Isole Canarie

Il governo spagnolo contesta tre leggi canarie: analisi delle dichiarazioni di incostituzionalità

La Spagna affronta una controversia giuridica sulle leggi canarie riguardanti la gestione pubblica e la ricostruzione post-eruzione del vulcano Cumbre Vieja, con possibili ripercussioni significative.

La Spagna si trova attualmente al centro di una controversia giuridica riguardante tre leggi approvate in Canarie, che sono state oggetto di procedimenti di dichiarazione di incostituzionalità da parte dello Stato. Questi procedimenti, recentemente resi noti attraverso un comunicato ufficiale, potrebbero avere ripercussioni significative sulla gestione amministrativa delle isole e sulla loro ripresa post-eruzione del vulcano Cumbre Vieja.

Il governo spagnolo contesta tre leggi canarie: analisi delle dichiarazioni di incostituzionalità

Il decreto sulle misure urgenti

Uno dei principali oggetti di contestazione è un decreto approvato nel luglio scorso relativo a misure urgenti per affrontare la temporaneità nel settore pubblico e garantire una gestione efficiente del lavoro nell’Amministrazione della Comunità Autonoma delle Canarie. Questo decreto prevede frammenti normativi che il governo spagnolo considera potenzialmente incostituzionali, in particolare gli articoli 47, 50, 51 e 52, insieme alla prima disposizione transitoria.

In dettaglio, la legge stabilisce restrizioni sulla durata massima dell’incarico per i funzionari pubblici temporanei, procedure per il reclutamento e contratti derivanti da processi di stabilizzazione, permanenza nel servizio attivo e la durata minima di permanenza per il personale appena assunto. La disposizione transitoria prima del decreto fa riferimento all’integrazione delle Specialità di Parità di Genere e Giuridica nella Scala dei Funzionari Generali.

Nonostante questi dettagli, il documento del Ministero di Politica Territoriale non chiarisce in modo specifico quale aspetto degli articoli tenterebbe di giustificare la reclamazione di incostituzionalità, lasciando aperta la questione sulla validità di queste norme.

Le leggi per la ricostruzione di La Palma

Un altro focus del procedimento di incostituzionalità riguarda due leggi relative alla ricostruzione dell’isola di La Palma, colpita duramente dall’eruzione vulcanica. La prima di queste leggi, approvata a luglio, include misure urgenti relative alla fornitura di abitazioni protette e altre iniziative per stimolare la ripresa economica e sociale dell’isola.

Le censure principali riguardano gli articoli 2, 3 e 8, insieme alla prima disposizione aggiuntiva e alla prima disposizione finale. In particolare, l’articolo 2, intitolato “Attività“, chiarisce che tutte le azioni contemplate dalla legge si applicano anche ai terreni già ceduti o in fase di cessione all’Istituto Canario di Abitazione e alla società Visocan.

L’articolo 3 sottolinea che tutte le attività svolte in base a questa legge sono considerate di interesse generale, mentre l’articolo 8 esclude queste attività dalla necessità di una valutazione d’impatto ambientale, anche se comportano lavori di urbanizzazione. Questa esclusione ha attirato l’attenzione dello Stato, evidenziando possibili conflitti con le normative più ampie in materia di ambiente.

La legge agraria di recupero

Un terzo procedimento di incostituzionalità è stato associato alla legge per le misure in ambito agrario, concepita per sostenere la ripresa economica e sociale a La Palma dopo la catastrofe vulcanica. Qui le preoccupazioni del governo centrale si concentrano sull’articolo 5 e sulla sesta disposizione aggiuntiva.

In particolare, l’articolo 5 stabilisce le condizioni necessarie per il ripristino o la ricollocazione nelle zone destinate alla ripresa agraria. La sesta disposizione aggiuntiva, come nel caso della legge sulla ricostruzione, prevede che le opere di costruzione, ricostruzione o riabilitazione necessarie per la ripresa delle attività agricole preesistenti siano esonerate dalla valutazione d’impatto ambientale. Questo solleva interrogativi sull’adeguatezza delle misure proposte rispetto alle normative nazionali in materia di protezione ambientale.

Strumenti di negoziazione e prossimi passi

In conformità con la prassi relativa ai procedimenti di incostituzionalità, è stato designato un gruppo di lavoro con l’incarico di proporre soluzioni alla Commissione Bilaterale di Cooperazione. Queste decisioni verranno poi trasmesse al Tribunale Costituzionale per la valutazione finale.

Nei giorni scorsi, nel Bollettino Ufficiale dello Stato, è stato pubblicato anche un procedimento simile per quanto riguarda la legge sul cambiamento climatico, dove le controversie si riferiscono alle Zone di Accelerazione per le Energie Rinnovabili e alla modifica della legge sul suolo. Questa serie di eventi sottolinea le tensioni esistenti tra l’amministrazione centrale e le istanze locali, con impatti potenzialmente significativi sul futuro delle politiche pubbliche nelle Canarie.