Isole Canarie

Attività sismica nel Parco Nazionale del Teide: 44 terremoti registrati nelle Cañadas

Intensa attività sismica nelle Cañadas del Teide a Tenerife: registrati 44 terremoti di bassa magnitudo, monitorati da Involcan, senza segnali di imminente eruzione o allerta per la popolazione.

Negli ultimi giorni, l’Isola di Tenerife ha fatto parlare di sé a causa di un’intensa attività sismica che ha colpito l’area delle Cañadas del Teide. Il fenomeno è stato monitorato dall’Istituto Volcanológico delle Canarie , che ha recentemente riportato la registrazione di 44 terremoti di bassa magnitudo. Questi eventi, sebbene non comuni per l’isola, non rappresentano una significativa anomalia, secondo quanto dichiarato dallo stesso Involcan.

Attività sismica nel Parco Nazionale del Teide: 44 terremoti registrati nelle Cañadas

Dettagli sull’attività sismica

L’attività sismica ha avuto luogo principalmente nella zona sud-ovest della caldera di Las Cañadas, con terremoti che si sono verificati a profondità comprese tra 5 e 10 chilometri. La magnitudo massima di questi eventi ha raggiunto il valore di 1,3. Tra le 06:03 e le 07:02, sono stati registrati oltre 270 eventi sismici ibridi, caratterizzati da una localizzazione simile a quella di altri sismi precedentemente registrati. Tali manifestazioni, sebbene percepite come allarmanti, sono monitorate regolarmente dagli esperti dell’Involcan, che rassicurano la popolazione sulla non eccezionalità di questi eventi.

Caratteristiche dei sismi ibridi

A differenza di un* terremoto* causato dalla fratturazione delle rocce, i sismi ibridi e di lungo periodo sono collegati al movimento di fluidi idrotermali all’interno del vulcano, come acqua, gas e vapore. Gli esperti di Involcan hanno spiegato che tali fenomeni sono da interpretarsi come parte di un processo naturale all’interno del sistema vulcanico dell’isola. Anche se non sono eventi frequenti, l’isola ha registrato diverse manifestazioni simili negli ultimi anni, evidenziando la complessità del sistema vulcanico di Tenerife.

Dal 2017, Involcan ha documentato 118 sciami sismici e cinque episodi di eventi sismici ibridi in diverse date, segnando un trend di attività vulcanica che merita attenzione, ma che di per sé non rappresenta un’inquietante novità.

Rilevazioni sulla pressurizzazione del sistema vulcanico

Le informazioni raccolte da Involcan nel corso degli ultimi anni suggeriscono una crescente pressurizzazione del sistema vulcanico e idrotermale di Tenerife. Questo fenomeno è legato all’iniezione di fluidi magmatici nel sistema sottostante, iniziato nel 2016. Gli indicatori geoquimici e sismici confermano che l’attività vulcanica è in corso, ma gli esperti avvertono che non vi sono attualmente segnalazioni che indichino un aumento significativo della probabilità di un’eruzione a breve o medio termine.

Tuttavia, va notato che Tenerife mantiene una certa attività vulcanica, con una probabilità stimata del 39,35% di un’eruzione nei prossimi 50 anni. Tali statistiche, pur sconvolgenti, sono parte di una consapevolezza vulcanologica che si basa su una lunga storia di monitoraggio e ricerca.

Riflessioni sulla storia vulcanica di Tenerife

L’ultima eruzione registrata nel sistema del Teide risale al 1909 ed è stata quella del vulcano Chinyero, che ha avuto una durata di dieci giorni senza causare danni significativi alla popolazione. Questo fatto storico è testimone della potenziale attività esplosiva di Tenerife, ma anche della resilienza e della capacità di monitoraggio dell’isola. Gli esperti continuano a studiare e analizzare dati per garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti, confermando che l’attività sismica, sebbene preoccupante, è una parte naturale della vita sull’isola.

In sintesi, mentre l’attività sismica nelle Cañadas del Teide è stata intensa, i dati e le analisi attuali suggeriscono che la situazione rimane sotto controllo, e nessun allerta immediata è stata emessa dagli specialisti.