Il Governo delle Canarie ha recentemente svelato il proprio progetto di bilancio per il 2025, proponendo una storica allocazione di 764 milioni di euro. Questo piano mira a realizzare le prime misure frutto di un accordo raggiunto durante la Conferenza dei Presidenti, un forum in cui sono presenti i sette cabildos e il governo regionale, concepito per affrontare le sfide strategiche che l’arcipelago dovrà affrontare nei prossimi anni. La presentazione di questo bilancio segna un passo importante per il futuro sviluppo socio-economico dell’arcipelago, con un forte focus sull’implementazione di politiche che garantiscano un miglioramento della qualità della vita per i cittadini canari.
Investimenti e misure per la crescita
Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha annunciato che il nuovo bilancio prevede una distribuzione di fondi che include 667 milioni di euro destinati a investimenti diretti e 97 milioni di euro in agevolazioni fiscali. Questi fondi saranno specificamente indirizzati verso settori cruciali come l’edilizia abitativa, l’efficienza energetica e la lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, il governo intende integrare ben 66 proposte avanzate dai cittadini alle 51 misure già preparate da oltre cento esperti, evidenziando l’importanza della partecipazione popolare nel processo decisionale.
Il presidente Clavijo ha sottolineato che tra le priorità ci sono varie sfide, tra cui la necessità di ridurre i costi per la casa e migliorare l’accessibilità all’abitazione, fondamentale per sostenere le famiglie. Altro tema cruciale è la salvaguardia del territorio e degli spazi naturali, che sono essenziali per garantire uno sviluppo sostenibile. La lotta al cambiamento climatico e alla siccità è un altro obiettivo rilevante, date le vulnerabilità ambientali alle quali l’arcipelago è esposto. Infine, la sicurezza energetica è indispensabile per assicurare il fabbisogno energetico in un contesto di crescente domanda.
Razionalizzazione delle licenze e pianificazione turistica
Nell’ottica di facilitare la crescita e il miglioramento dei servizi, il governo prevede di approvare un decreto entro il primo trimestre del 2025 per accelerare il rilascio delle licenze municipali, riducendo i tempi di attesa attuali che superano i due anni a un range compreso tra i 90 e i 180 giorni. Questa misura è vista come fondamentale per stimolare l’occupazione nei settori legati al turismo e allo sviluppo urbano, ai quali è legata l’economia di molte isole.
Riguardo alla possibilità di istituire una moratoria turistica e una tassa ecologica, Clavijo ha indicato che queste questioni fiscali non sono state discusse, ma c’è un ampio consenso sulla necessità di limitare la crescita del turismo attraverso una pianificazione più flessibile ed efficace. Tale approccio permetterebbe di gestire in modo più equilibrato l’afflusso turistico, preservando al contempo le risorse naturali e ambientali delle Canarie.
Disuguaglianza e redistribuzione della ricchezza
Un altro aspetto fondamentale evidenziato durante la conferenza è la necessità di affrontare le disuguaglianze economiche presenti nell’arcipelago. Rosa Dávila, presidente in carica della Federazione Canaria di Isole, ha sottolineato che le soluzioni devono essere adattate alle specificità di ciascuna isola. In particolare, c’è un’urgenza nel trattenere la popolazione in isole come La Palma, La Gomera e El Hierro, che si trovano ad affrontare una crescente pressione demografica in altre aree dell’arcipelago.
Secondo il presidente Clavijo, oltre il 40% del reddito della classe media è attualmente destinato all’alloggio, un dato che rappresenta un rischio significativo per la stabilità economica e l’inclusione sociale dei cittadini canari. Pertanto, migliorare la redistribuzione della ricchezza sarà un elemento chiave nelle future politiche del governo, mirando a garantire che tutti i residenti possano beneficiare dell’economia locale.
Un modello di politica collaborativa
Infine, il presidente Clavijo ha difeso l’idea che il “modo canario di fare politica” si sia dimostrato efficace. È emerso un lavoro coordinato tra gruppi politici di diverse ideologie, tra cui CC, PP, PSOE, NC, ASG e AHI, che mettono al primo posto gli interessi dell’arcipelago. Con un approccio collaborativo e trasversale, le Canarie si avvicinano a un futuro in cui le sfide attuali possono trasformarsi in opportunità per uno sviluppo più sostenibile e giusto, contribuendo a un miglior equilibrio tra esigenze locali e quelle più ampie della comunità.