Il Comune di Haría ha deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti del Consorzio Insulare delle Acque di Lanzarote. Questa decisione giunge dopo la modifica approvata dagli statuti del consorzio che riduce significativamente la partecipazione del comune. La questione solleva interrogativi sulla governance e sul diritto dei comuni a far sentire la propria voce nella gestione delle risorse idriche.
Modifiche statutarie e impatto sulla partecipazione comunale
Durante un’assemblea generale straordinaria svoltasi ad agosto, il Consorzio Insulare delle Acque ha deliberato una modifica dei propri statuti che ha drasticamente ridefinito le quote di partecipazione. In particolare, la rappresentanza del Comune di Haría è stata fissata a un esiguo 1,358% del totale, mentre il 60% è di competenza del Cabildo e il restante 40% è ripartito tra i vari comuni. Questa revisione ha suscitato forte preoccupazione tra le autorità locali, che temono una marginalizzazione della loro voce nella gestione delle risorse idriche.
Il sindaco di Haría, Alfredo Villalba, ha espresso il proprio disappunto, sottolineando che questa modifica contrasta con lo spirito del consorzio, il quale dovrebbe invece garantire la rappresentanza di tutti i municipi e del Cabildo. Villalba ha aggiunto che questa decisione non solo riduce la partecipazione, ma viola anche il diritto dei cittadini di essere ascoltati, specialmente in un periodo critico in cui la comunità sta affrontando gravi disagi a causa di frequenti interruzioni nell’approvvigionamento idrico.
La votazione del consiglio comunale e le reazioni politiche
Il consiglio comunale di Haría ha votato a favore dell’azione legale, con il consenso del gruppo di governo locale. Tuttavia, la votazione ha visto anche voci contrarie, in particolare da parte del consigliere Victor Robayna e dei tre membri di Compromisso, Chaxirazi Niz, Ambrosio Viñoly e Armando Bonilla. Le divergenze politiche sono emerse in un contesto dove la questione dell’acqua è diventata sempre più urgente per la popolazione locale, che lamenta disagi quotidiani legati alla scarsità dell’acqua.
La decisione di avviare un’azione legale si prefigge di ripristinare la situazione precedente, garantendo così una rappresentanza adeguata dei comuni nel consorzio. L’amministrazione comunale intende portare la questione in tribunale, ritenendo che sia fondamentale tutelare gli interessi dei cittadini e delle comunità locali contro decisioni che possono avere un impatto diretto sulle loro vite quotidiane.
Comunicazioni mancanti e responsabilità nella gestione dell’acqua
Il sindaco Villalba ha lamentato la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte del Cabildo o del Consorzio Insulare delle Acque riguardo alle recenti modifiche. Questa assenza di dialogo è stata definita “inesplicabile”, in quanto il Comune di Haría considera di avere la responsabilità e il diritto di gestire il ciclo integrale delle acque sul proprio territorio. Villalba ha esposto la criticità della situazione attuale, citando la lotta quotidiana dei cittadini contro la scarsità idrica, e ha sottolineato l’importanza di un coordinamento trasparente e rispettoso tra le autorità locali e regionali.
La posizione del Comune di Haría rappresenta una presa di posizione decisiva in un contesto in cui la gestione delle risorse idriche sta diventando una questione sempre più centrale per il benessere delle comunità locali. Il coinvolgimento attivo dei comuni è essenziale per garantire una gestione sostenibile delle risorse e per affrontare le sfide emergenti che riguardano l’approvvigionamento idrico, soprattutto in una regione già colpita da condizioni climatiche avverse.