Isole Canarie

Cresce la tension tra i lavoratori di Correos alle Canarie: possibile crisi occupazionale in vista

I lavoratori di Correos alle Canarie affrontano gravi difficoltà occupazionali, con tagli nelle assunzioni e rischio di collasso nei servizi postali durante la campagna natalizia. Mobilitazione sindacale in corso.

I lavoratori di Correos alle Canarie stanno vivendo un periodo di crescente tensione legato alla situazione occupazionale. Dopo una minaccia di sciopero avvenuta nel mese di luglio, quando la percentuale di personale in servizio era inferiore al 50% nell’arcipelago, la situazione sembrava essersi stabilizzata con l’arrivo di settembre e l’inizio del nuovo anno scolastico. Tuttavia, le recenti comunicazioni delle commissioni provinciali per l’occupazione hanno rivelato un quadro tutt’altro che rassicurante: a novembre, in particolare prima della campagna natalizia, si prevedono significativi tagli nelle assunzioni.

Cresce la tension tra i lavoratori di Correos alle Canarie: possibile crisi occupazionale in vista

La preoccupazione dei sindacati

Pedro Segura, segretario del settore postale di Comisiones Obreras alle Canarie, ha espresso la sua preoccupazione riguardo a questa situazione. In un’intervista con il giornale Atlántico Hoy, ha sottolineato che il mese di novembre rappresenta un periodo di elevato invio di pacchi e che il drastico taglio nel personale assoldato rappresenterà un nuovo onere per i lavoratori, già sottoposti a carichi di lavoro considerevoli. È emerso, infatti, che molti fattorini si trovano in condizioni difficili a causa di malattie e assenze legate allo stress lavorativo, il che potrebbe influenzare negativamente la capacità di recapito dei pacchi e delle lettere nei tempi previsti.

Le previsioni parlano di sole 48 nuove assunzioni nella provincia di Santa Cruz de Tenerife per il mese di novembre, un numero insufficiente considerando che il 10 novembre scadranno ben 120 contratti. Questo creerà un deficit occupazionale di circa 100 posti, mettendo ulteriormente a rischio l’efficienza dei servizi postali.

Rischio di collasso nelle unità di distribuzione

I rappresentanti sindacali hanno messo in evidenza il rischio di un collasso nelle unità di distribuzione, con l’accumulo di pacchi e notifiche inevase che ricordano la situazione critica di luglio, quando risultavano giacenti circa 50.000 invii. Anche nella provincia di Las Palmas, le prospettive non sono migliori: nonostante la situazione sia migliore a Lanzarote, Fuerteventura e Gran Canaria, dal 11 al 22 novembre praticamente non ci saranno nuove assunzioni nel settore.

Pedro Segura ha affermato che, sebbene possa esserci una ripresa delle assunzioni a dicembre, non ci si aspetta un miglioramento immediato. Il management di Correos alle Canarie sembra ripetere errori del passato, mostrando una scarsa capacità di previsione e programmazione per uno dei periodi di maggior carico di lavoro dell’anno.

La mobilitazione sindacale e le assemblee

In risposta alla situazione precaria, Segura ha annunciato che a novembre inizieranno una serie di assemblee in tutti i centri di lavoro per informare i dipendenti sulla negoziazione del contratto collettivo. Durante queste riunioni si discuterà di una campagna di denuncia e mobilitazione a favore dell’assunzione di nuovo personale e contro le pressioni sui lavoratori esistenti.

Il sindacato ha espresso disaccordo su vari punti, in particolare su un piano di uscite per i lavoratori e sull’adeguamento salariale. Segura ha sottolineato che non tollereranno piani che si traducono in una riduzione dei diritti dei lavoratori attraverso uscite anticipate non dignitose o attraverso programmi di stabilizzazione del lavoro che emulano in realtà un licenziamento collettivo.

La richiesta di un’azione corretta

CCOO ha anche registrato una comunicazione alla direzione della produzione, evidenziando che nelle isole di Tenerife e La Palma ci sono fino a 35 posti di lavoro vacanti. I dettagli riguardano principalmente la capitale, dove sono segnalati sei vuoti a San Isidro, cinque a San Miguel, 14 ad Arona, due a Playa de San Juan e uno a Guía de Isora. In La Palma, si contano quattro posti a Santa Cruz e tre a Los Llanos.

Il sindacato ha chiesto una previsione realistica per i prossimi due mesi, fondamentali per l’operatività dell’azienda, sottolineando che un servizio efficiente alla cittadinanza è cruciale per ripristinare la fiducia. Se non si agirà in modo tempestivo, c’è il rischio di compromettere ulteriormente l’immagine dell’azienda e di perdere la fiducia dei clienti.