Isole Canarie

Astrid Páez: la culturista di La Graciosa che supera ogni limite

Astrid Páez, giovane culturista di La Graciosa, supera gravi problemi di salute e raggiunge traguardi nel bodybuilding, dimostrando che la determinazione può trasformare i sogni in realtà.

Astrid Páez, una giovane culturista originaria dell’isola di La Graciosa, dimostra che la provenienza da una piccola isola non deve costituire un limite per realizzare i propri sogni. Soprattutto dopo aver affrontato gravi problemi di salute, compresi un coma e il rischio di perdere un arto, ha scoperto il bodybuilding cinque anni fa, intraprendendo un cambiamento radicale nel suo stile di vita e ottenendo il supporto del suo allenatore.

Astrid Páez: la culturista di La Graciosa che supera ogni limite

La nascita di una passione

Il bodybuilding è uno sport che si concentra sul culto del corpo e sull’estetica, con classifiche specifiche per uomini e donne. Astrid confessa che, fin da piccola, era attratta da questo mondo, ma mai avrebbe immaginato di poterlo praticare, considerando la sua esile figura. Trasferitasi a Maiorca, ha avuto modo di scoprire una realtà diversa da quella che aveva in mente: “Ho capito che il bodybuilding è soprattutto un culto del corpo”, racconta.

Nel 2022 ha debuttato in competizioni ufficiali e ha recentemente preso parte al Campionato delle Canarie, tenutosi il 18 e 19 ottobre. Qui, ha conseguito un ottimo quarto posto, mentre al Campionato di Miss Universo ha raggiunto il quinto posto nella categoria bikini fitness, una competizione che le permetterà di accedere ad altri tornei internazionali. “Essendo tra le prime sei concorrenti, ho la possibilità di partecipare a competizioni di livello internazionale, il prossimo è in Portogallo, ma prima di tutto andrò al Campionato di Spagna il 10 novembre”, specifica l’atleta.

Preparazione e sostegno

Nonostante la sua classificazione e il piazzamento ricevuto, la giuria ha riconosciuto il suo notevole livello fisico. “Non ho ottenuto questo risultato per il mio aspetto fisico negativo, ma perché sono stati valutati diversi aspetti”, chiarisce. Lodando il supporto dei colleghi e dell’organizzazione, Astrid si sente sopraffatta dall’emozione: “Mi sento come in una nuvola”.

Allenamento e alimentazione di un culturista

Astrid segue un intenso programma di allenamento ipertrofico, che combina con esercizi aerobici, come nuoto e camminate. “Gli esercizi di muscolazione sono molto specifici e impegnativi”, spiega. A seconda della categoria in cui ci si trova, le richieste sono diverse; nel suo caso, l’accento è posto su glutei e spalle, che devono risultare definiti ma non esagerati.

Quando un culturista sale sul palco, i giudici analizzano il fisico di ciascun partecipante. Se una parte del corpo risulta poco sviluppata, verrà indicato su quale aspetto concentrarsi maggiormente. “Nel mio caso, mi è stato consigliato di non modificare nulla in vista del Campionato di Spagna, ma di continuare ad allenarmi come ho fatto fino ad ora”, afferma la giovane.

Astrid sottolinea che c’è una volontà crescente di distaccarsi dall’immagine di una donna culturista percepita come mascolina e robusta, puntando invece a una rappresentazione più armoniosa e bella.

La dieta della culturista

La dieta di un culturista è altamente specifica e varia in base alla categoria e al metabolismo individuale. Astrid, però, ammette di avere un regime alimentare piuttosto flessibile: “Posso mangiare molte cose, l’unico divieto riguarda gli zuccheri saturi”. Consumando un buon quantitativo di carboidrati, la giovane afferma che la sua dieta è adattata alle esigenze del suo corpo, sebbene molte altre ragazze debbano ridurre significativamente l’assunzione di questi nutrienti per rientrare nella categoria bikini fitness.

“Faccio cinque o sei pasti al giorno, cercando di non far passare più di tre ore senza mangiare e consumo due o tre frutti al giorno. Nonostante la mia piccola statura, ingerisco 700 grammi di carboidrati”, rivela con un sorriso.

Astrid Páez è un esempio ispiratore di come determinazione, passione e impegno possano superare ostacoli anche enormi, facendo del bodybuilding una vera e propria arte di vita.