Un acceso diretto e trasparente alla gestione ambientale è fondamentale per il futuro delle isole Lanzarote e La Graciosa. A tal proposito, il gruppo Dos Orillas, composto da residenti delle aree coinvolte, ha espresso il proprio disappunto riguardo al presunto processo di partecipazione tenutosi il 20 e 21 novembre presso il Centro Socioculturale di Famara e nel Salón Parroquial di Caleta del Sebo. Il dibattito si focalizza sul nuovo Piano Rettore di Uso e Gestione del Parco Naturale dell’Archipelago Chinijo.
Critiche ai processi partecipativi fittizi
Il gruppo Dos Orillas ha messo in evidenza come alcuni gruppi politici stiano avvalendosi di processi ritenuti falsi nel tentativo di legittimare decisioni di grande impatto per il futuro degli abitanti di Lanzarote e La Graciosa. Gli attivisti hanno espresso la volontà di “rendere visibile” questa problematica, sottolineando l’importanza di adeguati processi di partecipazione. Le loro dichiarazioni mettono in evidenza la necessità che le istituzioni pubbliche, private e la società civile si impegnino a promuovere processi realmente partecipativi, in modo da costruire comunità più giuste e resilienti.
Secondo il gruppo, la partecipazione non è solo un diritto dei cittadini ma un dovere collettivo. L’invito è quindi rivolto a tutte le parti coinvolte affinché riconoscano questo aspetto e contribuiscano attivamente alla creazione di un ambiente decisionale aperto e inclusivo.
Richiesta di un tavolo di lavoro
Un aspetto cruciale sollevato da Dos Orillas è la richiesta formale al Cabildo di Lanzarote di convocare un tavolo di lavoro. Questa proposta è stata presentata dal gruppo più di un anno fa, ma non ha ancora ricevuto una risposta. L’intenzione del gruppo è quella di vedere istituito un incontro che coinvolga non solo il Comune di Teguise e il Comune di Haría, ma anche il Governo delle Canarie e l’Organismo Autonomo dei Parchi Nazionali. È fondamentale aggiungere rappresentanti di collettivi, aziende e cittadini per monitorare l’elaborazione del PRUG e mettere in discussione la gestione dell’area protetta.
La richiesta di un coordinamento istituzionale è particolarmente rilevante, dato che il Parco Naturale si appresta a festeggiare quarant’anni. Nonostante ciò, la mancanza di normative approvate e di un organo di coordinamento tra le diverse istituzioni rende sempre più complicata la gestione della regione. Problemi come la gestione dei rifiuti, l’approvvigionamento idrico e le questioni legate al turismo e all’uso residenziale necessitano di una risposta efficiente e ben coordinata.
La necessità di una normativa realistica
Il gruppo Dos Orillas ha affermato la propria determinazione nel non voler vedere il Parco Naturale ridotto a una semplice entità cartacea. Se l’intenzione è quella di creare una normativa per la gestione sostenibile di questo spazio protetto, è necessaria un’azione consapevole che tenga conto delle reali preoccupazioni dei cittadini. È essenziale elaborare una normativa non solo teorica, ma anche realistica e attuabile dalle istituzioni competenti.
Concludendo le loro osservazioni, gli attivisti hanno ribadito l’urgenza della creazione di un tavolo di lavoro dedicato. Tale iniziativa non soltanto porterebbe alla promozione del PRUG che il Parco Naturale merita, ma potrebbe costituire anche il nucleo di un organo in grado di gestire la situazione in modo sicuramente più efficiente rispetto a quanto avvenuto finora.