Il dibattito sulla corruzione in Spagna sta nuovamente occupando le prime pagine dei giornali, grazie alle dichiarazioni del Ministro di Politica Territoriale, Ángel Víctor Torres. Durante una commissione del Senato riguardante il caso Koldo, Torres ha negato categoricamente qualsiasi legame con l’imprenditore investigato Víctor de Aldama. L’importanza di queste affermazioni risiede non solo nel contesto delle attuali indagini corrotte, ma anche nel ruolo di Torres come figura di spicco nella politica spagnola, specialmente dopo il suo operato come presidente del Governo delle Canarie durante la pandemia.
La negazione di un rapporto
Nel corso dell’interrogatorio, il senatore di Vox Ángel Pelayo Gordillo ha chiesto a Torres se conoscesse De Aldama, il quale aveva testimoniato la scorsa settimana davanti all’Audiencia Nacional, sostenendo che vari politici avessero accettato tangenti nell’ambito di un sistema di corruzione. Torres, rispondendo alla domanda, ha affermato con decisione: “Un rotundo no”, con l’aggiunta di non aver mai ricevuto commissioni.
La risposta di Torres non si è fermata alla semplice negazione. Ha chiarito che durante il suo tempo come presidente del Governo delle Canarie, non ha mai incontrato De Aldama e non lo ricorda nemmeno da quel periodo. Tuttavia, il Ministro ha fatto notare che non può escludere completamente un incontro occasionale, in quanto potrebbero emergere prove fotografiche in futuro, rendendolo vulnerabile alle accuse di falsa testimonianza.
La critica alla testimonianza di Aldama
Torres ha anche criticato la testimonianza di De Aldama, sottolineando l’incongruenza delle sue affermazioni. L’imprenditore lo ha descritto come un suo stretto collaboratore, mentre differente è il modo in cui ha dato il suo nome, confondendo l’ordine, riferendosi a lui erroneamente come “Víctor Ángel“. Secondo Torres, una figura che vanta una relazione così intima non dovrebbe avere difficoltà nel ricordare correttamente il nome di chi dice di conoscere bene.
Il Ministro ha ribadito con determinazione che ogni accusa formulata da De Aldama è priva di fondamento. “Non c’è nulla, né messaggi né chiamate” che possano indicare un’interazione illecita tra lui e l’imprenditore, affermando di aver sempre mantenuto una condotta integra nella sua carriera politica. La sua determinazione di combattere la corruzione è chiara, affermando che “non ha mai ricevuto nemmeno un euro di commissione illecita”.
I contratti con l’azienda Soluzioni di gestione
Un altro punto discussivo è relativo ai contratti stipulati dal Governo delle Canarie con l’azienda Soluzioni di Gestione per la fornitura di mascherine durante l’emergenza sanitaria. Torres ha insistito sul fatto che queste collaborazioni hanno avuto esito positivo, con le forniture che sono arrivate nei tempi e a prezzi competitivi. Questo, per lui, dimostra l’assenza di collusioni illecite.
Se ci fosse stata anche solo una singola evidenza di attività illegali, ha affermato Torres, si sarebbe rivolto subito alle autorità competenti. Ha fatto notare che ogni persona coinvolta in atti di corruzione deve rispondere penalmente delle proprie azioni, sottolineando la responsabilità morale e giuridica di ogni attore coinvolto.
Le accuse senza prove
Infine, il Ministro ha criticato duramente il senatore Gordillo e il suo partito, affermando che le loro affermazioni sono basate su accuse infondate e prive di prove concrete. Torres ha chiosato che è facile accusare senza fondamento, soprattutto quando non si ha nulla da dimostrare. La lotta contro la corruzione non deve essere solo un slogan, ma deve essere supportata da fatti e dati verificabili.
La testimonianza e le affermazioni di Torres evidenziano non solo il suo impegno nel mantenere una reputazione pulita, ma anche l’importanza di servire l’interesse pubblico in un clima politico sempre più teso e polarizzato.