La questione dell’immigrazione nelle Isole Canarie è spesso oggetto di dibattito, ma un’importante avvocata specializzata in diritto degli stranieri, Loueila Sid Ahmed, ha chiarito che il vero problema che affligge la popolazione locale è rappresentato dalla povertà, dall’esclusione sociale e dalla mancanza di un’abitazione dignitosa. In un recente seminario dedicato alla lotta contro la povertà, l’avvocata ha distinto fra la situazione migratoria e quella economica, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare queste problematiche in modo separato.
La realtà dei migranti nelle Canarie
Loueila Sid Ahmed ha partecipato a un incontro organizzato dalla delegazione spagnola della Rete Europea di Lotta contro la Povertà, affiancata da Lola Padrón, una figura chiave nel campo dei diritti civili. Durante il seminario, Sid Ahmed ha ribadito che le persone migranti che arrivano alle Canarie non stanno sottraendo risorse a un’economia già in difficoltà. Le sue dichiarazioni mirano a sfatare l’idea che l’immigrazione irregolare costituisca una minaccia per gli abitanti delle isole, che già vivono in condizioni di vulnerabilità.
Secondo l’avvocata, il flusso di migranti dall’Africa verso le isole è modesto e non determina una significativa presenza stabile. La maggior parte di loro è composta da persone in cerca di rifugio o in situazioni di disagio economico, che non hanno l’intenzione di stabilirsi a lungo termine nell’arcipelago. Questa distinzione è cruciale per comprendere la reale portata della questione migratoria nelle Canarie, dove l’immigrazione è raramente equivalente a una crisi.
La disinformazione mediatica
L’avvocata ha espresso preoccupazione riguardo alla rappresentazione che i media offrono sulla situazione migratoria nell’arcipelago. Secondo Sid Ahmed, spesso si tende a enfatizzare l’idea di una crisi migratoria senza considerare che molti migranti non scelgono le Canarie come meta definitiva. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica del 2023 mostrano che la popolazione proveniente dall’Africa costituisce una percentuale irrisoria rispetto al totale degli abitanti delle isole, che ammontano a circa 2.200.000.
Le storie di migranti che cercano una vita migliore vengono frequentemente distorte, senza il giusto contesto e le informazioni necessarie per comprendere le loro vere intenzioni. Questo tipo di narrazione può avere conseguenze pericolose, alimentando pregiudizi e paure ingiustificate nei confronti degli stranieri.
Le vere sfide della popolazione canaria
Uno degli aspetti chiave sollevati durante il seminario è la crescente disuguaglianza economica nelle Canarie. Sid Ahmed ha posto l’accento sulla difficoltà con cui molti residenti locali affrontano il caro vita e la problematica legata alla casa. La mancanza di alloggi accessibili rappresenta una delle principali sfide per i canari, molti dei quali faticano a coprire le spese di affitto e a soddisfare le proprie necessità quotidiane.
La disuguaglianza sociale è una questione che deve essere affrontata con urgenza. L’avvocata ha chiarito che i fondi e i servizi destinati ai migranti vulnerabili sono distinti da quelli che sostengono la popolazione locale in difficoltà. Questa confusione ha portato a malintesi e conflitti tra le due comunità, mentre l’obiettivo dovrebbe essere quello di rendere la società canaria più inclusiva e collaborativa.
Riflessioni finali sulla percezione dell’immigrazione
Loueila Sid Ahmed ha sollevato interrogativi sulle percezioni errate legate all’immigrazione, sottolineando che non possono esistere effettivi conflitti tra residenti e migranti quando si parla di numeri. Ha messo in discussione l’idea che 5.500 minori non accompagnati possano rappresentare un sovraccarico per una comunità che accoglie ogni anno 13 milioni di turisti. Questa narrazione, secondo l’avvocata, favorisce il proliferare di ideologie di estrema destra e di sentimenti xenofobi.
La questione dell’immigrazione nelle Canarie è, dunque, complessa e merita un’approfondita analisi che vada oltre i luoghi comuni e le paure infondate. È fondamentale lavorare su dati concreti e sulla realtà socio-economica per favorire una convivenza pacifica e costruttiva fra tutte le parti coinvolte.