo dilemma prima di accettare una borsa di studio presso la Nichols University. “Ho realizzato che dovevo perseguire questa opportunità, e ora mi godo questa grande esperienza,” afferma Felipe, che sta affrontando sfide nei suoi studi, soprattutto per la barriera linguistica. Tuttavia, il supporto dell’allenatore e del suo team di tennis ha reso il percorso più gestibile e gratificante.
Ian Pedersen, invece, studia presso l’Università North Carolina A&T e sta vivendo un’esperienza straordinaria di inclusione e crescita personale. “Ho trovato un ambiente di squadra fantastico,” dice Ian, sottolineando come il calcio possa fungere da ponte tra culture diverse. Anche Luisa Renovales, attualmente alla Eastern Florida State College, è entusiasta del suo ruolo di capitana del team, un segno del duro lavoro e della dedizione che ha messo nel suo percorso.
Affrontare le avversità
Nonostante i successi, alcuni atleti affrontano anche ostacoli significativi lungo il cammino. María Perdomo, per esempio, ha dovuto superare un grave infortunio al gomito che minacciava la sua carriera. “Ho ricevuto un’opportunità di borsa di studio e, dopo aver consultato i medici, ho deciso di provare a giocare,” racconta con determinazione. Dopo quattro anni di allenamento ad alto livello, ha scelto di restare negli Stati Uniti per completare un master.
La sua esperienza, così come quelle dei suoi coetanei, rivela il potere formativo e trasformatore delle esperienze sportive all’estero. “È una prova che raccomanderei a tutti perché offre un’opportunità di crescita personale e responsabilità,” conclude María, sottolineando l’importanza di affrontare l’ignoto, malgrado la nostalgia per casa e per i propri cari.
Queste storie di giovani tennisti di Lanzarote rappresentano un esempio di come il talento sportivo e l’impegno accademico possano coesistere, portando a opportunità uniche e arricchenti.