Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha recentemente dichiarato la necessità di sensibilizzare l’Unione Europea riguardo alla posizione delle isole nel contesto della gestione migratoria. Durante la sua visita a Bruxelles, Clavijo ha evidenziato come le Canarie rappresentino una vera e propria frontiera dell’Europa, non solo della Spagna, e ha sollevato diverse questioni cruciali riguardanti l’accoglienza degli immigrati. Questo articolo esplora le dichiarazioni di Clavijo e gli sviluppi relativi alla politica migratoria europea, ponendo l’accento sulla situazione delle Canarie come punto critico nell’immigrazione.
La posizione strategica delle Canarie
Fernando Clavijo ha espresso chiaramente l’urgenza di riconoscere il ruolo delle Canarie come avamposto dell’Unione Europea nel Mediterraneo. Durante un incontro con la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, Clavijo ha sottolineato l’importanza di far percepire questa realtà alle istituzioni europee. Le Canarie, colpite dalla pressione migratoria crescente, sono l’estrema frontiera dell’Europa, un fatto che richiede l’attenzione dell’Unione Europea e una risposta adeguata.
La questione della migrazione è particolarmente delicata, e Clavijo ha posto l’accento sulla necessità di una distinzione chiara all’interno della categoria degli immigrati. La gestione delle persone in arrivo, che siano adulti o minori non accompagnati, è complessa e comporta diverse responsabilità legali. Il presidente ha affermato che il nuovo approccio della normativa europea in materia di migrazione è un passo avanti, ma ha lamentato che non affronta adeguatamente le specificità dei vari gruppi di immigrati.
La pressione migratoria e le necessità delle Canarie
Clavijo ha descritto la crescente pressione che le Canarie stanno affrontando a causa dell’intensificarsi delle rotte migratorie, soprattutto quella atlantica. Ha evidenziato come la mancanza di una chiara distinzione nel trattamento degli immigrati complichi ulteriormente la situazione legale e burocratica. Le Canarie, attualmente, si trovano a fronteggiare un’accoglienza di circa 6.000 minori non accompagnati, un numero significativo in relazione alla dimensione dell’arcipelago.
In questa situazione, il presidente ha denunciato una mancanza di aiuti diretti dall’Unione Europea, evidenziando che le richieste devono passare attraverso lo Stato spagnolo, rendendo il processo inefficiente. Clavijo si è detto preoccupato per la corrispondenza inviata dal governo spagnolo alla Commissione Europea, chiedendo meccanismi di supporto come Frontex, sottolineando la mancanza di trasparenza riguardo al contenuto di tale comunicazione.
L’importanza della modifica della legge sugli immigrati
Un punto cruciale nella discussione di Clavijo riguarda la necessità di modificare il articolo 35 della legge spagnola sull’immigrazione, specialmente per quanto concerne i minori non accompagnati. Il presidente ha affermato che la proposta di legge deve essere una priorità non solo per le Canarie, ma anche per altre regioni spagnole che stanno affrontando un flusso migratorio significativo. Il coinvolgimento del governo centrale nella gestione comune e la creazione di meccanismi che garantiscano il diritto all’istruzione e alla protezione per i minori sono stati temi ricorrenti nel suo intervento.
Clavijo ha concluso affermando che il supporto non deve limitarsi al semplice accoglimento, ma deve anche garantire l’accesso a un futuro migliore per questi ragazzi. L’educazione e l’integrazione dei minori immigrati possono rappresentare una risorsa per il Paese, trasformando una potenziale criticità in un’opportunità di sviluppo per le generazioni future.
Le prospettive future e il supporto dell’Unione Europea
Il presidente Clavijo ha annunciato una missione del Parlamento Europeo che visiterà le Canarie per esaminare da vicino la situazione migratoria. Questa visita è considerata cruciale per mostrare il contesto in cui le autorità locali operano e la necessità urgente di risorse e strategie efficaci. Clavijo ha affermato che il dibattito sull’immigrazione deve necessariamente includere la posizione strategica delle Canarie come un punto caldo in Europa, sottolineando la responsabilità condivisa dell’Unione Europea nella gestione della crisi migratoria.
Durante il suo soggiorno a Bruxelles, il presidente parteciperà anche al plenario del Comitato Europeo delle Regioni per celebrare il trentesimo anniversario dell’ente. Quest’occasione rappresenta un’importante opportunità per rafforzare il dialogo con le istituzioni europee sul tema della migrazione e per garantire che i diritti e le necessità degli immigrati siano considerati nella formulazione delle politiche europee.