Il recente annuncio del Governo delle Isole Canarie riguardo l’emissione di buoni di debito pubblico e la successiva adesione da parte di investitori ha catturato l’attenzione sia degli imprenditori locali che degli osservatori economici. La misura è stata pensata per favorire l’accesso ai fondi pubblici da parte degli autonomi e delle piccole e medie imprese dell’arcipelago, un passo importante nella promozione di progetti d’investimento nelle isole.
Dettagli dell’emissione di debito
Il 25 ottobre, le autorità canarie hanno avviato l’emissione di buoni di debito pubblico per un totale di 150 milioni di euro, con l’obiettivo di stimolare la Reserva per Inversiones en Canarias. Ogni buono ha un valore di emissione di 1.000 euro, il che ha consentito ai piccoli investitori di partecipare. Alla chiusura del periodo di sottoscrizione, le richieste hanno superato ampiamente le aspettative, con un totale di 581.999.000 euro in domande. Ciò significa che il valore nominale delle richieste ha superato di 432 milioni di euro quello effettivamente offerto, segnando così un clamoroso successo per questa iniziativa.
Prorateo delle sottoscrizioni
Il Governo ha già chiarito che, per garantire una distribuzione equa delle emissioni, si prevede di accogliere per intero tutte le richieste che non superano i 100.000 euro. Le domande che eccedono questa soglia saranno soggette a un sistema di prorateo, per assicurare che il maggior numero possibile di investitori possa beneficiare della possibilità di adesione. Matilde Asián, consigliera delle Finanze, ha sottolineato che su questi 150 milioni il tasso d’interesse sarà fissato allo 0,5%, un vantaggio significativo rispetto ai tassi di mercato, risparmiando così circa 18 milioni che sarebbero stati spesi come interessi in caso di prestiti tradizionali, basati ad esempio su un euribor al 3%.
Investimenti e sostenibilità
Questo strumento offre alle aziende la possibilità di utilizzare gli investimenti delle riserve previste dalla RIC , con un tasso d’interesse fisso annuale dello 0,5% su un periodo di cinque anni. Significativa è l’apertura di queste emissioni a tutta la rete imprenditoriale delle Isole Canarie. Con un importo minimo di 1.000 euro e un massimo di 10 milioni, la misura è accessibile anche per le PMI, che costituiscono la spina dorsale dell’economia locale ma frequentemente sono escluse da strumenti finanziari più grandi a causa delle loro dimensioni.
Destinazione dei fondi e impatti attesi
Matilde Asián ha affermato che questi 150 milioni di euro, già inclusi nei bilanci per il 2024, saranno destinati a progetti di infrastrutture, attrezzature e iniziative per la protezione dell’ambiente. Questi settori sono stati scelti in virtù della loro importanza per il futuro sostenibile delle Isole Canarie e contribuiranno a migliorare le condizioni di vita e lavoro nell’arcipelago. La strategia economica attuata dal Governo delle Isole Canarie rappresenta quindi un passo strategico non solo per rilanciare l’economia locale ma anche per favorire uno sviluppo sostenibile a lungo termine.