Continuano a suscitare preoccupazioni le recenti statistiche sull’aumento delle case vacanze a Lanzarote e La Graciosa, proprio mentre si avvicina una manifestazione prevista per il 20 ottobre. Questa mobilitazione mira a richiedere un cambiamento nel modello turistico e a mantenere vive le rivendicazioni emerse lo scorso aprile, quando migliaia di canari sono scesi in strada. I dati del Registro Generale Turistico delle Canarie rivelano un incremento del 77% delle nuove registrazioni di affitti turistici sull’isola negli ultimi quattordici mesi.
Aumento delle case vacanza: i numeri
Secondo i dati forniti dal Governo delle Canarie, nel giugno 2023 a Lanzarote erano registrate 5.198 abitazioni vacazionali. Recentemente, il 15 ottobre, la cifra è balzata a 9.205 unità, con un incremento notevole di 4.007 nuove registrazioni rispetto all’anno precedente. Quest’evoluzione mette in luce una notevole crescita nel settore degli affitti turistici, da considerarsi alla luce delle nuove normative e delle pressioni sociali crescenti per un turismo più sostenibile e gestito.
Ovviamente, esiste una discrepanza tra i dati del Registro Generale Turistico e quelli forniti dall’Istituto Canario di Statistica e l’Istituto Nazionale di Statistica. Questa differenza si origina da due metodi distinti di raccolta e analisi dei dati: mentre il registro turistico considera solo le registrazioni legali, gli altri organismi utilizzano tecniche di scraping per analizzare le offerte di case vacanza tramite piattaforme online. Pertanto, la realtà del mercato degli affitti per vacanze sull’isola risulta essere significativamente maggiore rispetto ai numeri ufficiali riportati.
Risposte istituzionali e preoccupazioni per il settore
In risposta all’ondata di richieste di affitto che ha colpito l’isola, il Cabildo di Lanzarote, insieme ad altre tre isole delle Canarie, ha richiesto a settembre una “moratoria” per fermare l’afflusso di nuove richieste dopo l’annuncio della nuova legge sulle abitazioni vacanciali. Questa legge, tuttavia, non è ancora entrata in vigore, e la Consigliera al Turismo del Governo delle Canarie, Jessica de León, ha escluso la possibilità di adottare misure immediate, lasciando la regolamentazione ai futuri sviluppi legislativi.
Negli ultimi mesi, il Partito Socialista di Lanzarote ha criticato l’amministrazione canaria e insulare, sostenendo che le politiche attuali potrebbero creare un “effetto chiamata”, incentivando ulteriormente la proliferazione di affitti turistici senza un controllo adeguato della situazione. Questa tensione tra le autorità locali e le organizzazioni politiche sottolinea la complessità della questione, che integra aspetti economici e sociali e richiede un approccio attento e strategico per garantire uno sviluppo turistico equilibrato.
La distribuzione delle case vacanze per comune
Analizzando i dati a livello municipale, Yaiza si posiziona al vertice per numero di case vacanze registrate, con un totale di 2.611 unità. Non solamente Yaiza si distingue per il numero di registrazioni, ma ha anche il più alto rapporto di abitazioni dedicate all’uso turistico tra i comuni delle Canarie. Tías segue da vicino, con 2.449 case vacanza, mentre Teguise e Arrecife occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto con 1.861 e 1.016 registrazioni.
Al contrario, comuni come Haría , San Bartolomé e Tinajo mostrano un’implementazione più contenuta di strutture dedicate all’affitto vacanziero. Questa distribuzione varia per significato e implica che alcune località stanno affrontando un maggiore impatto dall’industria turistica rispetto ad altre, portando alla necessità di considerare delle strategie diversificate per affrontare le sfide legate all’urbanizzazione e alla sostenibilità economica.
Il dibattito continua a infiammarsi intorno a come gestire e regolare questa crescita esponenziale, e l’approssimarsi della manifestazione del 20 ottobre potrebbe aggiungere un nuovo capitolo a questa complessa narrazione che plasma il futuro del turismo alle Canarie.