Fuerteventura si prepara a ricevere uno dei bilanci più significativi della sua storia, con un investimento diretto di 116 milioni di euro destinato a far avanzare diversi settori chiave dell’isola. In un recente intervento nel programma “La Voce di Fuerteventura” su Radio Insular, il parlamentare Fernando Enseñat ha esposto dettagli cruciali riguardo all’impatto dell’anteprogetto di legge sui bilanci generali della Comunità Autonoma delle Canarie. La presentazione di questo progetto si inserisce in un contesto di rinnovata attenzione alle esigenze economiche e sociali della popolazione locale.
Un bilancio ambizioso per Fuerteventura
Fernando Enseñat, portavoce del Gruppo Popolare nella Commissione Finanze del Parlamento delle Canarie, ha etichettato questa proposta di bilancio come la “più ambiziosa” mai vista sull’isola. Nell’impianto generale, si evidenziano investimenti significativi in sanità, istruzione, servizi sociali e abitazione, con il 70% delle risorse allocate a tali settori vitali. Questa strategia mira a supportare i bisogni fondamentali della comunità, garantendo che le risorse siano diritte verso chi più ha bisogno.
In particolare, è stato annunciato un piano per migliorare l’assistenza sanitaria, con risorse specifiche destinate alla costruzione di nuovi centri e al potenziamento di quelli esistenti. Tuttavia, il parlamentare ha sottolineato che ci sono margini di miglioramento e che il gruppo di maggioranza presenterà emendamenti per migliorare questi aspetti, evidenziando specialmente la necessità di stabilire una gestione efficiente del suolo da parte del governo locale.
Emendamenti per la sanità: necessità e urgenza
Uno dei punti critici sollevati da Enseñat riguarda le necessità infrastrutturali nel settore sanitario. Ha messo in evidenza che i fondi necessari per il nuovo Centro di Salute di El Castillo non sono ancora stati previsti, a causa della mancanza di disponibilità di suolo da parte del Comune. Lo stesso vale per il centro progettato a El Matorral, dove le problematiche amministrative legate alla cessione del suolo stanno rallentando il processo di realizzazione. Nonostante l’assenza di specifiche menzioni nel bilancio attuale, il parlamentare ha dichiarato che ci sono possibilità di garantirne il finanziamento, purché vengano rispettati tutti i requisiti necessari.
In questo contesto, è risaltata l’importanza della collaborazione tra le varie istituzioni, tra cui il governo locale, il Cabildo e l’amministrazione regionale. Enseñat ha avvertito che senza un terreno idoneo non si può procedere con i lavori, evidenziando criticità in passato quando sono stati inclusi nel bilancio progetti per i quali non esisteva la possibilità di realizzazione. Ad esempio, il piano per le infrastrutture educative ha mostrato un tasso di esecuzione del solo 13%, sollevando perplessità sulla gestione delle risorse pubbliche.
Priorità per l’istruzione: opportunità e sfide
Passando al settore dell’istruzione, il parlamentare ha messo in evidenza alcuni progetti rilevanti, come l’ampliamento della formazione professionale a Majada Marcial e la costruzione di nuovi istituti scolastici, inclusa la scuola del Cotillo. Tuttavia, ha sottolineato che il processo di gara per questo progetto è previsto solo per il 2025, il che indica chiaramente la lentezza nell’avanzamento delle pratiche burocratiche e nella traduzione delle proposte in realtà tangibili.
Enseñat è consapevole delle lacune esistenti in alcune aree dell’istruzione, ma ha assicurato che questi bilanci sono concepiti per offrire soluzioni sostenibili e non per somministrare promesse irrealistiche. Inoltre, ha difeso l’inclusione di misure fiscali mirate a tutelare le classi medie e lavoratrici, che negli ultimi anni hanno subito perdite significative del loro potere d’acquisto.
Cooperazione istituzionale: la chiave per il progresso
Il parlamentare ha concluso il suo intervento lanciando un appello alla cooperazione tra le istituzioni per sbloccare progetti fondamentali per Fuerteventura. La sua posizione è chiara: non basta avere fondi disponibili, è indispensabile che tutte le parti coinvolte – dai comuni al governo regionale – lavorino insieme per concretizzare le infrastrutture necessarie senza fare promesse vuote ai cittadini.
Le inchieste in corso: caso Mascherine e Mediator
Enseñat ha anche affrontato la questione delle inchieste in corso, in particolare il caso delle mascherine, di cui fa parte la commissione investigativa. Ha rivelato che il suo scopo è analizzare la gestione di 90 milioni di euro destinati all’acquisto di materiali sanitari durante la pandemia, con 30 milioni attualmente sotto inchiesta. Ha messo in evidenza la mancanza di trasparenza nelle decisioni prese e criticato il governo, evidenziando la dissonanza tra le affermazioni ufficiali e le decisioni del comitato governativo.
Allo stesso modo, ha accennato al caso Mediator, noto anche come caso Tito Berni, sottolineando similitudini con la gestione dei fondi pubblici. Ha denunciato una condotta poco chiara e ha richiesto maggiore responsabilità nelle decisioni che hanno impattato le risorse destinate al benessere della popolazione delle Canarie.