Isole Canarie

Fuerteventura: accuse di inazione e investimenti mancati, il grido di allerta di Juan Cabrera

Juan Cabrera critica il Cabildo di Fuerteventura per la mancanza di investimenti nelle infrastrutture e accusa il governo regionale di abbandonare l’isola, evidenziando problemi urgenti da risolvere.

Juan Cabrera, politico locale di spicco, ha recentemente espresso un forte disappunto nei confronti del Cabildo di Fuerteventura per la sua apparente “inazione” in settori cruciali per lo sviluppo dell’isola. In particolare, ha sollevato preoccupazioni riguardo l’assenza di investimenti nelle infrastrutture stradali, un aspetto che considerato fondamentale per l’espansione economica e la crescita sociale dell’arcipelago. La mancanza di iniziative concrete in questo ambito è stata definita da Cabrera come “inaccettabile”, evidenziando una situazione che necessita di un urgente intervento.

Fuerteventura: accuse di inazione e investimenti mancati, il grido di allerta di Juan Cabrera

Critiche al Cabildo e alla sua presidente

Cabrera ha rivolto parole dure anche alla presidente del Cabildo, Lola García, accusandola di non aver denunciato le decisioni adottate durante il governo di Sergio Lloret. Queste decisioni, secondo Cabrera, erano illegali e dunque necessitavano di essere portate alla luce. “Perché non lo ha fatto, se tutto era illegale?” ha chiesto retoricamente, sottolineando un’apparente incoerenza nel comportamento della leader locale.

La critica si è estesa anche agli otto parlamentari della zona, ritenuti responsabili della mancata difesa degli interessi di Fuerteventura all’interno del Parlamento delle Canarie. Secondo Cabrera, questi rappresentanti sono più focalizzati a seguire le linee dettate dai propri partiti piuttosto che a risolvere le problematiche concrete che affliggono l’isola. “Non si sta rappresentando l’isola come dovrebbe,” ha affermato, dimostrando il suo disappunto per la situazione attuale.

Abbandono da parte del governo regionale

Cabrera ha accusato anche il governo delle Canarie di aver “abbandonato” Fuerteventura, evidenziando le gravi mancanze che il territorio sta affrontando. Ha denunciato in particolare la scomparsa di fondi destinati alla costruzione del Centro di Salute di Antigua, progetto che dovrebbe sorgere accanto alla nuova scuola di El Castillo. Questa area è attualmente in attesa di essere ceduta al governo regionale e mancando di finanziamenti si rischia di compromettere la salute dei cittadini.

Altre problematiche segnalate includono la gara per l’acquisto di un elicottero di emergenza per l’isola, che è andata deserta, e le agevolazioni sul carburante che riguardano solo le cosiddette “Islas Verdes”. Cabrera ha messo in discussione cosa accadrà per i sei o sette mesi di perdite, sottolineando la necessità di una gestione più efficace delle risorse.

Investimenti e progetti nel comune di Antigua

Sul fronte locale, Juan Cabrera ha voluto evidenziare le iniziative e i progressi avviati nel comune di Antigua, mostrando un certo orgoglio per gli sviluppi in atto a El Castillo e Nuevo Horizonte. È stato segnalato un investimento di oltre 14 milioni di euro, mirato a trasformare la località in uno dei più ambiti luoghi turistici dell’isola, ma anche ad affrontare le necessità di Costa Antigua, dove le associazioni locali richiedono interventi mirati.

Il politico ha anche annunciato prossime gare di appalto per migliorare ulteriormente i servizi comunali, tra cui un nuovo servizio di pulizia che vedrà un notevole aumento del personale, passando da circa 25 a quasi 50 lavoratori. Inoltre, è prevista la creazione di 13 parchi giochi in tutto il comune, con un investimento complessivo di 3 milioni di euro, per garantire spazi sicuri e attrezzati per i bambini.

Risposta alle dichiarazioni del presidente dell’AECA

Infine, Cabrera ha risposto alle recenti affermazioni di Eduard Van Der Veen, presidente dell’Associazione degli Imprenditori di Fuerteventura , che aveva definito El Castillo “la risata di Fuerteventura”. Cabrera ha rigettato tali dichiarazioni, definendole non veritiere e insolite, soprattutto considerando che provengono da qualcuno che dovrebbe conoscere bene le problematiche della zona.

La critica di Cabrera mette in luce un dibattito acceso sul futuro di Fuerteventura e sull’importanza di una governance attenta e responsabile, in grado di ascoltare le esigenze della popolazione e di affrontare le sfide attuali con efficacia e determinazione.