Isole Canarie

Il porto di Las Palmas avvia il processo di recupero dello spazio occupato dal locale Sotavento

La chiusura del locale Sotavento a Las Palmas, dovuta a problematiche di licenza e nuove normative portuali, segna un cambiamento significativo nella vita notturna della città e nel recupero dell’area.

La gestione del Molo Sportivo di Las Palmas è al centro di una controversia con l’Amministrazione Portuale. Negli ultimi anni, il locale Sotavento è rimasto chiuso a causa di problematiche legate alla sua licenza operativa, e ora l’Autorità Portuale ha decisamente avviato le procedure per il suo sgombero. Questo articolo esplora le ragioni di questa decisione e l’impatto che avrà sull’area.

Il porto di Las Palmas avvia il processo di recupero dello spazio occupato dal locale Sotavento

La situazione del locale Sotavento

Il locale Sotavento, un punto di riferimento per la vita notturna di Las Palmas, ha affrontato diverse difficoltà dalla chiusura, principalmente dovute a controversie con la precedente direzione dei Porti di Las Palmas. Tra i maggiori problemi riscontrati vi è la scadenza dell’autorizzazione per il funzionamento del locale e l’impossibilità di ottenere nuovi permessi temporanei. Il precedente presidente dell’Autorità Portuale, Luis Ibarra, ha evidenziato che l’attività del locale è incompatibile con l’uso portuale per motivi di sicurezza, contribuendo così alla decisione di chiudere l’esercizio.

Sotavento è noto per aver combinato l’offerta di un bar, ristorante e un’atmosfera da discoteca, con musica di sottofondo che ha reso il locale attrattivo per la clientela notturna. La sua chiusura rappresenta quindi non solo la perdita di un’attività commerciale, ma anche un cambiamento nel panorama della vita notturna della capitale.

Le origini della controversia

La fenomenologia della vita notturna al Molo Sportivo risale agli anni ’80, quando l’Amministrazione Portuale autorizzò le terrazze a operare anche la sera. Sotavento, insieme ad altri storici locali, ha contribuito a trasformare l’area in un vivace centro di intrattenimento fino a poco tempo fa. Con la costruzione di un centro commerciale nelle vicinanze, il locale ha ampliato la sua offerta, cercando di attrarre un pubblico sempre più ampio.

Tuttavia, la recente revisione del Piano Speciale del Porto ha imposto restrizioni significative. La nuova normativa vieta l’apertura di discoteche per garantire la sicurezza in prossimità del mare, e questo ha portato a un’ulteriore intensificazione delle denunce da parte della Polizia Portuaria. Di conseguenza, l’ultima proroga temporale per usare lo spazio è scaduta a luglio 2023, mettendo in moto il processo di revoca della licenza.

Le implicazioni legali del recupero dello spazio

Di fronte alla mancanza di un titolo abilitante e alla impossibilità di regolarizzare la situazione, l’Amministrazione Portuale ha avviato le procedure per recuperare i 2.500 metri quadrati occupati da Sotavento. Questo è un passaggio obbligato nella gestione del dominio pubblico portuale, dove ogni concessionario è tenuto a restituire lo spazio secondo le modalità stabilite e a saldare eventuali debiti.

L’area, ad oggi, si presenta in uno stato di degrado e abbandono, posizionata nel cuore del centro commerciale e con una vista spettacolare sulla marina e sulla città. La necessità di restituire il suolo alle condizioni originali rappresenta una sfida significativa per l’Amministrazione Portuale, che deve affrontare non solo questioni burocratiche, ma anche logistiche legate alla ristrutturazione dell’area.

Il recupero di questo spazio è visto come una priorità per il ripristino dell’uso corretto del Molo Sportivo, in modo da garantire che l’area possa tornare a essere un centro di attrazione per residenti e turisti, nel rispetto delle normative vigenti.