L’arcipelago delle Canarie ha vissuto un fine settimana particolarmente critico, segnato dall’arrivo di 841 migranti provenienti da vari paesi, trasportati da tredici imbarcazioni. Questa massiccia ondata di arrivi ha colpito in particolare le isole di Lanzarote ed El Hierro, costringendo le autorità a intensificare le operazioni di soccorso in mare.
Le operazioni di soccorso di Salvamento Marítimo
A partire dalla notte di venerdì, il servizio di soccorso marittimo ha attivato risorse straordinarie per far fronte all’emergenza. Diverse imbarcazioni sono state mobilitate per operare in acque circostanti le isole, riflettendo la gravità della situazione attuale. Il primo riferimento si ha venerdì sera, quando un’imbarcazione, definita “cayuco”, è arrivata all’isola di El Hierro, trasportando un gruppo di 66 persone, tra cui un minorenne e cinque donne.
Nel corso della notte e nella mattina di sabato, il flusso di arrivi non si è arrestato. Un’altra imbarcazione, con 58 migranti a bordo — di cui cinque donne e alcuni minori — è stata avvistata, evidenziando una continua pressione sulle risorse di salvataggio e assistenza sanitaria. Il primo pomeriggio si è registrato un terzo “cayuco” che ha trasportato 180 persone, inclusi 41 donne e 20 minori. Questa sequenza di eventi ha creato una situazione di emergenza, richiedendo un intervento coordinato e tempestivo.
La situazione a Lanzarote
Parallelamente, Lanzarote ha visto l’arrivo di altre nove imbarcazioni. Le operazioni di soccorso condotte dalle unità Guardamar Urania e Salvamar Al Nair hanno permesso di soccorrere rispettivamente 59, 106 e 50 persone. Tra i migranti, vi erano anche donne e minori, alcuni dei quali provenienti da regioni subsahariane e dal Maghreb. Questi arrivi in massa hanno posto ulteriori sfide alle strutture di accoglienza.
Una nota di rilievo riguarda un’imbarcazione avvistata a 200 miglia a sud di El Hierro. Qui, un mercantile ha segnalato un migrante in difficoltà in acqua, il quale è stato recuperato prima di essere assistito dai team di Salvamento. La rapidità di questi interventi è stata fondamentale per evitare il peggio in mare aperto.
L’allerta continua e la necessità di coordinamento
L’intensificazione degli arrivi ha spinto il servizio di soccorso a rimanere in stato di allerta per futuri avvistamenti. L’evidente incremento del flusso migratorio verso le Canarie pone gravi interrogativi in merito alla gestione delle emergenze e alla necessità di una strategia internazionale coordinata. L’alto numero di donne e minori tra i salvati – almeno 73 donne e 31 minori — sottolinea la vulnerabilità di questi gruppi e l’urgenza di risposte adeguate.
La situazione dei migranti nelle acque delle Canarie rappresenta uno degli episodi più sfidanti per i team di soccorso, i quali operano senza sosta per garantire la sicurezza dei naufraghi e prevenire tragiche perdite di vite umane in mare. La complessità della crisi migratoria richiede un impegno solido e congiunto da parte della comunità internazionale per affrontare le questioni radicate alla base di queste migrazioni e mettere in campo politiche di supporto efficaci nella regione.