Un caso di aggressioni sessuali su giovani donne ha segnato la cronaca di Las Palmas de Gran Canaria, con un imputato che ha riconosciuto le sue colpe in un’aula di giustizia. I fatti, risalenti a un periodo compreso tra il 2015 e il 2021, coinvolgono diverse vittime, alcune delle quali minorenni, e hanno suscitato impressioni forti e dibattiti su temi di sicurezza e giustizia. La procura ha inizialmente richiesto una pena complessiva di 13 anni di carcere, cifra che potrebbe subire una sostanziale diminuzione a seguito di un accordo tra le parti.
Dettagli dell’accusa
La Sezione Prima dell’Audiencia Provinciale di Las Palmas ha dato il via a un’udienza decisiva, dove C.J.V.R., il soggetto accusato, ha ammesso di aver abusato di più giovani di età compresa tra i 12 e i 20 anni. L’imputato è stato accusato di commettere abusi in vari contesti, come all’interno di autobus della Guaguas Municipales e durante un festival dedicato alla cultura manga a Mogán. La procura ha illustrato una serie di episodi agghiaccianti, descrivendo come il presunto aggressore si sia avvicinato ripetutamente alle sue vittime, offrendo iniziative che avevano l’intento di attrarle ma che si sono rivelate inadeguate, data la differenza di età.
Il primo molestatore, come riportato dall’accusa, ha iniziato a interagire con una giovane, nata nel 1999, durante eventi a tema fumetto. Le sue azioni inizialmente non hanno incluso contatti fisici, ma la razionalità della sua condotta è stata messa in discussione. L’apice dell’abuso si è verificato nel 2019 durante un evento, quando ha toccato in modo inappropriato la giovane mentre si piegava per raccogliere un cartellone pubblicitario. Tale episodio è stato testimoniato da un adulto presente che ha immediatamente redarguito il comportamento inadeguato dell’accusato. A causa di questa esperienza traumatica, la vittima ha chiesto un risarcimento di 2.000 euro per danni morali.
Altri episodi di abusi
Gli abusi non si sono limitati a un singolo caso. A partire dal 2015, sono emersi altri episodi in cui C.J.V.R. ha avuto incontri ravvicinati con una minorenne di 12 anni, costringendola a subire toccamenti inappropriati durante i tragitti in autobus. In una di queste occasioni, il presunto aggressore ha tentato di toccarle le parti intime, ma la giovane è riuscita a difendersi zittendolo.
Ulteriori deplorevoli occasioni si sono verificate nel 2020 con un’altra minorenne di 16 anni, a cui ha proposto di farsi fotografie in lingerie. Nonostante i tentativi della ragazza di allontanarsi da lui, C.J.V.R. ha continuato a toccarla, generando preoccupazioni e spingendola a scendere dall’autobus prima di arrivare a destinazione.
Analoghe esperienze sono state riferite da un’altra giovane di 17 anni, molestata nel gennaio del 2021, quando l’accusato ha cercato di avvicinarsi al suo corpo e di esprimerle commenti inappropriati, causando grande disagio. Neanche in questo caso la vittima ha sporto denuncia economica.
Circostanze personali dell’imputato
La situazione legale di C.J.V.R. è ulteriormente complicata dalla sua condizione di disabilità psichica, riconosciuta al 67%. Secondo il pubblico ministero, questa condizione non ha comunque ostacolato la sua capacità di intendere e volere nel momento in cui ha commesso gli atti. Inoltre, l’imputato ha una storia di precedenti penali, essendo stato condannato in almeno due occasioni per furto, con pene che includono otto mesi di reclusione nel 2014 e due anni di carcere nel 2015.
Pertanto, la procura chiede una condanna che comprenda una pena totale di 13 anni, seguita da otto anni di libertà vigilata e una lunga interdizione da qualsiasi professione che comporti contatti regolari con minori. Per la giovane del 1999, è richiesta anche una somma risarcitoria di 2.000 euro per il danno morale subito.