Rafael Hernández, presidente della Coordinadora de Organizaciones de Agricultores y Ganaderos nel Archipiélago , si trova attualmente a fronteggiare una situazione complicata legata alle sovvenzioni ricevute dal Cabildo di Gran Canaria. A seguito di alcune richieste da parte dell’ente, Hernández deve giustificare le spese di fondi pubblici e, in mancanza di adeguate risposte, è stato informato della necessità di restituire oltre 177 mila euro, con ulteriori interessi di mora. L’importo richiesto è destinato a un progetto di costruzione di un centro sociale associato a una chiesa evangelica di cui lo stesso Hernández è pastore. Gli sviluppi recenti di questa vicenda sollevano interrogativi sulla gestione delle sovvenzioni pubbliche e sulla corretta prassi nell’uso dei fondi ricevuti.
Le richieste del Cabildo e la giustificazione delle spese
Il 27 luglio 2020, Rafael Hernández ha presentato domanda per ricevere aiuti finanziari destinati alla realizzazione di un centro sociale. Tuttavia, secondo quanto comunicato dal Cabildo di Gran Canaria, l’attuale presidente della COAG non avrebbe rispettato le linee guida previste dalla concessione. Infatti, sarebbero emerse delle irregolarità nel modo in cui i fondi sono stati utilizzati, poiché una parte non è stata destinata alle spese autorizzate e a quanto disposto nella documentazione presentata inizialmente.
Il Cabildo ha evidenziato, infatti, che ci sono stati spostamenti di denaro verso voci di spesa non previste, e che Hernández non avrebbe neppure fornito in tempo la documentazione necessaria per attestare il completamento dei lavori. Attraverso un avviso formale, l’ente ha specificato che l’organizzazione religiosa responsabile della gestione dei fondi aveva l’obbligo di seguire scrupolosamente le condizioni stabilite al momento della concessione da parte del Cabildo.
La richiesta di proroga e i ritardi burocratici
In un contesto di difficoltà dovute alla pandemia, il 15 dicembre 2020 Hernández ha chiesto una proroga di tre mesi per il completamento dei lavori, fissando una nuova scadenza al 31 maggio 2021. Secondo quanto sostenuto, i ritardi erano causati da lungaggini negli obblighi burocratici legati all’ottenimento delle licenze e dei permessi necessari da parte del Comune. Nonostante la situazione, il Cabildo ha accolto la richiesta di estensione dei termini.
Tuttavia, il 11 luglio dell’anno corrente è emerso un nuovo problema: il Cabildo ha contattato la Chiesa Evangelica per sollecitare la presentazione del certificato finale di completamento dell’opera, ma l’ente religioso ha risposto solo il 24 agosto, giustificando il ritardo con l’assenza del personale tecnico durante il periodo estivo. In questa comunicazione, la chiesa ha richiesto un periodo di attesa fino al rientro dei dipendenti, ma la scadenza per la produzione della documentazione si era ormai conclusa.
Spese non autorizzate e richiesta di restituzione
La situazione si complica ulteriormente con la richiesta formale di restituzione somme da parte del Cabildo. Secondo il documento emesso, nonostante il termine per la presentazione della documentazione fosse scaduto, non vi sarebbe traccia del certificato finale di opera. L’ente ha sottolineato che, durante il processo di ammissione della domanda di contributo, era stata chiarita la necessità da parte della chiesa di disporre di tutte le autorizzazioni e i permessi necessari.
Un altro aspetto cruciale nella decisione del Cabildo di richiedere la restituzione dei fondi è che sono stati rintracciati costi relativi a voci di spesa non incluse nel bilancio iniziale. Tra i 42.608,53 euro di spese contestate, si notano somme destinate a lavori aggiuntivi senza l’approvazione di una modifica del progetto originario. Inoltre, spicca l’importo di 15.240,01 euro riguardante una camera di congelamento, le cui spese avrebbero dovuto essere chiaramente delineate nel preventivo, così come l’importo di 17.000 euro per l’installazione di un ascensore, non contemplato nel progetto presentato.
Questa complessa vicenda mette in luce l’importanza della corretta legislazione nel monitoraggio e nella gestione delle sovvenzioni pubbliche, evidenziando come ogni errore di questo tipo possa avere ripercussioni significative sulla vita delle organizzazioni e dei progetti che si avvalgono di fondi pubblici.