Il Cabildo di Tenerife ha deciso di proporre un’estensione della dichiarazione di emergenza idrica sulla isla. Questo intervento si rende necessario a causa della persistente crisi idrica che colpisce la regione, evidenziata da preoccupanti rapporti tecnici sulla situazione attuale. La presidente Rosa Dávila ha annunciato che mercoledì si terrà la quarta riunione della “mesa de la sequía”, un tavolo di lavoro che coinvolge varie entità, tra cui comunicipi, imprese del settore, organizzazioni agricole e il Governo delle Canarie.
Situazione attuale della crisi idrica
La grave suscettibilità della scarsa risorsa idrica su Tenerife ha spinto le autorità a considerare l’estensione della dichiarazione di emergenza idrica, inizialmente prevista fino al 29 novembre 2023. Con la proposta di proroga fino al 28 febbraio 2025, il Cabildo mira a rafforzare le azioni intraprese per affrontare le sfide poste dalla mancanza di precipitazioni e dai continui abbassamenti nei livelli di stoccaggio dell’acqua.
La situazione idrica sull’isola è da considerarsi critica: i fenomeni meteorologici avversi, uniti a una prolungata assenza di piogge significative, hanno reso necessari misure straordinarie. Durante la precedente estate, i residenti e gli agricoltori hanno avvertito gli effetti dell’indebolimento delle riserve idriche, e le soluzioni non sono solo auspicabili, ma imprescindibili. Una diminuzione costante delle risorse idriche crea pressioni significative sia riguardo agli usi domestici che a quelli agricoli, essenziali per l’economia locale.
Le misure da attuare per fronteggiare la situazione
Nel contesto dell’emergenza, il Cabildo di Tenerife ha attuato una serie di misure mirate a garantire la continuità dell’approvvigionamento idrico e a mitigare le conseguenze della siccità. Dávila ha sottolineato che delle 75 azioni incluse nel programma di emergenza per garantire la disponibilità delle risorse idriche, quasi tutte sono state avviate, eccetto quelle legate alle restrizioni. Questo è grazie a interventi puntuali e misure di distribuzione efficaci.
L’intento è chiaramente quello di garantire un flusso d’acqua sufficiente per l’agricoltura, che rappresenta un settore cruciale per l’isola. Rimanere proattivi e pronti a fronteggiare eventuali situazioni avverse è fondamentale, ed è in questa ottica che la proroga della dichiarazione di emergenza si inserisce come parte di una strategia complessiva di gestione delle risorse idriche.
Prospettive future e rinnovata attenzione
Nonostante gli sforzi dell’Amministrazione locale, le prospettive relative al clima non offrono segni positivi immediati. La mancanza di piogge e gli alti tassi di evaporazione, aggravati da un clima tendenzialmente arido, continuano a complicare la situazione. Hanno messo in evidenza la necessità di una valutazione continua delle politiche di gestione dell’acqua e l’adozione di misure innovative per affrontare le sfide climatiche.
La terza sessione della mesa de la sequía, prevista per il pomeriggio di mercoledì, offrirà un’importante opportunità di discussione e riflessione sulle strategie da adottare. L’analisi in questa sede permetterà di valutare se gli sforzi finora compiuti siano sufficienti o se si renda necessaria una nuova strategia per incrementare la resilienza delle risorse idriche dell’isola. Sperare in un miglioramento delle condizioni climatiche rimane un aspetto fondamentale, ma è chiaro che il lavoro di preparazione e intervento deve continuare.