Il 27 novembre, l’isola di Fuerteventura sarà il palcoscenico di un’importante proiezione documentaristica intitolata “Javier Reyes: la mirada artesana”. Questo film è prodotto dal Cabildo di Lanzarote e diretto dal collettivo Veintinueve Trece. È un’opera che rende omaggio al fotografo hariano Javier Reyes Acuña, scomparso nel 2024, la cui vita e il cui lavoro hanno avuto un impatto significativo sulla documentazione visiva della cultura canaria. L’articolo espone dettagli sulla proiezione, sull’esposizione “Las puertas de la Macaronesia” e sull’eredità di Javier Reyes.
La proiezione del documentario
La proiezione di “Javier Reyes: la mirada artesana” avrà luogo presso l’Auditorio di Fuerteventura, situato a Puerto del Rosario, alle ore 19:00. L’evento è stato organizzato in collaborazione tra il Cabildo di Fuerteventura, la Filmoteca Canaria e il Cabildo di Lanzarote. La presenza degli spettatori sarà gratuita fino al raggiungimento della capienza massima. Questo evento rappresenta la seconda occasione in un breve lasso di tempo in cui questo documentario viene mostrato: infatti, lo scorso 16 novembre, il film è stato presentato al Cine Buñuel del CIC El Almacén come parte del programma del nono incontro di fotografia e arti visive.
La figura di Javier Reyes, attraverso il suo lavoro fotografico, ha lasciato un patrimonio inestimabile che continua a influenzare la cultura visiva dell’arcipelago. La combinazione di immagini, ricordi collettivi e documentazione storica rende questa proiezione un’ottima opportunità per riscoprire il passato e le tradizioni canarie.
L’esposizione “Las puertas de la Macaronesia”
Parallelamente alla proiezione del documentario, si svolge anche l’esposizione intitolata “Las puertas de la Macaronesia”, visibile all’interno del Palazzo dei Congressi di Fuerteventura, aperta al pubblico dal 14 novembre. Questa mostra, anch’essa promossa dal Cabildo di Lanzarote insieme a Memoria di Lanzarote, esplora la storia visiva dei porti e degli aeroporti degli arcipelaghi di Azorre, Madeira, Capo Verde e Canarie. La collezione comprende quasi cento fotografie, sia storiche che contemporanee, in grado di illustrare l’evoluzione dei punti d’ingresso alle isole dell’Atlantico orientale.
La mostra era precedentemente visitabile a La Casa Amarilla del Cabildo di Lanzarote, dove è stata ospitata da febbraio a maggio di quest’anno. Il suo allestimento è stato curato da Gabriel Betancor, tecnico della FEDAC del Cabildo di Gran Canaria, e da Miguel Ángel Martín Rosa, responsabile del Centro di Dati del Cabildo di Lanzarote. È previsto che la mostra viaggi nei diversi arcipelaghi della Macaronesia nel corso del 2024, permettendo un maggiore riconoscimento delle culture dell’area attraverso l’arte fotografica.
L’eredità di Javier Reyes e il suo archivio fotografico
“Javier Reyes: la mirada artesana” è un tributo a Javier Reyes Acuña, il quale ha dedicato quasi trent’anni della sua vita, dal 1943 al 1972, alla fotografia professionale, alternando quest’attività ad altri lavori. La sua passione lo ha portato a creare uno studio fotografico nella sua casa, affacciata sulla piazza del suo paese natale, in Haría. Durante queste tre decadi, Reyes ha saputo immortalare la vita quotidiana dei residenti del nord di Lanzarote e degli isolotti dell’Arcipelago Chinijo, dimostrando un’abilità straordinaria nel catturare, con autenticità e umanità, le usanze, le tradizioni e le esperienze dei suoi concittadini.
Il suo lavoro ha generato un archivio fotografico costituito da oltre 16.000 negativi, che rappresentano un’importante eredità culturale, artistica e sociale di Lanzarote e La Graciosa. A partire dal 2013, e grazie alla generosità della famiglia Reyes, il Cabildo di Lanzarote ha iniziato il processo di digitalizzazione e diffusione del suo lavoro attraverso il progetto Memoria Digitale di Lanzarote. L’intera collezione è disponibile per la consultazione online, evidente prova dell’approccio proattivo verso la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’opera di Reyes ha suscitato l’interesse di storici e ricercatori di tutto il mondo. Le sue foto sono state esposte non solo nell’arcipelago, ma anche in altre località come le Azzorre, Capo Verde e Madeira, contribuendo a preservare e diffondere la cultura canaria oltre i confini regionali. La proiezione del documentario e l’esposizione attuale rappresentano quindi un tassello fondamentale per la promozione della cultura canaria e per l’apprezzamento del lavoro di un grande artista locale.