Isole Canarie

Il drapo della casa: la crisi abitativa dei giovani nelle Canarie

La crisi abitativa nelle Canarie colpisce i giovani, costretti a fronteggiare affitti insostenibili e mancanza di opportunità, compromettendo la loro indipendenza e stabilità economica.

La crescente difficoltà di trovare una casa dignitosa a prezzi accessibili è diventata un tema scottante nelle conversazioni quotidiane dei giovani dell’arcipelago canario. Questo fenomeno, esploso negli ultimi anni, si intreccia con il dramma personale di molti ragazzi e ragazze che si trovano a dover affrontare spese insostenibili per la casa, compromettendo così la loro possibilità di indipendenza e stabilità economica. Diverse testimonianze recenti evidenziano questa situazione critica, riflettendo una realtà sempre più complessa da gestire.

Il drapo della casa: la crisi abitativa dei giovani nelle Canarie

Un dramma quotidiano

All’interno di un bar a La Laguna, Tenerife, relazioni e sogni si infrangono. Laura, ex insegnante, racconta la sua storia. Fino a poco tempo fa viveva insieme al suo ex ragazzo in un appartamento in affitto, ma ora si trova costretta a cercare una nuova abitazione da sola. La sua frustrazione è palpabile: “Tutto il mio stipendio va in affitto e sto pensando di tornare a vivere dai miei, anche se la loro casa è dall’altra parte dell’isola.” La condizione abitativa nella quale si trova è una chiara rappresentazione delle difficoltà che i giovani canari devono affrontare nel mondo attuale.

Ad affiancarla ci sono Aythami e Andrea, che condividono una preoccupazione simile. Il tema dell’affitto è al centro delle loro discussioni, con un notevole aumento dei prezzi dal 2015 che ha raggiunto l’85% in tutta la regione. A fronte di questi aumenti, i salari sono aumentati solo del 24% per i giovani dai 25 ai 34 anni, rendendo la situazione ancora più insostenibile. Il costo della vita in Canarie è in continua crescita, mentre le opportunità di lavoro per i giovani rimangono precarie e instabili.

Una generazione emancipata ma povera

I dati forniti dall’Osservatorio dell’Emancipazione mostrano come, nel 2023, circa il 20% dei giovani canari tra i 16 e i 29 anni viva in modo indipendente. Tuttavia, questo traguardo si rivela spesso illusorio: la maggior parte di questi giovani è costretta a coabitare con amici o familiari per far fronte ai costi elevati della vita. Adriana, ventiseienne, vive con sua sorella mentre riflette sulla possibilità di trasferirsi con il fidanzato, una decisione che si presenta come una vera sfida. “L’affitto per un appartamento è così alto che entrare in questa nuova avventura sarebbe come saltare in un buco nero,” spiega, sottolineando le difficoltà che comporterebbe questa scelta.

Nei suoi incontri con amici, il tema dell’affitto è sempre presente, come una specie di mantra che li unisce. La situazione si aggrava ulteriormente con la proliferazione di case vacanze che tolgono spazio agli affitti residenziali. I requisiti stringenti da parte dei proprietari, come richieste di fideicommissi o pagamenti anticipati, rendono la ricerca di un alloggio dignitoso ancor più frustrante.

In cerca di stabilità

Anche Aythami, che vive a Güímar con la sua compagna, esprime lo stesso desiderio di stabilità. Entrambi sono diventati genitori recentemente e si trovano a dover affrontare una difficoltà economica ulteriore. “Stiamo cercando una casa nostra, ma i prezzi sono insostenibili e le poche agevolazioni disponibili per i giovani non aiutano,” sottolinea. L’idea di ottenere un mutuo sembra irraggiungibile per molti.

La possibilità di acquistare una casa è ulteriormente compromessa dalla necessità di avere un risparmio minimo del 20% per l’acquisto, un obiettivo che appare lontano, soprattutto considerando le spese quotidiane come affitto, bollette e alimenti. Le aspettative di costruirsi un futuro stabile sembrano più un miraggio che una realtà.

Affrontare la realtà

Andrea condivide la sua frustrazione sulle difficoltà economiche che impediscono una vita serena. Dovrà trasferirsi da un familiare per risparmiare soldi, poiché un affitto per 50 metri quadrati a Santa Cruz supera il suo stipendio. “Mi sento senza speranze, tutti i miei guadagni vanno verso l’affitto e non riesco nemmeno a mettere da parte soldi per un futuro acquisto,” racconta, evidenziando quanto sia difficile per i giovani cercare di costruirsi una vita serena.

La sua situazione, come quella di molti altri, rappresenta un campione di un problema più ampio che coinvolge la maggior parte dei giovani nelle Canarie. Le storie di Laura, Aythami, Andrea e Adriana rivelano un quadro drammatico che si ripete in numerosi bar e case di tutta l’isola, rivelando una generazione che si sente sempre più impotente di fronte a un futuro incerto. Come afferma Aythami, “la mancanza di sicurezza abitativa mina i sogni e le aspirazioni di tanti, costringendoli a vivere in una costante incertezza.”