Il Servizio di Urgenza Canario festeggerà il suo trentesimo anniversario il prossimo 1° dicembre. In queste tre decadi, l’ente ha fronteggiato gravi catastrofi e ha contribuito a salvare vite in situazioni di emergenza. Dalle alluvioni di Santa Cruz di Tenerife nel 2002, agli incendi di Gran Canaria e Tenerife, fino all’eruzione del vulcano di La Palma e alla pandemia di COVID-19, il SUC ha affrontato numerose sfide, registrando il picco di richieste nel periodo della pandemia, con oltre 800 chiamate al giorno. Le dichiarazioni della consigliera di Sanità, Esther Monzón, e della direttrice regionale del SUC, Noemí González, pongono l’accento sulle nuove sfide da affrontare, incluso il miglioramento della teleassistenza e l’avvicinamento al pubblico.
La storia del SUC: un cambiamento radicale nella gestione delle emergenze
La nascita del SUC nel 1994, inizialmente denominato 061, ha segnato un cambiamento significativo nell’assistenza extrahospitaliera dell’arcipelago. Come ha sottolineato Monzón, si è passati da un sistema in cui i malati e i feriti venivano trasportati in autovetture private a uno professionale, efficace e rapido. Questo sistema ha garantito una risposta celere alle richieste dei cittadini, evolvendosi per rispondere a una domanda crescente.
Negli ultimi 30 anni, il SUC ha ricevuto oltre 9 milioni di richieste e ha assistito più di 7 milioni di persone, registrando quasi 8 milioni di interventi risolti. Il suo impatto nell’arcipelago è dimostrato da un aumento esponenziale nel numero di incidenti trattati: un +660%, un +800% nelle persone assistite e un +600% nelle attivazioni delle risorse mobili, come ambulanze, elicotteri e aeroplani medicalizzati, ha chiarito il Dipartimento della Sanità.
Risorse umane e tecnologiche in espansione
Per far fronte a una crescente domanda, il SUC ha incrementato le sue risorse umane e tecnologiche. Attualmente, conta su una squadra di 1.837 professionisti e 137 mezzi di emergenza distribuiti su tutte le isole. Tra le risorse mobili, vi sono 122 ambulanze, suddivise in 94 di supporto vitale di base, 15 medicalizzate e 13 sanitarizzate. Inoltre, il SUC dispone di due elicotteri medicalizzati e un aereo medicalizzato. Un terzo elicottero è in fase di acquisizione per servire Fuerteventura e Lanzarote, come riportato dalla consigliera Monzón.
La rinnovazione tecnologica è stata fondamentale per questo sviluppo. L’introduzione di tecnologie avanzate nelle unità mobili, insieme all’implementazione di sistemi di monitoraggio in tempo reale dal centro di coordinamento 112, sono misure pensate per migliorare la qualità dell’intervento. Le innovazioni continue riflettono l’impegno del servizio nell’offrire assistenza di alta qualità.
Presenza attiva in situazioni di emergenza
Il SUC non si limita a gestire le emergenze quotidiane, ma è stato attivo anche in frangenti critici, come il lockdown per la COVID-19, l’eruzione del vulcano di La Palma nel 2021 e svariati disastri naturali. Durante la pandemia, ha gestito 455.168 chiamate nel 2020, quadruplicando le sue operazioni consuete.
La consultazione medica ha giocato un ruolo cruciale, evitando spostamenti non necessari e decongestionando i servizi sanitari. González ha evidenziato anche l’importanza del trasporto sanitario non urgente, vitale per i pazienti che necessitano di trattamenti critici come la dialisi o le terapie oncologiche.
Progetti futuri e digitalizzazione
Guardando al futuro, il SUC ha piani ambiziosi per migliorare ulteriormente i suoi servizi, tra cui la digitalizzazione totale delle registrazioni assistenziali per integrarle nella storia clinica elettronica e l’implementazione della teleassistenza nelle sue unità mobili. González ha spiegato che questa innovazione faciliterà l’ottimizzazione delle risorse, specialmente di fronte alla scarsità globale di personale medico.
In occasione del suo anniversario, il SUC farà un’entrata nel mondo digitale con un profilo Instagram per raggiungere più da vicino i cittadini. Monzón ha invitato tutti i canari a seguire questo profilo, il quale potrà fornire informazioni importanti e consigli di primo soccorso.
Un altro obiettivo per il futuro rimane quello di educare la popolazione, in modo che possa fornire informazioni utili per ottimizzare i soccorsi e prioritizzare le situazioni critiche. La campagna “La stessa passione, nuove sfide” sottolinea il rinnovato impegno del SUC verso i cittadini dopo tre decenni di servizio.