Isole Canarie

Elezioni negli Stati Uniti: impatti sulle Isole Canarie e sul mercato globale

Le elezioni presidenziali statunitensi influenzeranno le Isole Canarie, con possibili impatti economici legati alle politiche commerciali di Trump o alla stabilità proposta da Harris.

Le elezioni presidenziali statunitensi rappresentano un appuntamento fondamentale non solo per gli Stati Uniti, ma anche per molte regioni del mondo, incluse le Isole Canarie. I risultati che emergeranno dalle urne il giorno delle elezioni possono influenzare profondamente le politiche economiche e commerciali a livello globale. La situazione diventa ancora più interessante considerando che i due candidati, Kamala Harris e Donald Trump, propongono visioni e strategie del tutto diverse. Questo articolo analizza le possibili conseguenze delle elezioni per le Canarie, mettendo in luce le opinioni di esperti e rappresentanti del settore.

Elezioni negli Stati Uniti: impatti sulle Isole Canarie e sul mercato globale

Gli effetti delle elezioni sulle Canarie

L’impatto delle elezioni statunitensi sulle Isole Canarie, seppur distante migliaia di chilometri, non è da sottovalutare. Secondo José Cristóbal, vicepresidente della Confederazione Canaria di Empresarios , e Juan Ramírez, presidente del Círculo di Empresarios de Gran Canaria, il risultato elettorale non avrà conseguenze dirette sull’arcipelago. Tuttavia, le decisioni prese a Washington possono riversarsi sull’Unione Europea e, di conseguenza, sulle Canarie. Ad esempio, se Trump dovesse vincere e attuare un aumento dei dazi sulle importazioni, ciò potrebbe riflettersi negativamente sull’economia europea, con impatti collaterali anche sull’economia delle isole.

Tradizionalmente, le Isole Canarie si sono concentrate sul settore dei servizi, in particolare sul turismo. L’estrema dipendenza di questa regione dalle dinamiche europee e globali rende le Canarie vulnerabili alle scelte di politica commerciale degli Stati Uniti. Se Trump dovesse imporre misure protezionistiche, il commercio internazionale potrebbe subire una contrazione, generando effetti a cascata su tutte le economie collegate, compresa quella delle Canarie. Le voci autorevoli sono concordi nel sostenere che una politica commerciale restrittiva potrebbe comportare una stagnazione economica, danneggiando in particolare i settori più esposti alla competizione internazionale.

Le proposte di Trump e le loro conseguenze

Donald Trump, durante la sua amministrazione ha chiarito la volontà di implementare un aumento dei dazi doganali, fissando una tassazione del 10% su tutte le importazioni. Questa strategia commerciale, se applicata, potrebbe trasformare il panorama commerciale statunitense. Enrique Hernández, presidente della piattaforma di imprenditori delle Canarie, sottolinea l’aspetto importatore degli Stati Uniti, evidenziando che tale approccio protettivo potrebbe ridurre le opportunità commerciali per l’Europa.

Sebbene le relazioni commerciali tra le Canarie e gli Stati Uniti non siano di grande rilevanza quantitativa, la possibilità di un’insistenza su politiche più rigide da parte di Trump può comunque influenzare il mercato globale. Le conseguenze per i settori europei più critici, come quello industriale, potrebbero risultare devastanti, colpendo direttamente le economie di paesi come la Germania, già impattata da recenti difficoltà economiche.

Questo clima di incertezza lascia le aziende canarie in uno stato di vigilanza. L’interdipendenza dell’economia dell’arcipelago con quella europea e spagnola richiede un’attenta osservazione degli sviluppi politici negli Stati Uniti, per gestire le fluttuazioni economiche che potrebbero derivarne.

Kamala Harris e un possibile futuro diverso

Qualora Kamala Harris dovesse prevalere nel confronto elettorale, il futuro potrebbe assumere toni diversi. Cristóbal prevede che, con Harris alla presidenza, ci sarebbe una continuità nelle politiche commerciali, favorendo il mantenimento dello status quo. Ciò potrebbe apportare benefici al mercato europeo, proteggendo particolarmente le relazioni commerciali con la Cina da eventuali restrizioni dannose. La stabilità delle politiche commerciali statunitensi sarebbe quindi un sollievo per le Isole Canarie, che dipendono da un’economia esterna sana e prospera per il loro sviluppo.

Tuttavia, la delicata questione della competitività resta centrale. Anche se l’identità imprenditoriale delle Canarie si basa principalmente sul turismo, politiche più favorevoli verso l’industria e l’innovazione a livello statunitense, sotto la guida di Harris, potrebbero incentivare un flusso turistico maggiore e con elevate capacità di spesa, il che porterebbe benefici diretti per il settore turistico dell’arcipelago.

Aspetti di crescita turistica a favore delle Canarie

L’aspetto turistico è altrettanto cruciale per l’economia delle Canarie. Hernández mette in evidenza come un potenziale rafforzamento del dollaro rispetto all’euro, sotto una presidenza Trump, potrebbe incentivare i turisti statunitensi a visitare l’arcipelago in numero maggiore e con maggiori disponibilità economiche. Questo scenario porterebbe a un incremento del turismo, apportando benefici diretti all’economia locale e alle piccole e medie imprese presenti sul territorio.

Il dibattito rimane caldo e aperto, tanto che entrambe le posizioni sui candidati presidenziali evidenziano l’importanza delle scelte che vengono fatte oltreoceano. Qualunque sia l’esito delle elezioni, le Isole Canarie continueranno a guardare con attenzione al futuro economico, sapendo che le loro sorti sono intrinsecamente legate agli sviluppi e alle politiche adottate da una delle potenze più influenti del mondo.