Isole Canarie

Assemblea straordinaria al Rastro di Santa Cruz: i venditori si uniscono per garantire il futuro

L’assemblea straordinaria dei venditori del Rastro di Santa Cruz de Tenerife ha confermato l’impegno a rispettare le norme per garantire la continuità del mercatino durante le festività natalizie.

Questa settimana si è tenuta un’assemblea straordinaria dei venditori del Rastro di Santa Cruz de Tenerife, convocata con urgenza dalla presidentessa Carmen Tejera e dal team di rappresentanti. L’incontro si è focalizzato sul confermare l’impegno di tutti i partecipanti a seguire rigorosamente le norme stabilite, in modo da garantire la continuazione di questo mercatino tradizionale durante la campagna natalizia. La riunione ha suscitato notevole attenzione, riflettendo l’importanza del Rastro nella comunità locale, una tradizione che gioca un ruolo fondamentale nell’identità della capitale tinerfeña.

Assemblea straordinaria al Rastro di Santa Cruz: i venditori si uniscono per garantire il futuro

Un incontro cruciale per il futuro del Rastro

L’assemblea si è svolta in un salone del quartiere di García Escámez e ha trattato la crescente incertezza che circonda il futuro del mercatino domenicale. Questa tradizione, che affonda le radici profondamente nella cultura locale, è soggetta a cambiamenti tempestivi che potrebbero influenzare non solo i venditori, ma anche la comunità che si affida a queste occasioni di incontro e commercio. Durante la riunione, è stata espressa la necessità di un chiaro impegno da parte di tutti i venditori, affinché possano rispettare le regole previste dal Comune di Santa Cruz de Tenerife.

I timori dei venditori sono aumentati in seguito alla notizia di un possibile cambiamento di ubicazione del mercatino, ancora da definire. Questo aspetto è stato oggetto di discussione e ha alimentato un intenso dibattito tra i partecipanti, i quali hanno espresso preoccupazioni legate all’impatto che un eventuale spostamento potrebbe avere sulle loro attività.

Risultati e impegni dall’assemblea

Alla fine dell’incontro, i presenti hanno raggiunto un accordo unanime: garantire il rispetto rigoroso delle norme e delle regolamentazioni stabilite. Tuttavia, questo impegno è stato accompagnato dalla richiesta di una maggiore collaborazione da parte del Comune, della polizia locale e dell’azienda di sicurezza, Insiteca Ingenieros, accusata dai venditori di “dilatare le proprie funzioni”. La presidenta Tejera ha sottolineato l’importanza della coesione tra i venditori per affrontare le sfide future e garantire la sopravvivenza del Rastro.

Questa unità, secondo l’associazione, si rivela fondamentale non solo per mantenere viva la tradizione, ma anche per assicurare un futuro sostenibile per tutti i venditori che dipendono dalla posizione attuale del mercatino.

Firmare un documento di impegno

Nei prossimi giorni, sarà firmato un documento di impegno tra i venditori del Rastro e il Comune di Santa Cruz de Tenerife, delineando gli obblighi da seguire. Le conseguenze per la non osservanza delle regole sono severe: se le normative non verranno rispettate già nella prima settimana di riapertura, prevista per il 24 novembre, il Rastro rischia di essere chiuso prima delle festività natalizie.

È importante notare che il consigliere ai Servizi Pubblici, Carlos Tarife, aveva firmato un provvedimento il 6 novembre, con l’intento di chiudere il Rastro con effetto immediato. La chiusura è stata prevista per ripartire in una nuova ubicazione dopo la mezza maratona in programma il 17 novembre. Tuttavia, dopo una mobilitazione dei venditori e un incontro urgente con Tarife e il sindaco, José Manuel Bermúdez, è stato concordato di mantenere l’attuale posizione del Rastro, nei pressi del Mercato Nuestra Señora de África, fino al Giorno della Befana, con un successivo cambiamento in programma.

Ansia e preoccupazione tra i venditori

In un’intervista, Carmen Tejera ha espresso la preoccupazione dei venditori, che si sono detti “abbastanza nervosi e inquieti” per il futuro. Temono che quanto stipulato nel documento possa significare una reubicazione, un punto che figura chiaramente negli accordi in caso di violazione prima dell’Epifania. Tuttavia, il documento non specifica dove avverrà questa nuova apertura, alimentando ulteriormente le incertezze. Non si esclude la possibilità che il mercatino potrebbe trasferirsi in aree come quella di fronte all’edificio dell’Hacienda o rimanere nella zona attuale, ma con una diversa distribuzione degli spazi, inclusa la calle San Sebastián.