Alberto Rodríguez, il dirigente di Drago Canarias, ha espresso forti critiche nei confronti del partito Sumar. Le sue dichiarazioni, pubblicate recentemente sulla piattaforma X , evidenziano un dissenso crescente all’interno della coalizione, specialmente dopo le elezioni generali del 2023. Secondo Rodríguez, Sumar avrebbe tradito le sue promesse iniziali di pluralità e rispetto, mostrando invece un atteggiamento autoritario.
La critica alla perdita di identità di Sumar
Alberto Rodríguez ha messo in discussione le premesse di Sumar, ritenendo che il partito, alla sua nascita, si fosse presentato come un progetto non centralista, ma piuttosto come un “paraguas plurinazionale” destinato a creare un fronte ampio. Tuttavia, l’exponente di Drago afferma che tali promesse siano svanite rapidamente, addirittura nel giro di poche ore dalla fine delle elezioni. Questo cambiamento di rotta sarebbe stato accompagnato da una gestione autoritario e da una mancanza di considerazione verso le esigenze delle diverse comunità autonomiche, in particolare quella delle Canarie.
Rodríguez ha sottolineato come Sumar non abbia coinvolto le Canarie nella pianificazione del programma di governo, lasciando intendere che non ci sia stata alcuna consultazione riguardo alla formazione e all’attuazione delle politiche. “Non ci hanno coinvolto per assolutamente nulla”, ha dichiarato, evidenziando una distanza sempre più marcata tra le promesse fatte e la realtà dei fatti.
Il blocco delle iniziative canarie
Un altro punto centrale delle critiche di Rodríguez è il presunto blocco di iniziative da parte di Sumar, considerate cruciali per la difesa degli interessi delle Canarie. Secondo lui, il partito non ha mai portato a dibattito nessuna delle proposte presentate da Drago nella sede del Congresso. Questa accusa si estende a temi fondamentali come la sovranità sulle acque canarie, la sanità dei lavoratori del trasporto pubblico e la regolamentazione degli affitti turistici.
Rodríguez fa riferimento a un’inadempienza degli “accordi elettorali” stipulati, affermando che non c’è stata alcuna azione concreta su nessuno degli argomenti sollevati, lasciando tutto “bloccato”. Questo comportamento avrebbe, secondo lui, portato a una situazione insostenibile per i cittadini delle Canarie, che si sentono trascurati e ignorati nella discussione nazionale.
Accuse di cattiva gestione e mancanza di trasparenza
In aggiunta alle critiche sulle mancate iniziative, Rodríguez ha evidenziato una mancanza di trasparenza da parte di Sumar. In particolare, ha criticato il fatto che i membri del partito abbiano appreso delle accuse di violenza machista rivolte a Íñigo Errejón, portavoce del gruppo parlamentare, attraverso i media piuttosto che tramite comunicazioni ufficiali. Questo, secondo Rodríguez, dimostra una certa negligenza e una gestione poco chiara dei problemi all’interno del partito.
Ulteriore motivo di indignazione è la percezione che Sumar, nel tentativo di mantenere i propri legami politici, stia sacrificando gli interessi dei lavoratori delle Canarie. “A cambio del voto di Coalizione Canaria“, ha dichiarato, “lasciano indietro le persone che lavorano senza alcun riguardo”. Il messaggio di Rodríguez è chiaro: ribadire la necessità di mettere in primo piano i diritti e le necessità degli abitanti delle Canarie.
L’impegno di Drago Canarias per il futuro
Concludendo le sue affermazioni, Alberto Rodríguez ha enfatizzato la necessità di riconoscere le Canarie come un soggetto politico a pieno titolo, meritevole di rispetto sia all’interno che all’esterno delle isole. Sottolineando l’importanza dell’autonomia e dell’autodeterminazione, ha dichiarato che è fondamentale costruire un dialogo basato sul rispetto reciproco e sulla comprensione delle esigenze locali.
Rodríguez ha lasciato intendere la sua intenzione di continuare a partecipare attivamente alla vita politica, confermando la sua presenza alle prossime elezioni del 2027, o forse anche prima. Con un invito aperto a rimanere vigili e attivi, ha indicato che le sfide non sono finite e che è necessario continuare a battersi per un futuro più giusto e inclusivo per le Canarie.