Nella giornata di giovedì, l’Archivio comunale di Arrecife ha ospitato la presentazione di un innovativo “Protocollo di prevenzione, rilevazione e intervento nelle situazioni di maltrattamento” rivolto alle persone anziane del comune. Questa iniziativa è promossa dalla Concejalía de Bienestar Social, guidata da Maite Corujo, e si inserisce all’interno del Servizio di Aiuto a Domicilio. Il protocollo è stato ideato per affrontare le nuove sfide che coinvolgono la popolazione anziana di Arrecife, in particolare in un contesto in cui 277 anziani bisognosi ricevono assistenza domiciliare.
Un piano per affrontare le nuove realtà degli anziani
Il nuovo protocollo di prevenzione è stato progettato per affrontare le evoluzioni e i problemi che colpiscono gli anziani di Arrecife. La struttura prevede un cambio significativo nel modo di trattare il maltrattamento, passando da un approccio reattivo a uno preventivo. L’obiettivo è identificare precocemente i fattori di rischio nel contesto di vita di ogni anziano, così da anticipare possibili situazioni di abusi o vulnerabilità.
La prevenzione non si limita all’intervento in situazioni di emergenza, ma si estende alla realizzazione di misure atte a ridurre il rischio di maltrattamento già prima che si verifichino episodi dannosi. Questa nuova strategia sarà fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere degli anziani, promuovendo una maggiore consapevolezza e attenzione tra i professionisti che operano nel settore.
Rilevazione e intervento: i pilastri del nuovo protocollo
Tra i principali obiettivi del protocollo emerge la rilevazione tempestiva di potenziali casi di maltrattamento. La valutazione della gravità dei casi si basa sull’analisi di indicatori specifici, consentendo ai professionisti di intervenire in modo appropriato e garantire che ogni caso di vulnerabilità venga affrontato con la dovuta attenzione. Durante la conferenza stampa di lancio del protocollo, Maite Corujo, responsabile della Concejalía de Bienestar Social, ha enfatizzato l’importanza di avere strumenti chiari e unificati per tutti coloro che operano nel campo dell’assistenza agli anziani.
Accanto a lei, l’alcalde ad interim Echedey Eugenio, il consigliere del Cabildo di Lanzarote, Marci Acuña, e altri membri dell’amministrazione locale hanno sottolineato l’importanza di una gestione coordinata, che coinvolga non solo assistenti sociali, ma anche strutture sanitarie, enti del terzo settore e forze di polizia.
La formazione come elemento chiave nel protocollo
Un altro aspetto rilevante di questo protocollo è l’intenzione di implementare sessioni formative per il personale di assistenza domiciliare e per i cittadini. Questi corsi, sotto la supervisione del dottor Elisa Corujo, geriatra dell’ospedale Doctor José Molina Orosa, saranno focalizzati su tematiche legate al rispetto e alla dignità degli anziani. Saranno affrontati aspetti cruciali, come il trattamento adeguato, il supporto per le necessità già esistenti e la rilevazione di comportamenti scorretti.
Questa iniziativa formativa è concepita per dotare tutti gli attori coinvolti di conoscenze aggiornate e pratiche e per favorire un cambio culturale che promuova un elevato standard di rispetto e cura nei confronti degli anziani.
Collaborazione interistituzionale per una rete di protezione
Un aspetto determinante del protocollo è la collaborazione tra le varie istituzioni locali. Marci Acuña ha evidenziato l’importanza di un sistema di assistenza sociale solido e capillare, finalizzato ad aumentare l’offerta di posti disponibili in strutture pubbliche. Attualmente, Arrecife conta 46 posti disponibili in una residenza collegata all’ospedale dell’isola, e vi è un forte impegno per ampliarne l’accessibilità, lavorando fianco a fianco con il comune.
Questa rete di cooperazione non solo permetterà di affrontare in modo efficace le situazioni urgenti, ma sarà indispensabile per creare un ambiente in cui gli anziani possano vivere in sicurezza e dignità.
Maite Corujo ha evidenziato che il protocollo rappresenta un passo significativo nella direzione di garantire un ambiente sicuro per gli anziani, sottolineando che il coinvolgimento attivo di tutta la comunità è essenziale per il successo di tali iniziative.