La Guardia Civil di Gran Canaria ha avviato un’indagine nei confronti di due individui accusati di un presunto reato contro gli animali. L’operazione è scattata il 22 ottobre, a seguito della segnalazione di un cavallo in condizioni critiche, rinvenuto in una baracca nel quartiere di Tamaraceite. Durante le indagini è emerso anche il ritrovamento dei resti di un altro pony deceduto.
Avvio delle indagini grazie alla segnalazione dei cittadini
L’operazione della Guardia Civil è stata attivata dopo che alcuni cittadini hanno fornito informazioni dettagliate al SEPRONA della Comandancia di Las Palmas. Queste segnalazioni riguardavano la presenza di un cavallo in cattive condizioni di salute e la presunta morte di un secondo equino in una delle stanze situate nelle vicinanze del quartiere di Hoya Andrea, nel comune di Las Palmas di Gran Canaria.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, gli agenti del SEPRONA si sono immediatamente recati sul posto per verificare la situazione. Una volta giunti, hanno constatato che la giumenta era effettivamente in pessime condizioni e vi era il sospetto che un’altra giumenta fosse morta. Per garantire un intervento adeguato, è stata richiesta la presenza di un veterinario della Direzione Generale della Zooprofilassi del Governo delle Canarie, per valutare la gravità della situazione.
La scoperta della giumenta in condizioni critiche
Durante l’ispezione del luogo, gli agenti hanno trovato una giumenta di colore marrone in un estremo stato di denutrizione. La cavalla si trovava circondata da escrementi, senza alcun cibo e con solo un po’ d’acqua sporca a disposizione. La situazione è diventata ancora più allarmante quando, nel tentativo di localizzare i proprietari dell’animale, gli agenti hanno osservato la giumenta consumare i propri escrementi, sollevando così gravi preoccupazioni sul suo benessere.
I proprietari sono stati prontamente contattati e uno di essi si è presentato sul posto, affermando che un’altra giumenta di pelo bianco era stata regalata a una persona sconosciuta. Hanno anche giustificato le condizioni della giumenta in cattivo stato sostenendo che l’animale stava recuperando da una malattia, sebbene non fosse supportato da alcun intervento veterinario ufficiale.
Irregolarità nelle dichiarazioni e scoperta di resti animali
Le dichiarazioni dei proprietari sono apparse inconsistenti agli agenti del SEPRONA, sollevando sospetti e preoccupazioni circa la reale situazione dell’altra giumenta scomparsa. Insistendo sull’argomento, è emerso che la giumenta in questione era morta da tempo e che i suoi resti erano stati sepolti in una fossa di letame nelle vicinanze. Gli agenti hanno successivamente effettuato un’escavazione nell’area indicata, rinvenendo ossa di grandi dimensioni e peli bianchi, identificati come compatibili con quelli di un cavallo adulto.
Intervento e responsabilità legali
Di fronte alla gravità della situazione, la Guardia Civil ha deciso di intervenire cautelarmente, portando la giumenta viva in una clinica veterinaria per ricevere le cure necessarie. I successivi rapporti veterinari, insieme all’indagine, hanno portato a ritenere che i proprietari e i custodi degli animali potessero essere responsabili di un reato contro gli animali. Sono state dunque avviate le procedure legali necessarie per l’accertamento dei fatti.
Il Codice Penale spagnolo, all’articolo 340 bis, prevede pene detentive da dodici a ventiquattro mesi, oltre a una disabilità speciale da due a quattro anni per chi esercita professioni legate agli animali, nel caso in cui venga causato un danno a un animale domestico che richieda cure veterinarie per il ripristino della salute. In caso di morte dell’animale durante l’illecito, le pene previste vengono ulteriormente aggravate.