La situazione migratoria a Lanzarote si è intensificata nel corso di questo weekend, con un aumento significativo degli arrivi via mare e l’emergenza che ha portato a gravi conseguenze. Il presidente del Cabildo, Oswaldo Betancort, ha sollevato l’allerta riguardo al “collasso” dei servizi di accoglienza dell’isola, evidenziando un deficit nelle politiche migratorie in atto. Questo articolo esplora le recenti tragédie, i numeri allarmanti e le richieste di intervento da parte delle autorità locali.
Collasso dei servizi di accoglienza e numeri preoccupanti
Oswaldo Betancort ha dichiarato che “i nostri servizi di accoglienza sono completamente desbordati” a causa dell’arrivo di oltre 800 migranti in condizioni estremamente difficili. In un appello sui social media, Betancort ha sottolineato che la situazione attuale rappresenta un serio “dramma umano” che mette in evidenza l’inefficienza delle politiche migratorie, le quali dovrebbero essere sia efficaci che umane. La sua preoccupazione è amplificata dal recente decesso di un migrante durante i viaggi per mare, un tragico ricordatorio delle pericole affrontate da chi abbandona le proprie terre.
“Non possiamo rimanere in silenzio mentre queste persone cercano disperatamente una vita migliore”, ha affermato Betancort, aggiungendo che la mancanza di risorse adeguate compromette la capacità di risposta della comunità. Ha esortato il Governo spagnolo a prendere consernibilità la gestione della crisi migratoria e a garantire un accoglimento dignitoso di tutti i richiedenti asilo. La sua richiesta è chiara: si necessitano risorse umane e materiali per affrontare questa emergenza, non un fenomeno isolato, ma un problema persistente nel tempo.
La tragedia in mare e il numero di vittime
La situazione ha raggiunto un picco tragico domenica, quando almeno cinque migranti hanno perso la vita in seguito al naufragio di un’imbarcazione a circa 90 chilometri a est di Lanzarote. La Guardia Costiera spagnola ha confermato che 17 persone sono state salvate grazie all’intervento di un aereo di Salvataggio Marittimo, che ha lanciato una borsa di salvataggio in acqua. L’implementazione di operazioni di salvataggio in mare è diventata vitale, poiché diversi gruppi di migranti hanno cercato di raggiungere le coste canarie su imbarcazioni precarie e sovraffollate, triplicando i rischi di incidenti mortali.
In questa stessa operazione, altre 80 persone sono state riportate in salvo dopo essere state trovate su un secondo gommone in difficoltà. Le condizioni avverse e la stanchezza degli equipaggi dei soccorsi hanno evidenziato le sfide quotidiane di chi lavora per garantire la sicurezza in mare. Le difficoltà operative si sono intensificate durante la giornata, rendendo il salvataggio delle vite umane un compito sempre più arduo e urgente, specialmente in un momento in cui è già emerso che 80 persone si trovavano in grave difficoltà.
Interventi e obblighi del Governo
Betancort ha fatto eco alle preoccupazioni di altri leader locali sulla necessità di un intervento rapido e concreto per affrontare la crisi. “Stiamo vivendo una situazione di estrema emergenza. È il momento che il Governo di Spagna assuma le sue responsabilità e metta in campo risorse adeguate per gestire questa crisi”, ha dichiarato. L’isola di Lanzarote ha già dichiarato lo stato di emergenza sociale lo scorso luglio, a causa della crescente pressione migratoria e della carenza di strutture adatte per poter accogliere i migranti.
Il presidente del Cabildo ha concluso chiedendo un cambio di rotta nelle politiche migratorie, sostenendo che le Isole Canarie meritano assistenza e supporto per affrontare le sfide derivanti dall’immigrazione. In un momento così complesso e delicato, il messaggio è chiaro: è cruciale trovare soluzioni migliori e più umane per i migranti e per le comunità insulari, ritenute fondamentali per il futuro della società nel suo complesso.