Isole Canarie

Il governo delle Canarie costretto a restituire 50 milioni a Endesa

Il governo delle Canarie deve rimborsare 50 milioni a Endesa per irregolarità legate ai blackout tra il 2018 e il 2020, mentre nuove leggi mirano a migliorare la gestione energetica.

La questione dei blackout che hanno colpito Tenerife e La Palma sta creando non poche complicazioni per il governo delle Canarie. Recentemente, la giunta regionale ha annunciato che sarà necessario rimborsare a Endesa una somma di circa 50 milioni di euro, a causa di irregolarità emerse durante la gestione delle sanzioni imposte all’azienda elettrica per i disservizi verificatisi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020. Questa situazione sottolinea l’importanza di una gestione rigorosa e tempestiva delle problematiche energetiche che interessano le Isole Canarie.

Il governo delle Canarie costretto a restituire 50 milioni a Endesa

La somma in ballo e le responsabilità

Secondo quanto comunicato dal ministero della Transizione Ecologica, l’importo da restituire di 49,66 milioni di euro, a cui si aggiungono gli interessi, è legato a sanzioni precedentemente imposte a Endesa in seguito a blackout che hanno colpito entrambe le isole. Nonostante nel comunicato non venga mai citata direttamente l’azienda, ma si parli genericamente di “compagnie elettriche responsabili”, la responsabilità ricade comunque su Endesa, che ha gestito il servizio in quel periodo.

Mariano Zapata, il consigliere dell’area, ha sottolineato come il rimborso sia un effetto collaterale delle procedure gestite in modo inadeguato dal governo precedente, il quale ha trascurato i tempi di elaborazione necessari. Questa situazione è stata in parte innescata dall’annuncio di sanzioni pesanti che ora dovranno essere rimborsate, con un importo complessivo che supera i 50 milioni di euro.

Conseguenze degli blackout e le modifiche legislative

I blackout che hanno afflitto le isole hanno avuto ripercussioni significative sulla vita degli abitanti e sui servizi. I disservizi, che si sono manifestati tra il 2018 e il 2020, hanno spinto il governo delle Canarie a prendere provvedimenti urgenti. Per cercare di evitare situazioni simili in futuro e garantire una maggiore sicurezza nell’erogazione della corrente elettrica, è stata modificata la Legge 11/1997 del 2 dicembre, regolante il settore elettrico delle Canarie.

Questa modifica ha previsto l’estensione dei termini per le sanzioni da 3 a 18 mesi, grazie al consenso unanime del Parlamento canario. Questi cambiamenti sono stati accolti positivamente dal governo attuale, poiché forniscono strumenti migliori per affrontare le violazioni da parte delle aziende elettriche, costringendole a rispettare gli standard di qualità indispensabili per i residenti.

Le soluzioni adottate e i passi futuri

In risposta alle criticità emerse e al necessario rimborso da effettuare, il governo ha già intrapreso una serie di misure per garantire che incidenti simili non si ripetano. Con un ampliamento significativo dei termini per la gestione delle sanzioni, ci si aspetta che future irregolarità nel settore elettrico possano essere affrontate in modo più efficace. Questo approccio ha come obiettivo non solo quello di tutelare gli interessi dei cittadini, ma anche di stabilire un rapporto più rigoroso e responsabile tra le aziende fornitrici di energia e il governo regionale.

Grazie a queste modifiche legislative e alla maggiore attenzione nella gestione delle sanzioni, il governo delle Canarie mira ad instaurare un clima di maggiore stabilità e sicurezza nel servizio elettrico. Con la speranza che le misure adottate possano ridurre incidenti futuri come quelli di luglio scorso a La Gomera, si punta a garantire una fornitura di energia continua e senza interruzioni per tutta la popolazione.