Isole Canarie

Emergenza climatica: il bilancio tragico delle vittime in Europa nel 2023

L’aumento delle temperature in Europa ha causato 47.000 decessi nel 2023, con gravi impatti sulla salute pubblica e sull’economia, evidenziando l’urgenza di politiche climatiche efficaci.

L’aumento delle temperature ha rappresentato una questione critica per la salute pubblica in Europa, con un tragico bilancio di 47.000 decessi causati direttamente da eventi legati al cambiamento climatico nel 2023. Di questi, 593 si sono verificati nelle Isole Canarie, secondo quanto dichiarato da Aridane González, presidente del Comitato di Esperti per il Cambiamento Climatico, durante la Conferenza Internazionale CLIMA 2024. Questo incontro ha avuto come obiettivo primario l’analisi delle conseguenze del cambiamento climatico su scala europea e l’esplorazione di possibili azioni correttive.

Emergenza climatica: il bilancio tragico delle vittime in Europa nel 2023

L’allerta della conferenza CLIMA 2024

Durante l’incontro, Aridane González ha presentato un’illustrazione dei dati sull’impatto del cambiamento climatico sulla salute umana, rivelando che tali eventi non solo aumentano le temperature, ma provocano anche un’accentuata acidificazione degli oceani, contribuendo così a un ecosistema sempre più instabile. L’esperto, specializzato in chimica marina e docente all’Università delle Isole Canarie , ha iniziato a descrivere l’importanza di affrontare la questione con dati basati sulla ricerca scientifica. La sua missione è chiara: portare alle autorità locali raccomandazioni pratiche e strategiche tramite quello che definisce “diplomazia scientifica”.

Analisi e dati sul cambiamento climatico nelle Canarie

González ha approfondito l’analisi di serie temporali per monitorare il clima nelle Isole Canarie nel lungo termine, evidenziando le conseguenze dei gas serra emessi dall’uomo. Ha dichiarato che “il vero motore del cambiamento climatico sono le emissioni di CO2 generate dall’attività umana”, confermando ulteriormente le osservazioni sulla crescente acidificazione degli oceani. Le Canarie non sono esenti da questi fenomeni, con un incremento della calima, un evento atmosferico che si sta manifestando ogni anno con maggiore intensità, soprattutto nelle isole di Lanzarote e Fuerteventura.

L’aumento della calima e i suoi effetti

Il fenomeno della calima, ovvero la presenza di polveri sottili nel cielo, presenta una minaccia crescente per la salute della popolazione delle Canarie. González ha sottolineato l’importanza della creazione di un centro regionale per l’analisi della qualità dell’aria, enfatizzando che dal 2020 si registra un aumento non solo della quantità di calima, ma anche delle dimensioni delle particelle. “L’Anticiclone delle Azzorre si è spostato verso il nord Europa, portando con sé polvere di dimensioni maggiori”, ha dichiarato. Questa situazione solleva preoccupazioni non solo per le isole, ma anche per i continenti, rendendo l’Europa vulnerabile a potenziali tempeste tropicali.

Intervista con Aridane González: proposte per un futuro sostenibile

Dopo la sua presentazione alla Conferenza CLIMA 2024, Aridane González ha condiviso le sue osservazioni con i media, rispondendo a domande riguardanti la necessità di tradurre le proposte scientifiche in politiche amministrative concrete. González ha confermato di aver riscontrato una volontà politica di affrontare il problema, ma ha anche evidenziato la lentezza dei processi burocratici. Limitandosi a citare tre misure urgenti da adottare, ha indicato la necessità di stoccare energia rinnovabile, adattarsi alle zone più vulnerabili e investire in risorse umane formate per affrontare la crisi.

La risposta ai negazionisti del cambiamento climatico

Alla domanda riguardante il crescente scetticismo sul cambiamento climatico, González ha risposto con fermezza, sottolineando che i dati scientifici sono inconfutabili. Secondo lui, il cambiamento climatico e la sua connessione con l’attività umana sono stati comprovati da studi condotti negli ultimi due secoli. La posizione dei negazionisti, basata su teorie infondate, contrasta con l’evidenza scientifica fornita da organismi come l’IPCC, che ha concluso unanimemente che l’attività umana è la principale causa del cambiamento climatico.

Le politiche climatiche in discussione

González ha esposto anche le problematiche legate alla traduzione delle politiche climatiche in azioni concrete, lamentando che le lunghe tempistiche burocratiche rappresentano un ostacolo significativo. “Ciò che ci serve è velocizzare i processi decisionali affinché le misure di adattamento possano essere attuate in tempi ragionevoli,” ha dichiarato. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per garantire che le politiche vengano rispettate e attuate nel contesto locale.

Le conseguenze sulla salute e sull’economia

Infine, il professor González non ha tralasciato di menzionare l’impatto della calima, della temperatura dell’acqua e dell’acidificazione degli oceani sulla salute pubblica e sull’economia locale. La salute dei cittadini è a rischio a causa delle polveri sottili, mentre i costi economici sono destinati a crescere, sia per le necessità di salute pubblica che per le ricadute sulle attività economiche locali, sottolineando l’importanza di agire immediatamente.

Impegno del governo locale e piani futuri

Sulla scia delle analisi di González, si è espressa anche Marlene Figueroa, consigliera del Turismo e della Riserva della Biosfera delle Canarie. Durante la conferenza ha evidenziato l’importanza di un approccio unificato tra scienza e amministrazione, spiegando come le discussioni scientifiche tavoli di lavoro alimentano una visione condivisa per affrontare i fenomeni legati al cambiamento climatico. Le azioni già in atto includono misure per ridurre la carbon footprint attraverso gli appalti pubblici, sostenendo che la conferenza fornisce soluzioni a problemi globali, ma con applicazione a livello locale.

La creazione di una strategia robusta contro il cambiamento climatico è cruciale per il futuro delle Isole Canarie, un’isola che affronta sfide ambientali sempre più gravi.