Isole Canarie

Emergenza idrica a Lanzarote: solo il 47% dei depositi funzionano, misure urgenti necessarie

Lanzarote affronta una crisi idrica con solo il 47% dei serbatoi operativi. Il Consorzio Insulare richiede una dichiarazione di emergenza per gestire l’emergenza e migliorare le infrastrutture obsolete.

I problemi relativi all’approvvigionamento idrico a Lanzarote continuano a preoccupare le autorità locali e la popolazione, con solo il 47% dei serbatoi di acqua potabile attualmente operativi. Le infrastrutture, molte delle quali superano i 20 anni di attività, mostrano evidenti segni di usura e deterioramento. Questo contesto ha sollevato l’allerta tra i quasi 160.000 abitanti dell’isola, costringendo il Cabildo Insular a considerare azioni concrete per affrontare una situazione che si sta trasformando in un’emergenza.

Emergenza idrica a Lanzarote: solo il 47% dei depositi funzionano, misure urgenti necessarie

La richiesta di dichiarazione di emergenza idrica

Il Consorzio Insulare delle Acque ha formalmente richiesto una dichiarazione di emergenza idrica, supportato dal Cabildo e da vari comuni, fatta eccezione per i tre amministrati dal PSOE. Questo passaggio si rende necessario per facilitare la gestione di una crisi che sta assumendo proporzioni drammatiche. Domingo Cejas, assessore alle Acque nella corporazione guidata da Oswaldo Betancort, ha rilasciato un’intervista a un giornale locale spiegando la direzione che si intende prendere per affrontare l’emergenza.

La situazione nelle comunità locali è critica: diverse aree, tra cui Teguise e Tinajo, sono rimaste senza acqua in vari momenti recenti. Cejas ha messo in evidenza che è essenziale intervenire rapidamente, in particolare alla luce di problemi tecnici presenti in impianti come il potabilizzatore Lanzarote III, che presenta attrezzature guaste che, una volta riparate, potrebbero generare fino a 10.000 metri cubici d’acqua al giorno.

La relazione con Canal Gestión Lanzarote

Domingo Cejas ha anche discusso il rapporto con Canal Gestión Lanzarote, l’ente responsabile per l’approvvigionamento idrico, sottolineando che non si tratta di una relazione di tipo negativo, ma di una stretta partnership lavorativa. Tuttavia, ha espresso delusione nei confronti dei sindaci dei comuni di San Bartolomé, Tías e Haría, che hanno scelto di non partecipare all’assemblea. Cejas ha definito questa assenza “penosa”.

Il consorzio ha avviato una valutazione economica del servizio offerto da Canal Gestión, richiesta a cui l’ente ha risposto chiedendo un rimborso di 1,5 milioni di euro. Contestualmente, il Governo delle Canarie ha rifiutato l’aumento delle tariffe proposto dall’azienda, evidenziando che oltre il 54% della rete presenta perdite significative. Questo scenario rende chiaro che prima di considerare un aumento dei costi è necessario affrontare le fughe presenti nella rete.

L’infrastruttura idrica sotto stress

L’isola sta affrontando uno stato di crisi in gran parte a causa dell’età delle infrastrutture idriche. È emerso che circa il 70% delle installazioni della rete idrica ha più di 40 anni, in un contesto di crescita costante della popolazione e del turismo. Lanzarote, che ha visto aumentare la propria popolazione e il settore turistico negli ultimi quarant’anni, deve fare i conti con impianti obsoleti che non sono stati capaci di tenere il passo con tale sviluppo.

Cejas ha affermato che la rete idrica è al limite e ogni giorno si verificano rotture nelle tubature. Inoltre, le piante di desalinizzazione stanno subendo pesanti carenze. Senza un intervento urgente e una pianificazione strategica, Cejas ha avvertito che la situazione potrebbe peggiorare drasticamente nei prossimi cinque anni.

Progetti e iniziative per la soluzione

Il Consorzio Insulare ha avviato piani per aumentare la produzione di acqua desalinizzata, migliorare la rete di distribuzione e promuovere il risparmio idrico. Questo piano include la creazione di una rete separata per l’agricoltura, simile a quella di altre isole canarie, per cercare di alleviare le difficoltà che il settore primario sta affrontando.

L’assenza di piogge negli ultimi anni ha cambiato il panorama agricolo di Lanzarote, rendendo la situazione ancora più critica per gli agricoltori locali. Un’iniziativa approvata, che ammonta a circa 24 milioni e mezzo di euro, ha l’obiettivo di sviluppare un anteprogetto per installare una rete dedicata all’uso agricolo.

La mancanza di unità politica

La recente assemblea straordinaria del Consorzio ha evidenziato la mancanza di unità tra le autorità locali nella lotta contro i problemi idrici. Cejas ha sottolineato che i sindaci che hanno scelto di non partecipare non hanno considerato il dramma che la popolazione sta vivendo. Ogni giorno, le persone si trovano ad affrontare interruzioni nella fornitura d’acqua e la responsabilità politica sembra essere secondaria rispetto a questioni di schieramento.

Cejas ha ribadito l’importanza di una cooperazione condivisa per affrontare le gravi carenze nel ciclo dell’acqua a Lanzarote e ha espresso speranze di espressioni di responsabilità da parte delle istituzioni. La situazione attuale è critica e richiede un intervento tempestivo e coordinato.