Il Comune di San Bartolomé si prepara a intraprendere azioni legali nei confronti del Cabildo di Lanzarote per reclamare più di 500.000 euro di fondi FDCAN che, secondo l’amministrazione comunale, spettano al comune. Questo passo è stato deciso in un consiglio comunale straordinario tenuto il 28 ottobre e si inserisce in un contesto di contenzioso amministrativo che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla gestione e all’assegnazione dei fondi.
Il contesto della controversia
Il sindaco di San Bartolomé, Isidro Pérez, ha spiegato che la decisione di procedere legalmente è stata presa in assenza di voto favorevole da parte del partito Coalición Canaria e con il voto contrario del Partito Popolare. Pérez ha sottolineato che le ragioni fornite dal Cabildo riguardo alla riduzione dei fondi destinate ai residenti di San Bartolomé sono “incongruenti” e carenti di fondamenti tecnici e giuridici. Secondo il sindaco, il collegamento tra l’assegnazione dei fondi e le scelte amministrative del Cabildo pone interrogativi sulla trasparenza nel processo di assegnazione delle risorse finanziarie.
La questione centralmente riguarda la decisione del Cabildo, presa nel corso di una riunione il 12 settembre 2024, di non accogliere la richiesta di ripristino dei fondi. Questa decisione è stata motivata dal fatto che il progetto di riqualificazione noto come “Intervento Urbano in via Costituzione”, con un costo totale di 888.660,72 euro, supera la cifra massima di 611.975 euro a disposizione del comune. Pertanto, il Cabildo ha proposto di sostituire il progetto con un altro, chiamato “Da Molina a Molina”, con un costo di 500.661,82 euro e ha chiesto un ulteriore progetto per coprire la differenza.
I fondi e le procedure contestate
Pérez ha chiarito che il progetto “Da Molina a Molina” non può essere finanziato dai fondi EDUSI dell’Unione Europea, giacché il termine per l’esecuzione della strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile è scaduto il 31 dicembre 2023. Questo è stato confermato da una comunicazione ricevuta dal Ministero delle Infrastrutture il 2 settembre 2023. Inoltre, il contratto riguardante i lavori, firmato tra l’azienda Transportes y Excavaciones Tiagua e il Cabildo, è datato 10 gennaio 2024, il che implica che i lavori non sarebbero stati avviati nei tempi previsti per godere di altri tipi di finanziamento.
Il sindaco ha evidenziato che se il budget di un progetto supera la somma di cui un comune dispone, ciò non dovrebbe essere motivo per negare la concessione di fondi. In situazioni simili, è prassi consolidata permettere ai comuni di coprire eventuali excessi attraverso risorse proprie, richiedendo il rimborso della somma che spetta al comune in base alle normative vigenti.
La responsabilità del Cabildo e la difesa dei diritti dei cittadini
Isidro Pérez ha denunciato anche la mancanza di comunicazione e collaborazione interdipartimentale da parte del Cabildo, il quale ha formalizzato il contratto per i lavori solo dopo i termini stabiliti per la richiesta di fondi. Questo ritardo nella procedura ha portato alla situazione attuale, con il Comune di San Bartolomé privato di risorse necessarie per il miglioramento delle infrastrutture locali.
Il sindaco ha inoltre evidenziato che l’omissione del pieno rispetto delle procedure previste ha portato a un’ingiustizia nei confronti dei cittadini. Ha citato una sentenza del Tribunale Supremo spagnolo che sottolinea l’importanza della trasparenza e della comunicazione nelle decisioni amministrative, ribadendo che le motivazioni devono essere sufficientemente chiare e giustificate.
Pérez ha insistito che, se il Cabildo avesse agito con maggiore tempestività, sarebbe stato possibile finanziare il progetto “Intervento Urbano in via Costituzione” attraverso i fondi FDCAN, permettendo così di utilizzare i fondi EDUSI disponibili per il progetto “Da Molina a Molina”.
Nella difesa dei diritti dei cittadini, il sindaco ha dichiarato che l’amministrazione comunale non esiterà a intraprendere ogni azione legale necessaria per tutelare gli interessi di San Bartolomé. Sono previsti sviluppi futuri nella questione, mentre la comunità attende notizie sulle prossime mosse del Consiglio.