Isole Canarie

Crisi nel settore della pesca: i pescatori delle Canarie di fronte a una realtà insostenibile

La pesca nelle Canarie affronta una crisi profonda a causa della burocrazia e della mancanza di ricambio generazionale, spingendo molti professionisti a considerare l’abbandono del settore.

La mancanza di un ricambio generazionale e una crescente burocrazia mettono in ginocchio il settore primario delle Canarie, in particolare la pesca. I professionisti del mare si trovano a dover affrontare sfide sempre più complesse, con la sensazione di dover abbandonare un mestiere che ha sostenuto le loro famiglie per anni. Il presidente della Federazione Regionale dei Pescatori, David Pavón, esprime preoccupazione per la situazione attuale, accentuata da fattori economici e da cambiamenti nelle dinamiche di pesca.

Crisi nel settore della pesca: i pescatori delle Canarie di fronte a una realtà insostenibile

La crisi della pesca nelle Canarie

Il settore della pesca nelle Isole Canarie attraversa un momento difficile. Un aumento della burocrazia e la difficoltà nel trovare nuovi pescatori stanno spingendo il 15% dei professionisti a riconsiderare il loro lavoro. Le isole di Lanzarote, Gran Canaria e Tenerife sono le più colpite da questa crisi. David Pavón ha rilasciato un’intervista in cui sottolinea che l’assenza di un ricambio generazionale e il carico di lavoro burocratico stanno portando molti a voler abbandonare il mare. La pesca, un lavoro tradizionale che ha supportato molte famiglie, ora sembra diventare sempre più insostenibile.

La combinazione di fattori economici e burocratici sta creando un clima di incertezza nel settore. I pescatori devono ora affrontare un’infinità di scartoffie, trasformandosi in giuristi e gestori piuttosto che concentrarsi sull’attività che amano. Pavón evidenzia che un tempo era sufficiente fermare il motore della barca, pescare e tornare al porto, ma oggi la realtà è ben diversa. Questo cambiamento ha comportato una sensazione di impotenza tra i pescatori, i quali non riconoscono più il loro lavoro come fonte di sostentamento dignitosa e motivante.

La burocrazia e la mancanza di equilibrio nel settore

Uno dei motivi principali della crisi è l’eccesso di burocrazia che grava sui pescatori. La necessità di gestire una montagna di documentazione allontana molti giovani dall’imbarcarsi in questa professione. Pavón indica che il settore ha subito un cambiamento significativo dal 2019, quando il mercato del tonno ha visto una contrazione drastica. La perdita di equilibrio tra la pesca dei tonni e quella dei pesci demersali ha portato molte imbarcazioni a chiedere il disarmo.

La burocrazia non è l’unica problematica, però. Una questione emblematicamente rappresentativa è quella delle relazioni commerciali tra Europa e Marocco, ora compromesse da mancanza di accordo, che ha ulteriormente messo in difficoltà i pescatori canari. Secondo Pavón, esiste una sensazione diffusa tra i pescatori di voler abbandonare il settore, influenzata anche dalla non sostenibilità economica delle attività.

Il futuro del settore della pesca

Il ricambio generazionale è un tema centrale del dibattito attuale. Pavón spiega che molti dei pescatori della vecchia guardia hanno iniziato a lavorare occupando posizioni simili grazie all’influenza dei loro familiari o amici. Tuttavia, ora non esistono programmi educativi formalizzati che incentivino i giovani a intraprendere questa professione. Questo fattore diventa un piuttosto grave ostacolo per un settore che ha bisogno di nuova linfa vitale.

Nonostante le difficoltà, Pavón esprime ottimismo e resilienza. Sottolinea che i pescatori sono attori vitali per la comunità e afferma che è fondamentale non solo preservare, ma anche sviluppare il potenziale di crescita della professione. La pesca può e deve offrire opportunità, ma ciò richiede un impegno collettivo per migliorare le condizioni del settore e attrarre nuove generazioni.

Sfide e opportunità nel mondo della pesca

David Pavón fa notare che i pescatori delle Canarie si trovano di fronte a sfide significative, ma è necessaria una forte volontà di cambiamento. I ragazzi devono avere l’opportunità di entrare in contatto con questa professione, non solo attraverso programmi formali, ma anche tramite esperienze pratiche che possano accendere la loro passione per il mare. È cruciale che il settore venga ripensato e ristrutturato per essere più accessibile e meno burocratizzato.

In tempi difficili come questi, è essenziale guardare al futuro con speranza. La resilienza è una qualità fondamentale per i pescatori canari, che continuano a lottare per mantenere viva una tradizione e un mestiere che rappresentano una parte importante della loro cultura e della loro economia.