Isole Canarie

Fondi Next Generation: la strategia del Cabildo di Lanzarote per il 2026

Lanzarote investe 24,6 milioni di euro dei fondi europei Next Generation per progetti sostenibili e innovativi, puntando a migliorare infrastrutture e coesione sociale entro il 2026.

Lanzarote si prepara a trarre il massimo vantaggio dai fondi europei Next Generation, con un investimento significativo previsto per la fine del 2026. Il Cabildo, l’ente locale dell’isola, ha delineato un piano ambizioso che prevede l’allocazione di circa 24,6 milioni di euro in dieci diverse aree strategiche. Durante una conferenza stampa tenutasi il 25 novembre 2024, il presidente Oswaldo Betancort e il vicepresidente Jacobo Medina hanno illustrato i dettagli di questo progetto, evidenziando come tali risorse rappresentino un’opportunità unica per affrontare le sfide considerate dalla regione ultraperiferica.

Fondi Next Generation: la strategia del Cabildo di Lanzarote per il 2026

Il valore dei fondi Next Generation per Lanzarote

I fondi Next Generation, introdotti dall’Unione Europea per sostenere la ripresa economica post-pandemia, offrono a Lanzarote l’opportunità di evolversi e innovarsi. Oswaldo Betancort ha sottolineato l’importanza di utilizzare questi fondi in modo efficace, poiché non solo apporteranno un miglioramento alle infrastrutture esistenti ma favoriranno anche la creazione di nuovi progetti, essenziali per il progresso sostenibile dell’isola. Questo programma non è solo un’iniezione di denaro, ma rappresenta un cambio di paradigma verso la sostenibilità e l’innovazione, che potrebbe posizionare Lanzarote come leader in questi ambiti.

Jacobo Medina ha aggiunto che questa strategia mira a essere “ambiziosa e trasversale”, coinvolgendo vari settori e attori del territorio. Tale approccio collaborativo è fondamentale per portare avanti un progetto che richiede la partecipazione attiva della comunità locale, delle istituzioni e del settore privato. La pianificazione delle azioni da intraprendere sottolinea una visione a lungo termine, orientata non solo al presente ma anche al futuro, mirando a garantire che le generazioni future possano beneficiare di un ambiente e di una società migliori.

Progetti in corso e futuri sviluppi

Diversi progetti sono già in fase di sviluppo, come la fermata preferenziale di Costa Teguise, che mirano a migliorare la mobilità e l’accessibilità per residenti e turisti. Altri piani, come la realizzazione di un grande parco a Tinajo e le migliorie al Charco di San Ginés, a Arrecife, sono programmati per essere conclusi entro il 2025. Questi interventi mirano a rinnovare e valorizzare spazi pubblici, promuovendo la coesione sociale e l’inclusione di tutti i cittadini.

Inoltre, si prevede l’eliminazione delle barriere nei Centri di Arte, Cultura e Turismo, un passo fondamentale per garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità, possano fruire pienamente delle offerte culturali dell’isola. Queste azioni non solo migliorano la qualità della vita dei residenti ma rappresentano un forte richiamo per i visitatori, che potranno scoprire un’isola più accessibile e inclusiva.

Impegno verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Durante la conferenza stampa, è emerso chiaramente il rafforzamento dell’impegno di Lanzarote verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’Agenda 2030. I rappresentanti del Cabildo hanno evidenziato come questo piano non risponda solamente a necessità economiche e infrastrutturali, ma sia inscrito in una visione più ampia e responsabile incentrata sulla sostenibilità. Lanzarote si sta consolidando come un territorio all’avanguardia in termini di innovazione e coesione sociale, posizionandosi in modo strategico nel contesto europeo.

Con la realizzazione di questi progetti, Lanzarote non solo migliorerà la propria offerta turistica, ma contribuirà significativamente a creare una società più equa e sostenibile. La sinergia tra fondi europei, governo locale e comunità potrebbe davvero fare la differenza nell’affrontare i cambiamenti climatici e le sfide sociali del nostro tempo, rendendo l’isola un modello di sviluppo per le altre regioni ultraperiferiche.