La crisi che colpisce Playa Jardín a Puerto de la Cruz ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla mancanza di trasparenza da parte del Comune. L’Associazione Imprenditoriale Canarie dei Consulenti Ambientali ha denunciato ufficialmente questa situazione, sottolineando in un comunicato firmato dal presidente Juan Rumeu gli aspetti problematici relativi alla gestione delle strutture di depurazione e al sistema fognario. La chiusura prolungata della spiaggia ha portato all’attenzione pubblica le carenze nelle infrastrutture e le conseguenti problematiche ambientali e di salute pubblica.
La denuncia dell’associazione imprenditoriale
L’Associazione Imprenditoriale Canarie dei Consulenti Ambientali ha formalmente presentato una denuncia al Commissario per la Trasparenza delle Canarie, chiedendo di far luce sulle operazioni del Comune di Puerto de la Cruz. Nel documento presentato, si evidenzia che la mancanza di manutenzione adeguata delle strutture di depurazione, delle stazioni di pompaggio e del sistema fognario ha portato a una situazione caotica riguardo ai scarichi in mare, contribuendo alla chiusura prolungata di Playa Jardín. Questo stato di emergenza è il risultato di anni di investimenti insufficienti in infrastrutture critiche necessarie per il trattamento delle acque.
La denuncia sottolinea che, nonostante le richieste di accesso ai contratti per il mantenimento delle strutture, il Comune non ha fornito risposte, una situazione che Rumeu definisce “pratica abituale” da parte delle autorità pubbliche quando non intendono spiegare le proprie azioni. L’associazione ha chiesto al Comune di rendere disponibili i contratti stipulati nell’ultima decade e di fornire informazioni sulle riparazioni eseguite sulle reti di fognatura e depurazione, sottolineando il diritto dei cittadini ad avere accesso a tali informazioni.
Le conseguenze per la comunità di Punta Brava
Nel suo intervento, Rumeu ha anche evidenziato il danno irreparabile che la situazione ha provocato alla comunità di Punta Brava. La mancanza di decisioni e interventi, come la costruzione di condotte per acque piovane, ha portato a conseguenze devastanti durante eventi meteorologici estremi, come le recenti piogge torrenziali. Durante questi eventi, le acque reflue e quelle piovane si sono mescolate in un unico condotto, causando inondazioni in alcune abitazioni della strada Tegueste. Rumeu ha descritto questa situazione come inaccettabile, denunciando la totale incapacità dell’amministrazione comunale nel garantire la sicurezza e il benessere dei residenti della zona.
La denuncia evidenzia come i cittadini siano costretti a vivere con la paura che ogni evento meteorologico possa trasformare le loro case in fogne. La situazione è diventata così insostenibile che i membri dell’associazione chiedono un intervento urgente da parte delle istituzioni competenti per riparare i danni e prevenire futuri disastri.
La questione della balneazione a Playa Jardín
Nonostante le condizioni dell’acqua siano così critiche da aver portato alla chiusura di Playa Jardín, molti residenti continuano a ignorare le indicazioni e a fare il bagno. Rumeu ha denunciato che il Comune sta semplicemente apponendo cartelli con raccomandazioni piuttosto che adottare misure concrete per proteggere la salute pubblica, come la chiusura definitiva della spiaggia. Questo atteggiamento suscita preoccupazione, in quanto i cittadini assumeranno che la spiaggia sia sicura se non ci sono divieti formali.
Il sindaco di Puerto de la Cruz, Leopoldo Afonso, ha recentemente parlato della situazione, esortando la popolazione a rispettare l’indicazione di non fare il bagno. Ha dichiarato che il Comune sta esaminando modi per migliorare la comunicazione, inclusa l’introduzione di cartelli in diverse lingue per informare meglio i bagnanti sui rischi associati.
La crisi di Playa Jardín rimane quindi un punto cruciale di dibattito, mettendo in evidenza questioni più ampie riguardanti la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche e la necessità di un intervento deciso per tutelare la salute dei cittadini.