La crisi idrica a Tenerife sta raggiungendo livelli allarmanti, con scarse piogge che mettono a dura prova la disponibilità d’acqua sull’isola. Il Cabildo di Tenerife ha deciso di estendere l’emergenza idrica per tre mesi, fino al 28 febbraio 2024. Questa azione è stata adottata in risposta a una situazione di siccità che persiste dal 29 maggio e che ha già costretto le autorità a implementare misure straordinarie. In origine, la dichiarazione di emergenza era stata fissata per sei mesi, con possibilità di proroga, ma l’attuale situazione potrebbe richiedere un’ulteriore estensione.
Un’estensione rivedibile
Durante l’incontro della Mesa de la Sequía, recentemente tenutosi, è stato stabilito che la proroga dell’emergenza idrica sarà soggetta a revisione. In altre parole, se entro febbraio le condizioni non miglioreranno, le autorità saranno pronte a prolungare ulteriormente stato di emergenza. Secondo Theo Hernando, segretario generale di Asaga Canarias, l’estensione ha senso principalmente per il settore agricolo, che vive difficoltà specifiche nella gestione delle risorse idriche. Sebbene gli esperti abbiano considerato la situazione attuale non critica, l’intensificarsi della siccità richiede attenzione e azioni tempestive.
In aggiunta a questa proroga, il Governo dell’Isola ha approvato un finanziamento di 13,5 milioni di euro per interventi necessari, tra cui il potenziamento della pianta di dissalazione nel sistema Adeje-Arona e l’aumento della produzione dell’impianto portatile di Valle di Güímar. Questi investimenti sono fondamentali per migliorare l’infrastruttura idrica dell’isola e affrontare l’emergenza in modo efficace.
Azioni nel sud dell’isola
Le misure adottate finora hanno portato a un miglioramento dei livelli di accumulo d’acqua in località come Vilaflor e Guia de Isora. Queste aree, infatti, hanno storicamente affrontato problemi di approvvigionamento idrico, sia per la quantità che per la qualità dell’acqua disponibile. È in corso l’attivazione del pozzo di Angola, che contribuirà a rifornire la cisterna locale, alleviando l’emergenza in quella zona. Inoltre, sono in corso lavori di ampliamento e rinnovo delle membrane presso la dissalatrice di Fonsalía, migliorando ulteriormente la situazione.
Queste azioni sono state essenziali per garantire la fornitura di acqua potabile nelle aree del sud dell’isola, dove la domanda è particolarmente alta a causa dell’industria turistica e delle esigenze agricole. La corretta gestione delle risorse idriche è quindi diventata una priorità per le autorità locali, sempre più consapevoli dell’importanza di affrontare in modo proattivo la situazione.
Sviluppi nel nord dell’isola
Nella parte settentrionale di Tenerife, che necessita urgentemente di approvvigionamento idrico, le operazioni stanno procedendo in modo positivo. Tuttavia, ci sono ancora aree come Tegueste e Tejina che continuano a riscontrare le stesse problematiche di sempre. Hernando ha indicato la necessità di aumentare la produzione della rigeneratrice di Valle di Guerra, il che porterebbe a un significativo incremento della disponibilità d’acqua in cisterna. È un intervento urgente e atteso da tempo.
Inoltre, si stanno compiendo progressi sul progetto della dissalatrice di Rojas a El Sauzal, che rappresenterebbe un notevole aiuto per la regione. A La Orotava, la fornitura di acqua rigenerata comincerà a marzo, portando circa 4.000 metri cubi per alleviare la pressione sulle risorse idriche del nord dell’isola. Tali misure sono fondamentali per assicurare che i comuni limitrofi possano aver accesso a sufficienti rifornimenti d’acqua.
D’altra parte, la dissalatrice di Funche a Buenavista sta incontrando difficoltà a causa di problemi burocratici. Si spera che il trasferimento d’acqua da altre aree possa alleviare la situazione. Hernando sostiene che continuare l’espansione delle dissalatrici Funche e Las Monjas avrà un impatto positivo sul principale bacino idrico della zona, garantendo così riserve per il futuro. La speranza è che le piogge tornino a bagnare l’isola e che le temperature non aumentino, in attesa di un 2025 più favorevole.