Isole Canarie

I lavoratori del servizio di assistenza domiciliare di Las Palmas dichiarano sciopero per migliori condizioni

I lavoratori del Servizio di Assistenza Domiciliare di Las Palmas scioperano per protestare contro salari insufficienti e condizioni lavorative precarie, chiedendo interventi urgenti dal Comune per miglioramenti salariali e diritti.

A Las Palmas de Gran Canaria, i lavoratori del Servizio di Assistenza Domiciliare hanno indetto uno sciopero in segno di protesta contro le attuali condizioni lavorative e i salari insufficienti. La situazione si fa critica, poiché molti dipendenti percepiscono una retribuzione al di sotto del salario minimo interprofessionale. Sono richiesti interventi urgenti da parte del Comune per garantire diritti e miglioramenti salariali.

I lavoratori del servizio di assistenza domiciliare di Las Palmas dichiarano sciopero per migliori condizioni

Le motivazioni dello sciopero

L’intento principale dei lavoratori del SAD è quello di manifestare il loro dissenso riguardo alla loro retribuzione. Con un’ora di lavoro pagata solo 16 euro, gli operatori denunciano una retribuzione quasi del 70% inferiore rispetto a quella degli operatori di servizi simili in altre municipalità, come Santa Cruz de Tenerife, dove si arriva a 26 euro all’ora. Questa disparità alimenta frustrazione, in quanto molti di loro svolgono compiti fondamentali per la vita quotidiana di persone vulnerabili, come anziani e disabili.

Gli operatori richiedono non solo aumenti salariali ma anche condizioni di lavoro dignitose che riflettano per quanto possibile l’importanza del loro lavoro. Per questo motivo, si sono uniti in un’iniziativa di sciopero che mira a spingere l’amministrazione locale a riconsiderare la propria posizione. La protesta rappresenta un invito al dialogo e una richiesta di rispetto per i diritti dei lavoratori.

La posizione del Comune

Il Comune di Las Palmas di Gran Canaria ha ufficialmente dichiarato di rispettare il diritto di sciopero dei lavoratori. In una comunicazione, l’amministrazione ha affermato di essere al lavoro per riorganizzare il contratto del servizio di assistenza domiciliare, cercando di migliorare il servizio stesso e le condizioni lavorative complessive. Un contratto da 74,6 milioni di euro, che rappresenta un aumento del 95% rispetto al precedente di 38,7 milioni già scaduto, è stato recentemente bandito. Tuttavia, questa gara è andata deserta, segnalando la difficoltà di attrarre fornitori adeguati.

Di fronte alla situazione di emergenza, il Comune ha avviato una revisione dello studio economico relativo al SAD e ha programmato una nuova gara d’appalto per il servizio. Questo passo è ritenuto necessario per garantire che il servizio possa continuare a operare in modo efficace e sostenibile, a beneficio di coloro che dipendono da queste forme di assistenza.

Servizi minimi garantiti

Nel corso dello sciopero, il Comune ha stabilito una serie di servizi minimi per garantire che gli utenti continuino a ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno. Le linee guida sono state condivise e includono il mantenimento del 100% delle operazioni di igiene personale e assistenza a chi è allettato o ha difficoltà di continenza, oltre al 50% della pulizia delle abitazioni. Questi servizi minimi vogliono garantire che, nonostante la situazione di protesta, i servizi essenziali non vengano interrotti, permettendo ai destinatari di ricevere l’assistenza di base.

Il Comune sta quindi cercando di bilanciare il rispetto dei diritti dei lavoratori con la necessità fondamentale di garantire assistenza ai cittadini più vulnerabili, evidenziando l’importanza cruciale di questo servizio nella comunità.

L’impatto sui beneficiari del servizio

Il Servizio di Assistenza Domiciliare di Las Palmas rappresenta una risorsa fondamentale per circa 4.000 persone, in maggioranza anziani e individui con disabilità, che possono così continuare a vivere nel proprio ambiente grazie a un supporto adeguato. Il servizio ha registrato nel 2023 un totale di 3.800 beneficiari, con un alto livello di soddisfazione, attestato da un punteggio di 9,25 su 10 e un 95% di raccomandazioni da parte degli utenti.

La protesta degli operatori non mette solo in discussione il loro salario, ma porta alla ribalta la necessità di rimanere vigili su come è fornita l’assistenza vitale per questi gruppi. Il futuro del SAD e delle sue operazioni dipende, pertanto, dalla risposta del Comune e dalle eventuali riforme che verranno adottate.

L’amministrazione, pur di fronte alla sfida del rispettare i diritti dei lavoratori, si impegna a trovare soluzioni per garantire che il servizio prosegua senza interruzioni, cercando al contempo di migliorare le condizioni per tutti i soggetti coinvolti.