La situazione agricola a La Graciosa sta diventando insostenibile per molti coltivatori a seguito della grave carenza d’acqua che perdura da oltre due mesi. Tony García, un agricoltore dell’isola, ha condiviso le sue preoccupazioni durante il programma “Buenos Días, Lanzarote” su Radio Lanzarote – Onda Cero, rivelando i seri problemi che minacciano le attività agricole e, di conseguenza, la tradizione di coltivazione dell’isola.
I problemi del settore agricolo
Tony García ha sottolineato come molti visitatori dell’isola non siano a conoscenza dell’esistenza di aree agricole come Las Maretas e Las Conchas, dove operano una ventina di orti. Questi spazi sono attivi tutto l’anno, ma la situazione attuale ha costretto gli agricoltori a sospendere le coltivazioni. García ha spiegato che attualmente non si stanno piantando né patate né cipollini, a causa di undici settimane di totale mancanza d’acqua, una situazione insostenibile.
“Per sei ore abbiamo avuto acqua e poi siamo rimasti senza fornitura per altre tre settimane. È praticamente impossibile continuare a lavorare in queste condizioni” ha affermato. Questa scarsità d’acqua ha effetti devastanti particolarmente sugli alberi che hanno richiesto anni per crescere, costringendo gli agricoltori a trasportare acqua in auto o in bicicletta.
Le complicazioni legate alla fornitura d’acqua
L’acqua destinata all’irrigazione e al consumo umano arriva da una stessa tubatura, ma il rifornimento per l’agricoltura viene regolarmente interrotto. García ha fatto diverse chiamate a Canal Gestión, ma ha affermato che queste non hanno portato a nessun risultato. Ha anche contattato il Consorzio e ha parlato con autorità locali come il consigliere per le Acque, Domingo Cejas, e l’assessore di La Graciosa, Alicia Páez, ma senza riscontri concreti.
García ha fatto notare che comprendere un’emergenza idrica è fondamentale, ma la totale assenza di acqua potrebbe portare a una scomparsa dell’agricoltura sull’isola. “Ci vengono date varie giustificazioni per la mancanza d’acqua, come il fatto che in agosto ci fosse troppa gente, ma in ottobre le ragioni cambiano,” ha commentato malinconico.
Rischi per il futuro dell’agricoltura
Molti agricoltori hanno già smesso di piantare a causa dell’incertezza sul futuro. “Se tutto muore, non possiamo perdere il terreno da cui ricaviamo il nostro sostentamento. Se non viene utilizzato, lo Stato può appropriarsene, poiché è solo una concessione temporanea,” ha spiegato García.
In aggiunta ai problemi di approvvigionamento idrico, il costo dell’acqua si mantiene uguale a quello utilizzato per il consumo. García ha denunciato anche la presenza di perdite, come nel caso dell’acqua che continua a fuoriuscire dalla spiaggia di El Salado da oltre un mese, un fatto che suscita indignazione tra chi deve faticare per portare l’acqua alle proprie coltivazioni.
La tradizione agricola a rischio
Infine, García ha espresso il suo dispiacere per la possibile scomparsa di una tradizione così radicata nella storia di La Graciosa. L’agricoltura, insieme alla pesca, è parte integrante del patrimonio culturale dell’isola e l’erosione di queste pratiche potrebbe rappresentare una grande perdita per la comunità locale. Mantenere viva questa tradizione diventa essenziale, non solo per gli agricoltori, ma per la cultura e l’identità dell’isola stessa. La speranza è che si possano trovare soluzioni efficaci per ristabilire un approvvigionamento idrico che sostenga l’agricoltura e la comunità.