A Las Palmas de Gran Canaria, il dibattito sul problema delle infestazioni di ratti sta suscitando preoccupazioni tra i cittadini e le autorità locali. La concejala di Salute, Carmen Luz Vargas, ha posto l’accento sul cambiamento climatico come causa principale di questa emergenza, in seguito alle segnalazioni ricevute dai residenti nelle diverse aree della città. La questione ha sollevato polemiche politiche, evidenziando le divergenze tra le varie fazioni nell’amministrazione comunale.
L’associazione tra cambiamento climatico e infestazioni
Durante una recente commissione, Carmen Luz Vargas ha dichiarato che le infestazioni di ratti sono direttamente influenzate dal cambiamento climatico, sostenendo che i roditori sono costretti a emergere dalle loro tane nel sottosuolo a causa della mancanza di cibo. Questo commento è stato fatto in risposta alla critica della consigliera di Vox, Carmen Rosa Expósito, che ha messo in discussione l’approccio dell’amministrazione sulla gestione delle infestazioni. Vargas ha spiegato la necessità di considerare il cambiamento climatico come un fattore che contribuisce a questa problematica, non solo per i ratti ma anche per altri organismi indesiderati come i vermi.
Le misure adottate dal comune e le critiche
Di fronte alle domande sollevate dalla minoranza riguardo alla crescente presenza di ratti e vermi, la consigliera ha chiarito che i piani di controllo delle infestazioni prevedono un intervento demografico piuttosto che un exterminio totale. Questo implica adottare metodi volti a ridurre la popolazione di roditori a livelli gestibili, evitando danni alla salute pubblica e all’ambiente. Nonostante il contratto attuale per il controllo di infestazioni sia scaduto, il Comune ha attivato un gruppo di lavoro dedicato e ha ingaggiato un’azienda specializzata per intervenire nelle aree più problematiche.
Nel mese di ottobre, sono state effettuate 139 operazioni di disinfezione, derattizzazione e disinsetizzazione. Le attività sono state distribuite in vari distretti: 39 a Vegueta-Cono Sur-Tafira; 26 in Centro; 22 in Isleta-Puerto-Guanarteme; 33 in Ciudad Alta e 19 in Tamaraceite-San Lorenzo-Tenoya. Tuttavia, questi sforzi non sembrano essere sufficienti per placare le preoccupazioni degli abitanti.
Le reazioni delle forze politiche
Le opposizioni, rappresentate principalmente dal Partito Popolare e da Vox, hanno contestato aspramente l’operato della giunta municipale. La consigliera del PP, María Amador, ha criticato le azioni intraprese, affermando che gli interventi sono stati troppo esigui e che i ratti continuano a infestare aree densamente popolate come La Isleta e Mesa y López. Anche Carmen Rosa Expósito ha affermato che gli sforzi finora compiuti sono stati minimi e inadeguati.
Le critiche sono aumentate anche da parte della portavoce del PP, Jimena Delgado-Taramona, che ha descritto le affermazioni sull’impatto del cambiamento climatico come un “delirio progressista”. Ha sottolineato che il vero problema risiede nella mancanza di un contratto attivo per il controllo delle infestazioni, scaduto nel maggio 2023, che ha portato a un’inefficienza nella gestione della situazione.
La situazione del controlli delle infestazioni
Il contratto precedente per il controllo delle infestazioni, scaduto nell’aprile del 2023, prevedeva un totale di 2.795 interventi annuali di disinsetizzazione e derattizzazione su tutto il territorio cittadino. Tuttavia, secondo i dati forniti dalla stessa consigliera competente, fino a settembre 2024 solamente 1.214 interventi sono stati effettuati, rappresentando solo il 43% delle operazioni previste.
Questa situazione solleva interrogativi sulla reale efficacia delle politiche di controllo delle infestazioni e sulla capacità dell’amministrazione di affrontare il problema in modo tempestivo ed efficace. Con l’avvicinarsi dell’inverno e l’aumento delle segnalazioni da parte dei cittadini, sarà fondamentale per il Comune rispondere con maggiore decisione e attuare piani più strutturati per gestire l’emergenza delle infestazioni e garantire la sicurezza e il benessere pubblico.