Nella settimana attuale, il Governo delle Canarie ha avviato una significativa campagna per combattere le edificazioni illegali in suolo rurale protetto a Tuineje. Sono emerse preoccupazioni da parte dell’amministrazione locale riguardo alla crescente diffusione di strutture precarie e non autorizzate che minacciano il paesaggio naturale e violano le normative urbanistiche. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di tutela del territorio e della sua biodiversità.
Campagna di ispezione nell’area di Tuineje
La campagna di controllo è stata coordinata dalla Agenzia Canaria di Protezione del Medio Naturale , che ha messo in atto un dispositivo di ispezione finalizzato a identificare nel minor tempo possibile le infrazioni. In una sola mattinata, gli ispettori hanno scovato dieci nuove violazioni, che si aggiungono ai quindici casi già in fase di lavorazione. Per i proprietari di queste strutture abusive sono già state emesse le ordinanze di ripristino, con l’obbligo di riportare il suolo alla sua condizione originale.
Un aspetto significativo di questa operazione è stato il coinvolgimento per la prima volta della Polizia Autonoma, che ora collaborerà attivamente con l’ACPMN nelle attività di vigilanza. Supporto fornito anche dalla Polizia Locale di Tuineje e dagli agenti del Servizio Ambientale del Cabildo di Fuerteventura, che hanno utilizzato droni per facilitare le operazioni di ispezione e registrazione. Questa sinergia rappresenta un passo avanti nella protezione del territorio e nella lotta contro le illegalità.
La preoccupazione delle autorità locali
La direttrice dell’ACPMN, Montserrat Ortega, ha espresso chiaramente la preoccupazione delle autorità locali riguardo all’incremento di edificazioni illegali nel comune di Tuineje. La campagna ha come obiettivo primario quello di fermare questa prassi irregolare, che ha già portato alla suddivisione di suoli agricoli protetti in piccole lotti per edificare strutture abitative, talvolta destinate all’affitto. Questo rappresenta non solo un attacco alla protezione territoriale, ma anche una violazione del piano urbanistico locale.
In base alle normative vigenti, gli infrattori saranno costretti a ripristinare immediatamente lo stato originario del terreno. Le sanzioni amministrative per chi commette violazioni gravi possono andare da un minimo di 60.000 euro fino a un massimo di 150.000 euro per la suddivisione dei lotti, mentre per la costruzione abusiva le multe possono variare tra i 6.000 e i 150.000 euro.
Obiettivo di tutela e messaggio di deterrenza
Ortega ha chiarito che il focus di queste operazioni non è la semplice raccolta di multe, bensì la riparazione dei danni causati al territorio e la diffusione di un messaggio dissuasivo per chi ignora il valore paesaggistico e ambientale dell’area. Lo scopo è tutelare le caratteristiche naturali del paesaggio di Tuineje e sensibilizzare la cittadinanza sulle pratiche sostenibili nella gestione del suolo.
In aggiunta, durante le ispezioni è stata individuata un’azienda agricola abbandonata nell’area di El Cuchillete, dove si trova un notevole accumulo di rifiuti e apparecchiature elettroniche non funzionanti, che sarà soggetta a un ulteriore procedimento di infrazione. Questi interventi mirano non solo a combattere l’abusivismo, ma a costruire un ambiente più sano e rispettoso delle normative ambientali.
L’intensificazione della vigilanza
Nel corso di quest’anno l’ACPMN ha potenziato le sue attività di sorveglianza e ispezione su tutte le isole Canarie, grazie all’introduzione di una nuova unità di droni, presentata nel mese di febbraio a Fuerteventura. Questo strumento innovativo ha reso le operazioni di controllo più efficaci, consentendo una mappatura dettagliata delle aree problematiche e l’identificazione rapida delle irregolarità. È in atto un piano specifico per l’eradicazione dei contenitori abbandonati e per la protezione del paesaggio, ponendo l’accento sull’importanza di mantenere integra l’ecosistema dell’arcipelago.