Il CD Tenerife ha conquistato tre punti preziosi contro il Mirandés, ma resta attualmente in zona retrocessione, a solo tre punti dalla salvezza. La squadra, guidata da Pepe Mel, ha mostrato segnali di miglioramento rispetto alle prestazioni precedenti, sebbene continui a dover affrontare difficoltà. Questa vittoria offre spunti di speranza per il prosieguo della stagione, dal momento che la lotta per la permanenza in categoria si fa sempre più serrata.
Un avvio difficile e il riscatto del Tenerife
I primi minuti di gioco hanno rivelato una certa confusione tra i giocatori del Tenerife, un fenomeno già osservato in altre partite. La squadra è sembrata frastornata, tanto da concedere subito una favorevole occasione al Mirandés, che ha portato al primo angolo. Tuttavia, nel corso del match, i giocatori blanquiazules hanno iniziato a trovare il ritmo giusto, cercando di allargare il gioco e sfruttare le fasce laterali. In questo contesto, un’occasione chiara è stata creata da Enric, il cui colpo di testa è andato alto sopra la traversa dopo un preciso cross di Luismi.
Il numero 10, Luismi, si è rivelato il pilastro del gioco del Tenerife, riuscendo a mettere in evidenza le sue capacità di dribbling e di cross, creando numerose opportunità per i suoi compagni. La sua capacità di rompere le linee avversarie si è tradotta in azioni pericolose, eppure i laterali della formazione non sono riusciti a spingersi in avanti come ci si aspettava, considerando la strategia difensiva con cinque giocatori nel retrocampo.
La difficoltà di mantenere il controllo
Quando una squadra schiera cinque difensori, è fondamentale che i terzini si propongano in attacco per supportare la manovra offensiva. Questo concetto è stato applicato solo in rare occasioni, soprattutto nei primi minuti di gioco in cui il Tenerife ha mostrato un atteggiamento eccessivamente difensivo. La copertura di spazi larghi nel centrocampo ha costretto Diarra e Aarón a un lavoro extra, portando a un notevole dispendio energetico che potenzialmente potrebbe influire sull’andamento della partita.
Nonostante le preoccupazioni per la fatica accumulata, il Tenerife ha trovato la via del gol grazie a un’incursione di Rubén Alves, il quale ha sfruttato un corner eseguito magistralmente da Luismi. Questo vantaggio ha permesso alla squadra di dedicarsi soprattutto a mantenere il punteggio e di attendere le offensive degli avversari. Il Mirandés, pur gestendo il possesso palla, non ha creato occasioni notevoli fino al termine del primo tempo, rendendo la vita relativamente semplice al Tenerife.
Un secondo tempo di ansia
Il secondo tempo ha portato con sé una rinnovata tensione per i tifosi del Tenerife, che hanno visto il timore di un possibile pareggio instillarsi nei giocatori in campo. I biancoblu sono tornati a mostrare errori del passato, installandosi nuovamente in una posizione difensiva e permettendo tre importanti occasioni agli avversari. Tuttavia, il Mirandés non è riuscito a concretizzare, complici un paio di errori al tiro e un’ottima parata del portiere Salvi Carrasco.
Il tecnico Mel ha deciso di rispondere alla crescente pressione, avviando il riscaldamento di Teto e Maikel Mesa, recuperati dopo infortuni. Con il proseguire del match, il subentrante Yanis ha preso il posto di Enric Gallego, affaticato, mentre Teto ha brillato, dimostrando di poter fare molto in pochi minuti di gioco.
Attimi finali e colpi di scena
L’ultimo periodo di gioco ha riservato emozioni forti, con Maikel Mesa, entrato per alleviare la pressione degli avversari, che ha dovuto compiere un salvataggio decisivo, deviando con la testa un tiro del Mirandés, evitando così un pareggio che, pur essendo meritato per gli avversari, sarebbe stato molto pesante per il Tenerife.
L’incontro si è svolto nello stadio Heliodoro Rodríguez López davanti a 14.800 spettatori, con un’atmosfera molto particolari durante l’ingresso in campo, dove è stato suonato inaspettatamente l’inno della Comunità Valenciana al posto di quello del Tenerife. Durante la partita, il tecnico del Mirandés, Alessio Lisci, ha dovuto osservare dalla tribuna a causa di una sanzione.
Riepilogo della partita
CD Tenerife: Salvi Carrasco; Mellot, Gayá, Alves, , León, Medrano ; Aarón , Sergio González, Diarra; Luismi Cruz e Enric Gallego .
CD Mirandés: Raúl; Gutiérrez, Egiluz , Tomeo; Rincón , Reina , Jon Gorrochategi, Lachuer , Alonso ; Iruretagoiena e Panichelli.
Arbitro: Rubén Ávalos Barrera, del Comitato Catalano, con José Antonio López Toca nel VAR.
GOL: 1-0. Min. 29. Angolo a sinistra di Raúl, battuto da Luismi Cruz, di seconda sull’area dove Diarra colpisce di testa e Alves, solo, segna.
Il match si conclude con la consapevolezza che la strada verso la salvezza è ancora lunga, ma il risultato ottenuto fornisce un’importante carica morale per il prossimo futuro.