Coalición Canaria ha espresso in una nota stampa una ferma condanna nei confronti dell’ex consigliere Juan Manuel Sosa, accusato di voler evadere la responsabilità di restituire quasi 300.000 euro che il Governo delle Canarie gli reclama per somme percepite indebitamente. Questo è il secondo tentativo da parte di Sosa, il quale, in un recente documento presentato al Cabildo di Lanzarote, ha indicato l’intenzione di impugnare l’ordine e la risoluzione del Governo, affermando di essere stato ingannato dall’amministrazione pubblica. A sorpresa, Sosa ha inoltre richiesto che sia il Cabildo a coprire l’importo che deve restituire.
La manovra di Sosa per sfuggire alla restituzione
Nel documento inviato, Sosa ha annunciato la sua intenzione di richiedere misure cautelari di sospensione della risoluzione impugnata, offrendo in garanzia l’importo delle sue spettanze dal Cabildo Insulare di Lanzarote. Questo nuovo tentativo di eludere le responsabilità economiche ha sollevato polemiche e critiche da parte di Coalición Canaria, che ricorda come simili manovre siano già state tentate in passato, in particolare da Dolores Corujo nel 2021.
Allora, Corujo aveva proposto che fosse il Cabildo a risolvere le conseguenze del transfugismo di Sosa, ma il suo tentativo era stato bloccato da un chiaro “Reparo di Legalità” dell’Interventore generale del Cabildo. Questo documento aveva stabilito che Corujo non era l’organo competente per autorizzare i pagamenti, che non si poteva applicare un regime retributivo retroattivo e che tali atti avrebbero violato la normativa vigente.
Le accuse alle falsità del PSOE
Coalición Canaria ha voluto anche chiarire le distorsioni e le false affermazioni diffuse dal Partito Socialista in un recente comunicato. I rappresentanti di CC hanno sottolineato che è totalmente falso che non siano stati inviati i rapporti al Consiglio Consultivo. Al contrario, il Consiglio ha ricevuto il fascicolo completo, compresi i documenti relativi a Sosa.
Secondo Coalición Canaria, il Consiglio ha confermato che Sosa non ha rispettato l’obbligo di informare l’amministrazione che non era più portavoce e ha continuato a ricevere retribuzioni, violando il principio di buona fede. La portavoce socialista al Cabildo, Ariagona González, ha cercato di difendere il collega, sostenendo che Sosa aveva effettivamente comunicato la sua intenzione di dimettersi dal ruolo di portavoce, ma che l’informazione non era arrivata al Consiglio.
La richiesta di responsabilità immediata
Coalición Canaria sfida González a fornire evidence di questa comunicazione, avvertendo che è impossibile farlo perché sanno di aver mentito. I nazionalisti hanno denunciato come, per anni, Corujo abbia accusato Coalición Canaria di condurre una campagna di intimidazione e persecuzione politica.
Adesso, con i fatti che emergono con chiarezza e sono ufficialmente confermati, sembra evidente la responsabilità di Sosa e la complicità di coloro che lo sostengono. Coalición Canaria chiede quindi che l’ex consigliere si assuma immediatamente le proprie responsabilità e restituisca i 300.000 euro che ha incassato indebitamente, senza continuare a cercare di far gravare il suo debito sulle spalle delle istituzioni pubbliche.