La situazione della gestione dell’acqua a Lanzarote sta diventando una questione di emergenza, con i sindacati locali che segnalano un drastico smantellamento del personale presso la Canal Gestión, l’azienda incaricata della fornitura di acqua nell’isola. Con il timore che l’azienda madre, Canal Isabel II di Madrid, possa abbandonare il servizio entro la fine dell’anno, la Comunanza di Comisiones Obreras , Confederación General del Trabajo e Intersindical Canaria ha espresso la propria preoccupazione per l’impatto che questo potrebbe avere sulla comunità insulare di Lanzarote e La Graciosa.
Richiesta urgente di azione per il ciclo integrale dell’acqua
In una nota pubblica, i tre sindacati hanno lanciato un appello urgente ai responsabili coinvolti nel servizio idrico. Hanno richiesto che vengano adottati tutti i mezzi necessari per migliorare immediatamente la gestione del ciclo integrale dell’acqua, evidenziando l’estrema necessità di intervento per la sopravvivenza dell’isola. La crisi idrica che affligge Lanzarote e La Graciosa è definita dai sindacati come un’emergenza che non può essere ignorata. La situazione richiede che Canal Gestión Lanzarote e il Consorzio dell’acqua cooperino, assumendo la responsabilità e lavorando insieme per implementare soluzioni efficaci e durature.
La lettera dei sindacati sottolinea che la sopravvivenza delle comunità locali dipende dalla capacità delle strutture esistenti di affrontare e risolvere questa crisi. È stato anche precisato che l’azione tempestiva è cruciale per evitare ulteriori danni ai residenti e alle risorse idriche da loro dipendenti.
Situazione dei lavoratori e impatti sulla qualità del servizio
I sindacati hanno evidenziato il comportamento esemplare dei lavoratori di Canal Gestión Lanzarote, nonostante le difficoltà crescenti causate da una riduzione drastica del personale, passato da 280 a 207 unità. La mancanza di assunzioni in seguito a pensionamenti e assenze ha portato a una situazione in cui il personale deve affrontare una carenza di risorse mentre continua a garantire la fornitura e la qualità dell’acqua per i residenti. I sindacati mettono in evidenza l’impatto di questa riduzione sulla risposta delle operazioni, con il personale che deve gestire maggiori infrastrutture con un numero significativamente minore di lavoratori.
Inoltre, i sindacati hanno indicato che i dipartimenti di produzione e distribuzione dell’acqua sono quelli che stanno soffrendo di più, a causa della scarsità di personale. I tempi di risposta sono diventati insostenibili, complicando ulteriormente la gestione del servizio. La situazione è categolarmente descritta dai rappresentanti sindacali come allarmante, poiché la qualità del servizio continua a diminuire.
Il deterioramento delle infrastrutture e la precarietà del servizio
Le condizioni di lavoro nel settore idrico sono amplificate dal progressivo deterioramento delle infrastrutture, portando a interruzioni di servizio più frequenti e prolungate per i residenti. Le nuove unità di produzione che sono state installate non sono riuscite a soddisfare il fabbisogno crescente dell’isola, specialmente considerato che il numero di clienti è triplicato nel tempo. Il deterioramento delle strutture e delle apparecchiature ha quindi un impatto diretto sulla capacità di fornire acqua, creando un quadro critico di inefficienza.
Inoltre, il dipartimento di manutenzione è stato quasi completamente smantellato, rendendo difficile garantire il corretto funzionamento delle infrastrutture esistenti. Le attività di saneamento sono state esternalizzate, aggravando ulteriormente la situazione con una carenza di personale e mezzi. I sindacati avvertono che questa situazione rappresenta solo alcuni dei sintomi di un contesto di lavoro disastroso.
Critiche alla direzione per la mancanza di comunicazione
Vale la pena notare che, nonostante questi molti problemi, i lavoratori continuano a dare il massimo per mantenere il servizio essenziale del ciclo integrale dell’acqua. Tuttavia, la direzione dell’azienda non sembra disposta a confrontarsi con i rappresentanti sindacali, creando così un clima di incertezza e preoccupazione. La mancanza di comunicazione riguardo ai rumor di un possibile abbandono del servizio ha alimentato l’ansia tra i lavoratori e i cittadini.
I sindacati hanno quindi criticato questa precarietà lavorativa senza precedenti, insieme a servizi smantellati e privati, portando a una qualità del servizio minima. La comunità si trova ad affrontare sfide significative, con il rischio imminente di una crisi di approvvigionamento idrico dovuta alla scarsa gestione delle infrastrutture e ai problemi non risolti.