Il conflitto tra i lavoratori del tram a Tenerife ha preso piede in maniera significativa, prolungandosi per oltre 140 giorni e continuando a non presentare una fine a breve termine. La situazione è complessa e richiede attenzione, in quanto nessuna agenda di riunioni è stata stabilita tra i sindacati e l’azienda Metropolitano di Tenerife. Anche se ci sono stati tentativi di negoziazione, la mancanza di progressi concreti ha catturato l’attenzione degli utenti e dei media.
Assenza di un’agenda di incontri
Attualmente, secondo quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali, non esiste una programmazione fissa di incontri con Metropolitano di Tenerife per discutere i 32 punti del preavviso di sciopero attivi. Anche se sono state fatte alcune negoziazioni sporadiche, come quella tenutasi il 30 ottobre, i lavoratori non hanno visto cambiamenti significativi nella loro situazione. Al contrario, l’azienda ha descritto quell’incontro come un passo verso un approccio più costruttivo.
Nel corso del dialogo, le parti coinvolte hanno toccato l’importante questione della sostituzione della sabbia di silice, che è al centro delle preoccupazioni dei lavoratori per la salute e la sicurezza. Le dichiarazioni ufficiali del Metropolitano affermano che si è deciso di dare priorità a questo aspetto, per garantire che tutte le misure preventive siano adottate in relazione alla presenza di polvere di silice. È stata inoltre richiesta la partecipazione dell’Istituto Canario di Sicurezza Lavorativa, e una commissione di monitoraggio è stata istituita per supervisionare il processo di sostituzione.
Incontro con Alstom: passi avanti nella trattativa
Un incontro cruciale ha avuto luogo il 5 novembre, in cui la presidente di Metropolitano, Eulalia Garcia, e il team dirigenziale dell’azienda hanno discusso con Alstom, produttore dei tram. Durante la riunione, è stata richiesta all’azienda di accelerare gli studi per la sostituzione della sabbia di silice. Questo sviluppo è visto come un segnale positivo, ma i lavoratori rimangono scettici. Essi continuano ad affermare che ci sia un “negazionismo” da parte dell’azienda riguardo ai rischi della polvere di silice respirabile.
I lavoratori, attraverso la loro rappresentanza sindacale, criticheranno costantemente l’azienda e il Cabildo de Tenerife per la mancanza di impegno nelle trattative. Non è un mistero che in precedenza avevano annunciato l’intenzione di portare Metropolitano di Tenerife in tribunale per affrontare questioni specifiche di questo lungo e intricato conflitto. Un aspetto che preoccupa i sindacati è che l’azienda possa evitare le negoziazioni in prossimità delle imminenti elezioni sindacali della commissione, che si svolgeranno nel 2025.
Malumori e lamentele degli utenti
Nel frattempo, le lamentele da parte degli utenti del servizio tranviario continuano a crescere, in particolare attraverso i social media dove si esprime una crescente frustrazione per i disagi. Le recenti modifiche hanno visto l’introduzione di tre periodi di sciopero nel corso della giornata, in particolare durante le ore di punta, aggravando la già difficile situazione per gli utenti. Sebbene ci siano servizi minimi garantiti, questi non sembrano sufficienti a ridurre i ritardi frequenti e le eccessive affluenze.
Le testimonianze raccolte da parte di studenti e pendolari evidenziano le conseguenze dirette di questo protratto conflitto, con riferimenti a esami importanti e la difficoltà di rispettare gli orari. Molti utenti hanno espresso il loro malcontento sui social, lamentando una mancanza di alternative e soluzioni tangibili. Il clima di tensione e insoddisfazione tra lavoratori e cittadini rischia di culminare ulteriormente se non si trovano soluzioni rapide e condivise che possano affrontare le questioni fondamentali alla base della controversia in atto.