Un recente intervento del Comune di Telde ha portato alla chiusura degli accessi a Hoya del Pozo, un’area caratterizzata da insediamenti non autorizzati. Questa decisione mira a garantire la sicurezza e la legalità della zona, offrendo assistenza agli occupanti storici e prevenendo ulteriori occupazioni. A seguito delle disposizioni comunali, saranno intraprese azioni per rimuovere le strutture abusive e ripristinare la legalità sul territorio.
Chiusura degli accessi e rimozione delle strutture abusive
Nei giorni scorsi, il Comune ha iniziato a chiudere l’accesso all’area di Hoya del Pozo dal lato del Barranco Calero, un corso d’acqua che sfocia nell’omonima spiaggia. Secondo quanto comunicato dal municipio, l’accesso dalla strada Lope de Vega sarà chiuso presto, influenzando un tratto di parcheggio privato utilizzato dai visitatori della cala. Questo intervento fa parte di una serie di misure destinate a rimuovere le costruzioni temporanee e fermare le occupazioni abusive.
In particolare, il Comune ha provveduto alla rimozione di diverse casette presenti nella zona est, e alcuni occupanti hanno già lasciato l’area. Queste operazioni fanno parte di un progetto più ampio avviato dall’Amministrazione, la quale ha ricevuto l’autorizzazione necessaria per effettuare il deloggio degli occupanti che avevano approntato roulotte e tende da campeggio in modo illecito.
Supporto alle persone sfrattate
La Concejalía de Servicios Sociales, sotto la guida di Adela Álvarez, sta offrendo orientamento e supporto a scopo assistenziale per facilitare una transizione agevole per le persone costrette a lasciare Hoya del Pozo. Gli operatori sociali sono presenti per aiutare gli occupanti nel processo di identificazione e per assicurarsi che ricevano informazioni adeguate sui loro diritti e sui percorsi di assistenza disponibili.
L’Amministrazione ha sottolineato l’importanza di garantire una “uscita dignitosa” per coloro che si sono trovati coinvolti in questa situazione. Le azioni intraprese mirano a combinare la legalità con il rispetto per le persone che, sebbene vivano in condizioni precarie, hanno trascorso anni in quell’area. Questo approccio mostra l’impegno del Comune di Telde nel gestire la situazione in modo umano, bilanciando la necessità di mantenere l’ordine pubblico con le esigenze delle comunità vulnerabili.
Tempistiche e conseguenze delle chiusure
Il Comune di Telde ha stabilito un calendario chiaro per la chiusura totale del territorio. Dopo aver richiesto alla proprietà di fermare le attività non autorizzate, è stata fissata come data ultima per la presentazione delle misure il 19 luglio. Il progetto approvato prevede la chiusura completa dell’area, coprendo sia il lato est, a ridosso della spiaggia e del barranco, sia il lato ovest, affacciato sulla strada costiera.
Una volta completati i lavori di chiusura, il Comune ha avvertito che eventuali veicoli rimasti all’interno dell’area non avranno possibilità di entrare o uscire, rischiando di rimanere bloccati. Questa misura rigida è parte di uno sforzo più ampio per garantire il rispetto delle leggi e delle regolamentazioni urbanistiche, oltre a prevenire ulteriori occupazioni abusive che potrebbero compromettere la sicurezza e la vivibilità della zona.
Attraverso questi interventi, la comunità di Telde si sta muovendo verso un futuro più regolamentato e sicuro, perseguendo al contempo la tutela dei diritti delle persone vulnerabili che vivono in situazioni di precarietà.